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3. La logistica

Il problema logistico ha due aspetti:

a. l’insegnamento multimediale in sede;
b. l’insegnamento multimediale a distanza.

Entrambi possono andare sotto il nome di e-learning,9 ma hanno esigenze logistiche di diversa natura. Dal punto di vista strettamente tecnico non differiscono, la larga banda e la connes-sione alla rete essendo necessarie in entrambi i casi.

Dal punto di vista logistico, l’insegnamento multimediale in sede richiede spazi opportuna-mente attrezzati e organizzati, in sostanza aule multimediali. Esempi di questo tipo, nel nostro istituto, sono il laboratorio CAD, il laboratorio di matematica-informatica; un altro esempio è l’aula multimediale della biblioteca, che è stata pensata come tale e non si è semplicemente sviluppata intorno a un laboratorio dedicato a specifiche applicazioni.

Le dotazioni essenziali di un’aula multimediale sono:

quelle minime di un’aula tradizionale (lavagna, sedili con ripiano per scrivere);

proiettore connesso al computer dell’insegnante (o in rete) e con schermo sufficiente-mente grande;

impianto audio (anche microfonico) connesso al computer dell'insegnante;

un numero di computer pari a quello della ricettività dell'aula: tipicamente venti allievi;

connessione in rete di tutti i computer;

periferiche essenziali in rete (es. stampante, scanner);

eventuale parabola e decoder;

eventuale server locale se la rete dell’istituto è molto vasta;

(eventuale lavagna luminosa);10

centralina di controllo d’energia e di segnale.11

Da notare che le aule sopra ricordate dell’Istituto sono già state spesso usate per corsi multi-mediali tenuti da enti esterni,12 quindi si prestano anche a un ritorno in termini economici,13 a copertura perlomeno delle spese di manutenzione e di aggiornamento del materiale.

La logistica per l’istruzione a distanza ha esigenze diverse. Essa non solo richiede la presenza nei server dell’Istituto di tutto il materiale didattico necessario — che può essere differen-ziato o in aggiunta rispetto a quello utilizzato internamente, — ma richiede postazioni per quegli insegnanti che coprono le esigenze interattive (tutoring) di tale materiale. Piccoli ambienti attrezzati, come quelli promessi a suo tempo dalla Provincia, sono particolarmente adatti, ma qualunque aula multimediale può essere utilizzata a questo scopo durante le ore libere da lezioni locali. Anzi, essendo tutti i computer dell’Istituto connessi in rete, in via di principio è possibile svolgere questo compito in ogni laboratorio dotato di PC quando il laboratorio non è occupato dalle classi o dai gruppi di lavoro.

Un ulteriore aspetto logistico-organizzativo riguarda la modalità d’accesso agli strumenti didattici e più in generale alla rete:

a. nel caso di utenti interni, è utile che ogni persona — insegnante o studente — abbia una propria password (assegnata una volta per tutte all’iscrizione nell’Istituto) con le opportune limitazioni ma con l’accesso a tutto il materiale didattico;

b. nel caso di utenti esterni sono necessari un codice di identificazione e una password, assegnati dall’Istituto all’atto dell’iscrizione al singolo corso; la password sarà dunque diversa per ogni diverso corso, dal momento che l’utente esterno “acquista” l’accesso al singolo corso, a meno che non scelga un forfait per avere l’accesso a tutto il materiale (per esempio se l’utente esterno è un altro istituto).


  9.

Da notare che l’espressione e-learning fa riferimento all’apprendimento, non all’insegnamento, a indicare la maggiore centralità che lo studente acquisisce con questo metodo di studio.

10.

Tutte le proiezioni realizzabili con una lavagna luminosa sono facilmente sostituite ormai da strumenti informatici. Tuttavia, se si vogliono proiettare pagine di testo senza scannerizzarle, una lavagna luminosa è utile.

11.

Per poter intervenire localmente per manutenzione ed espansioni, oltre che per ragioni di sicurezza.

12. IRRE, IMQ, Consiglio di Zona: corsi tenuti anche per utenti esterni.
13. Corsi IFTS e del FSE.

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