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Luis Montaño

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       E CRESCENDO IMPARI......

 

Messaggio di tenerezza

Questa notte ho sognato che camminavo

sulla sabbia accompagnato dal Signore,

e sullo schermo della notte

rivedevo tutti i giorni della mia vita.

Per ogni giorno della vita passata,

apparivano sulla sabbia due orme:

una mia e una del Signore.

Ma in alcuni tratti vedevo una sola orma

che coincideva con i giorni più difficili:

i giorni di maggior angustia,

di maggior paura e di maggior dolore.

Allora ho detto: "Signore,

Tu avevi promesso che saresti stato con me, sempre,

e io ho accettato di vivere con te.

Allora perché mi hai lasciato solo

proprio nei momenti più difficili?".

E lui mi ha risposto: "Figlio mio,

tu lo sai che io ti amo e non ti ho abbandonato mai:

i giorni in cui hai visto solo un'orma sulla sabbia,

sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio".

                                              (anonimo)


 
Se siete infelici non rimproveratelo a me!
 
Io sono la Luce, 
e voi non mi vedete.
 
Io sono la Via,
e voi non mi seguite.
 
Io sono la Verità,
e voi non mi credete.
 
Io sono la Vita, 
e voi non mi cercate.
 
Io sono il Maestro,
e voi non mi ascoltate.
 
Io sono il Capo,
e voi non mi obbedite.
 
Io sono il vostro Dio,
e voi non mi pregate.
 
Io sono il vostro grande Amico, 
e voi non mi amate.
 
Hai ragione, o Gesù, troppo poco ti ricordiamo
e troppo poco ti amiamo, per questo siamo infelici.
Ma le tue braccia aperte ci invitano al tuo cuore
e ci assicurano il perdono.
 
Nel tuo cuore, fonte di luce, 
ritroveremo la forza per seguirti Via, Verità e Vita;
la grazia per ascoltarti Capo e Maestro;
la gioia per amarti Dio di Amore,
Amico di quanti confidano in te. 
 

 
___________________________________________________________________
 
 
 
Sulla sofferenza....
 
Quando ripenso a come stavo nell'estate del 2000, e ne parlo a chi ora mi chiede, dico che ero stato completamente annientato e di me non rimanevano neanche le macerie delle macerie.
Qualche mese prima ero stato, da solo, un mese in Sud America, e qualche mese dopo non potevo attraversare da solo la strada vicino a casa mia, o camminare da solo su suolo appena un po' irregolare (vista ed equilibrio kaputt).
Sempre mi sono chiesto perché mi è successo tutto questo, che male ho fatto per meritarmi questo castigo, secondo me sproporzionato.... poco tempo fa mi è arrivata la risposta: Dio fa così con le persone che Ama, basti pensare al maltrattamento speciale che ha riservato al suo "Figlio prediletto nel quale mi sono compiaciuto".
 
Ieri ho avuto un altro pensiero: la sofferenza che Dio ci riserva, è come quella che il contadino riserva alla sua terra quando passa con l'aratro.
Arare la terra significa squarciarla, mettere tutto sottosopra, distruggere tutto quello che c'era in modo che non resti nulla.
Se la terra potesse parlare, direbbe "Contadino cosa mi fai? Che male ti ho fatto? Si, avevo qualche erbaccia, ma avevo anche qualche fiore.... è sproporzionato il tuo accanimento contro di me!"
Poi ad un certo punto il contadino la smette di "accanirsi", la terra pensa "oh finalmente mi hai ascoltato e non mi tormenti più", in realtà il contadino l'ha smessa perché ha arato tutto, ed ora inizia a sistemare la terra, la livella, concima, semina, le dà da bere ogni giorno e freme quando arrivano le tempeste...
Che ne sapeva la terra di quale era il progetto del contadino quando la passava con l'aratro?...
Che ne sappiamo noi di quale è il progetto di Dio quando ci riserva i suoi "Maltrattamenti speciali"?
Un caro saluto a tutti. - (Luis, 30 settembre 2004)

ANNO DELL'EUCARISTIA

Il mondo ha bisogno di anime riparatrici Ai nostri sofferenti si raccomanda vivamente che assistano alla S. Messa con attenzione e fervore e partecipino con frequenza alla S. Comunione... Il mondo ha bisogno di anime riparatrici e nessuna adorazione può essere più bella e più preziosa di quella data dai sofferenti, quando abbracciano con amore e con gioia la loro pesante croce.  (trovato su "Eco di Maria n.183)

 

