4. E-learning
Apprendimento elettronico.
Non si intende, con questa espressione, lo studio di un testo pubblicato
in rete, ma si intende la realizzazione di un’aula virtuale, nella
quale il corso è impartito con modalità multimediali e soprattutto
è interattivo. Interattivo in parte in modo automatico —
per esempio tramite domande a risposta multipla, la cui correttezza è
“giudicata” dal software stesso, — e in parte interagendo
con gli insegnanti, se non in tempo reale (modalità “chat”),
in tempo differito (modalità “forum”). È da
prevedersi anche la possibilità di interagire con gli altri iscritti
al corso, costituendo in tal modo una vera e propria classe virtuale:14
un forum associato al singolo corso consente questa interazione e l’interazione
con gli insegnanti, rispettando i tempi che ciascuno ha a disposizione
e consentendo in particolare agli insegnanti di sfruttare i tempi morti
dell’orario, oppure di rispondere direttamente da casa ai quesiti
posti sul forum.
La classe virtuale è utile non solo a utenti esterni, ma anche
agli studenti interni all’Istituto, sia per scambiare informazioni
di vario tipo concernenti i contenuti, sia per rivolgere richieste di
chiarimento agli insegnanti (che eventualmente risponderanno in classe,
oltre che in rete per chiunque sia interessato), sia soprattutto per l’attività
di recupero che, come svolta (o non affatto svolta) attualmente
crea problemi logistici e difficoltà di personalizzazione che la
rendono spesso improduttiva. Questa modalità di recupero (virtuale,
interattiva) è più pratica anche dal punto di vista dell’insegnante,
perché lo mette in condizione di dare il supporto strettamente
necessario da qualunque postazione nel momento per lui più opportuno,
e, all’occorrenza, solo a chi lo chiede. Il quale si iscrive e partecipa
non come gruppo (entro il quale può defilarsi) ma come singolo,
con conseguente responsabilizzazione della sua scelta.
Un altro aspetto molto positivo dell’e-learning è che obbliga
alla costruzione di ipertesti che divengono cultura d’Istituto
— e quindi identità d’Istituto —
e sono i medesimi per tutti gli utenti, a qualunque classe-sezione appartengano
se sono utenti interni. Tali ipertesti diven-gono testi di riferimento
per tutti,15
nell’Istituto, e sono caratterizzati da uniformità reda-zionale,
come descritto in dettaglio nell’allegato 1 e come deve essere prescritto
nella norma-tiva di cui alla sezione 8.
14.
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A dimostrazione di quanto le Istituzioni stesse
spingano in questa direzione, chi ha superato i recenti concorsi
e ha dovuto seguire per un anno il relativo corso di aggiornamento
(oppure chi ha seguito i corsi di Esaminatore ECDL) ha avuto un
esempio concreto delle modalità tipiche dell’apprendimento
a distanza e della classe virtuale.
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15.
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Il che non obbliga a impartirli pedissequamente
e a non contribuire alla loro evoluzione, ma fornisce a tutti il
rife-rimento necessario e sufficiente per definire percorsi e crediti.
Qualunque aggiunta il singolo insegnante voglia introdurre nelle
sue lezioni, la sua libertà non è certo in discussione,
ma il conseguimento di crediti deve essere il più possibile
basato su oggettività, quindi su documenti univoci e certificabili.
In altri termini: nessuno può impedire aggiunte e approfondimenti,
ma il riferimento, a tutti gli effetti, è il testo dell’Istituto,
alla cui formazione peraltro ogni insegnante è sollecitato
a partecipare, esercitando in tal modo con la necessaria trasparenza
la sua libertà di insegnamento.
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