6. I compiti
a. i compiti da svolgere per la realizzazione del progetto sono di diversi
ordini:
i |
organizzativi - amministrativi |
ii |
normativi |
iii |
di definizione dei contenuti |
iv |
di realizzazione degli “oggetti” multimediali |
v |
di distribuzione e promozione |
L’approntamento dei documenti multimediali che costituiscono la
realizzazione del presente progetto richiede che venga istituita una vera
e propria redazione, con tutte le caratteristiche e i vincoli
che una simile attività comporta. Non si tratta di una semplice
commissione, che opera saltuariamente o in periodi definiti, ma di un
gruppo di persone — in parte fisso e in parte variabile —
che opera esattamente come la redazione di un editore. Di editoria multimediale
infatti si tratta. Come ulteriore differenza rispetto a una commissione,
non è sufficiente che una redazione si dia un referente incaricato
di verbalizzare e di riferire agli organi collegiali, ma di un vero e
proprio responsabile che gestisce l’attività
della redazione sotto tutti gli aspetti; non è neppure quindi paragonabile
a un responsabile di laboratorio, dal momento che una redazione ha costantemente
degli input e degli output, vale a dire dei prodotti non soltanto nuovi
ma in continua evoluzione, oltre che continue richieste di nuovi prodotti.
La natura di redazione del gruppo di lavoro necessario richiede non soltanto
un’adeguata orga-nizzazione e una sede precisa,24
ma anche una delega adeguata dal momento che gestisce una vera e propria
attività economica, sebbene no-profit25
e unicamente orientata alla forma-zione.
In dettaglio:
i |
l’aspetto organizzativo richiede che la redazione svolga,
come si è detto, compiti di ge-stione, ma anche i compiti
tipici di un comitato didattico26
e di un comitato tecnico; |
ii |
l’aspetto normativo prevede compiti di approntamento,
formale e sostanziale, delle pro-cedure (norme) di definizione dei
contenuti e di realizzazione multimediale degli “oggetti didattici”,
e infine i compiti connessi all’immissione in rete dei materiali
(diffusione); |
iii |
i compiti di definizione dei contenuti impegnano la competenza
degli insegnanti che aderi-scono al progetto; |
iv |
i compiti di realizzazione degli “oggetti didattici”
in forma multimediale hanno carattere tecnico e carattere di comunicazione.
Soprattutto il primo aspetto — quello tecnico — richiede
una soluzione realistica a fronte delle difficoltà che saranno
successivamente descritte, e che possono ostacolare fino a far fallire
l’opportunità costituita da questa iniziativa. Il nucleo
efficace di questo progetto, e che in sostanza ne consentirà
la realizzazione, è costituito dalla particolare scelta della
soluzione relativa ai compiti “informatici” di realizzazione
degli “oggetti multimediali”; |
v |
distribuzione del “prodotto” e sua promozione presso
l’utenza è un compito in parte asse-gnato al gestore
della piattaforma27
di e-learning, in parte a funzioni interne dell’Isti-tuto,
quali l’Orientamento e le Relazioni con L’Esterno (istituzioni,
imprese). |
b. ripartizione dei compiti
La soluzione cui si è accennato al punto ‘a.iv.’ consiste
nel ripartire, in via di principio,28
i com-piti sopra elencati come segue, dato per scontato che i comitati
di redazione tecnica e didattica si formano in funzione della distribuzione
dei compiti relativi ai contenuti e agli aspetti tecnici:
• |
i compiti di definizione dei contenuti sono per loro natura assegnati
a: |
— |
docenti (interni e anche esterni) |
— |
ex-allievi inseriti significativamente nelle professioni |
— |
specialisti delle imprese |
— |
tecnici di enti accreditati (es. CNR, IMQ) |
• |
i compiti tecnici di approntamento dei testi multimediali al computer
(compiti “informatici”) sono assegnati agli studenti,
in particolare agli studenti promotori di questa iniziativa. |
Le ragioni di questa ripartizione discendono dalle seguenti constatazioni.
La prima è che molti insegnanti, pur interessati a formare un proprio
testo o proprie dispense in forma multimediale, non hanno esperienza nell’uso
del mezzo informatico in questa particolare applicazione, e taluni non
vi hanno alcun interesse. Anche insegnanti tecnici, che pure si servono
di applicazioni informatiche specialistiche, possono non essere disponibili
a dedicare tempo per impadronirsi degli strumenti necessari per approntare
un ipertesto.