Preghiere per chi è ammalato

PER CHI SOFFRE

Signore, ho l'anima piena di amarezza e rischio di essere sopraffatto dallo sconforto.
Eppure, Tu avevi previsto questa mia sofferenza!
Vado allora chiedendomi perché non sei ricorso alla Tua onnipotenza per evitarmela.
Ma subito ripenso al fatto che, per salvare il mondo,
Tu stesso hai scelto, fra mille formule a Tua disposizione,
quella del dolore, e hai pagato di persona in misura incredibile.
Se il dolore non avesse in sé un potere immenso di redenzione e di bene,
Tu non l'avresti scelto per l'attuazione del Tuo piano di amore,
e tanto meno lo avresti riservato ai Tuoi amici più cari.
E' indubbiamente una legge strana, quasi sconcertante.
Ma Tu mi assicuri che è legge di vita e di salvezza.
Dammi, allora, o Signore, la forza di accettarla,
nella visione chiara di questa sua inestimabile prerogativa.
Dammi la convinzione profonda che questa mia sofferenza
si fonde con la Tua passione e con il Tuo dolore, e acquista così valore incalcolabile.
Se in un istante di debolezza mi dovesse sfuggire un gesto di rivolta,
protestando la mia innocenza, ricordami, o Signore, che Tu stesso,
pur essendo infinitamente buono, sei stato crocifisso!
E rinnova in me il coraggio di accettare
quanto mi riserva questa legge misteriosa del dolore,
che giorno per giorno va restaurando nel mondo il diritto a sperare. Così sia.

.

RINGRAZIAMENTO DI UN AMMALATO

O Signore, la malattia ha bussato alla porta della mia vita,
mi ha sradicato dal mio lavoro e mi ha trapiantato in un "altro mondo",
il mondo dei malati. Un'esperienza dura, Signore, una realtà difficile da accettare.
Eppure, Signore, ti ringrazio proprio per questa malattia:
mi ha fatto toccare con mano la fragilità e la precarietà della vita, mi ha liberato da tante illusioni.
Ora guardo tutto con occhi diversi: quello che ho
e che sono non mi appartiene, è un tuo dono.
Ho scoperto che cosa vuol dire "dipendere", aver bisogno di tutto e di tutti,
non poter far nulla da solo.
Ho provato la solitudine, l'angoscia, la disperazione,
ma anche l'affetto, l'amore, l'amicizia di tante persone.
Signore, anche se mi è difficile, ti dico: "Sia fatta la tua volontà!".
Ti prego: benedici tutte le persone che mi assistono e soffrono con me.
E, se vuoi, dona la guarigione a me e agli altri. AMEN

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La preghiera più bella...

da Medjugorie, Messaggio della B.V. Maria del 23 giugno 1985(Messaggio dato al gruppo di preghiera)
Figli miei! La preghiera più bella che potreste recitare per un ammalato è questa: “O mio Dio, questo ammalato che è qui davanti a te, è venuto a chiederti ciò che desidera e che ritiene essere la cosa più importante per lui. Tu, o Dio, fa’ entrare nel suo cuore la consapevolezza che è importante innanzitutto essere sani nell’anima! O Signore, sia fatta su di lui la tua santa volontà in tutto! Se tu vuoi che guarisca, che gli sia donata la salute. Ma se la tua volontà è diversa, fa’ che questo ammalato possa portare la sua croce con serena accettazione. Ti prego anche per noi che intercediamo per lui: purifica i nostri cuori per renderci degni di donare la tua santa misericordia. O Dio, proteggi questo ammalato e allevia le sue pene. Aiutalo a portare con coraggio la sua croce così che attraverso di lui venga lodato e santificato il tuo santo nome.”. Dopo la preghiera, recitate tre volte il Gloria al Padre. Questa preghiera la consiglia anche Gesù: egli desidera che l’ammalato e colui che intercede per la preghiera siano completamente abbandonati a Dio.

Messaggio del 2 luglio 2009 ( Mirjana )
Cari figli! Io vi chiamo perché ho bisogno di voi. Ho bisogno di cuori pronti ad un amore immenso. Di cuori non appesantiti dalla vanità. Di cuori che sono pronti ad amare come ha amato mio Figlio, che sono pronti a sacrificarsi come si è sacrificato mio Figlio. Ho bisogno di voi. Per poter venire con me, perdonate voi stessi, perdonate gli altri e adorate mio Figlio. Adoratelo anche per coloro che non l’hanno conosciuto, che non lo amano. Per questo ho bisogno di voi, per questo vi chiamo. Vi ringrazio.

 

Messaggi di Maria SS Madre della Chiesa: www.madredellachiesa.altervista.org/

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