La seconda è che, invece, molti studenti sono interessati ad apprendere
l’uso di tali stru-menti, e alcuni li sanno già usare.
Ma ciò che più conta è valutare i vantaggi che gli
studenti possono trarre da una simile atti-vità proprio sul piano
didattico, o meglio formativo.
Per gli studenti i vantaggi di questa ripartizione sono i seguenti:
• |
partecipano attivamente alla composizione dei testi; si sentono quindi
protagonisti nel-l’ambiente scuola; |
• |
lavorano con mezzi a loro congeniali, attualissimi e in vista di crediti
negli studi; |
• |
sanno di dare un contributo all’ambiente in cui vivono, anziché
stazionarvi in forma passiva; è stimolata quindi la loro
iniziativa; |
• |
studiano nel modo più efficace possibile: elaborando i testi
stessi su cui devono appren-dere; |
• |
imparano a lavorare in un ambiente produttivo che opera per obiettivi concreti
e misura-bili; |
• |
imparano a lavorare, in posizione attiva, nel rispetto dei ruoli e
dei compiti; |
• |
possono preparare tesine specifiche sul tema che hanno contribuito
a sviluppare; |
• |
sanno quali sono le loro difficoltà nell’apprendere quella
disciplina, quindi possono contribuire a una sua esposizione efficace;
sanno anche quali sono i messaggi mul-timediali (immagini, suoni)
che attirano i loro coetanei, e anche in questo senso possono dare
un contributo. |
Tuttavia questa ripartizione comporta dei vantaggi per gli insegnanti stessi:
• |
si concentrano sui contenuti e sulla ricerca di testi di supporto,
di fonti, di bibliografia, di esercizi; |
• |
si concentrano sulla strutturazione dei testi e sull’organizzazione
dei loro contenuti;
|
• |
collaborano alla messa a punto delle norme di redazione: definiscono
gli standard in vista dell’efficacia didattica e della certificazione
di qualità; |
• |
svolgono un’opera di guida, di coordinamento e di supervisione
sugli studenti anziché un’attività puramente
redazionale, e ciò ha due aspetti positivi: uno è
che svolgono un compito veramente educativo e non solo informativo,
l’altro è che, anziché seguire un tracciato
astratto burocraticamente definito, si abituano a lavorare essi
stessi per obiettivi, realizzando in tal modo almeno uno degli aspetti
dell’autonomia; |
• |
possono dedicare più tempo al tutoring non essendo impegnati
da attività di redazione formale. |
Questo tipo di ripartizione dei compiti, che coinvolge appieno gli studenti
nella costruzione del patrimonio culturale dell’Istituto nella forma
di “Libreria di Testi di Riferimento”, e che non appesantisce
gli insegnanti (o gli specialisti esterni) di compiti esecutivi,29è
la soluzione proposta da questo progetto per rendere possibile il successo
dell’iniziativa. Assegnare tutti i compiti agli insegnanti (o agli
specialisti esterni) non solo allungherebbe i tempi, ma causerebbe difficoltà
nel trovare adesioni all’iniziativa stessa. Insegnanti e specialisti
devono dedicare il loro tempo ad altro – ai contenuti e alla loro
organizzazione – che non a immettere dati, seppure con perizia,
alla tastiera. I ragazzi, al contrario, nello svolgere quel lavoro non
solo apprendono, ma orientano meglio, e anzi alimentano, ordinandole,
delle abilità acquisite disordinatamente nella loro diffusissima
passione di “smanettatori”.
24.
|
La sede naturale è
un locale associato alla biblioteca, dedicato prevalentemente a
questa attività.
|
25.
|
Le eventuali entrate per
le iscrizioni ai corsi di utenti esterni vanno a coprire, almeno
in parte, le spese di hardware e di software con aggiornamento e
manutenzione relativi, oltre che a retribuire l’attività
di pre-parazione dei corsi (sotto forma di percentuale sulle quote
di iscrizione: questo aspetto, naturalmente, in-coraggia ad approntare
corsi Soddisfacenti per l’utenza, oltre che secondo gli standard
decisi nell’Istituto).
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26.
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“Scientifico”
in senso lato. Deve occuparsi della qualità dei contenuti,
di qualunque disciplina si tratti, e della forma della loro presentazione
|
27.
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V. sezione 7.
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28.
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Nel senso che chiunque
abbia le competenze e le abilità necessarie può dedicarsi
ai compiti che le richiedono.
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29. |
Se non per loro stessa scelta.
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