Mi fermerò, senza dubbio stupito, se mai ci ritroveremo in una vita futura, nel cammino e alla luce d’un altro mondo lontano. Capirò che i tuoi occhi, simili alle stelle dell’alba, sono appartenuti a questo cielo notturno, e dimenticato, d’una vita passata. Sì, comprenderò che la magia del tuo viso è pronta ancora al balenare appassionato del mio sguardo in un incontro immemorabile, e che al mio amore tu devi un mistero di cui non conosci più l’origine.
- da Petali sulle ceneri -
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Quando sei sparita, tu moristi a tutto quello che m’era estraneo, svanendo dalle mille cose del mondo per rimanere completamente nel mio dolore. Io sentii allora che la vita era diventata amore perfetto, uomo e donna diventati in me una sola persona, per sempre.
- da Dono d’amore -
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Come in un sogno, l’amore viene con passi silenziosi.
Quando lei partì, la porta cigolò, mi affrettai per richiamarla indietro, ma il sogno diventò impalpabile, dileguandosi nel buio. Un tremare di luce da lontano, un miraggio, come sangue, rosso!
- da Sanai -
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Ho sognato che lei, seduta vicino al mio letto, mi sollevava dolcemente con le mani i capelli, facendomi sentire la gentilezza delle sue dita. Guardavo il suo viso, lottando con le lacrime che mi offuscavano lo sguardo, finché il languore delle sue dolci parole mi fermò il sogno, come una luce iridescente.
Mi sono alzato e ho visto sopra la mia finestra il mondo silenzioso e palpitante della Via Lattea, chiedendomi se anche lei avesse avuto un sogno simile al mio.
- da Dono d’amore -
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La coppa della mia vita trabocca del miele con cui l’hai riempita.
Tu non lo sai, tu non lo sai.
Come il fiore che, nascosto, inonda la notte di profumo, hai colmato il mio cuore.
Tu non lo sai, tu non lo sai.
E’ giunto il momento di separarci. Solleva il tuo bel viso e guardami; morendo a me stesso offrirò ai tuoi piedi la mia vita che non hai conosciuto.
Possa la silenziosa sera di segreto dolore, finire in quest’ora notturna!
- da Passando all’altra riva -
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Risuoni il tuo amore nella mia voce, riposi il mio silenzio, in ogni movimento che tu sia in me. Splendi come una stella nel buio del mio sonno, il primo pensiero al mio risveglio. Ardi nel mio desiderio e scorri in tutte le correnti del mio amore. Voglio portarti nella vita per sempre come l’arpa porta la musica.
- da Passando all’altra riva -
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Sei solo un’immagine, e non vera come quelle stelle e questa polvere che fremono d’un brivido vitale? Mentre tu sei immensamente lontana, nella tua calma, forma dipinta. Un tempo camminavi con me, caldo era il tuo respiro, il tuo corpo cantava la vita. Il mio mondo parlava con la tua voce e mi toccò il cuore con il tuo viso. Ti sei fermata all’improvviso nel tuo cammino, all’ombra dell’Eterno, io ho continuato solo. La vita ride come un bimbo, scuotendo nella corsa il suo sonaglio di morte mi chiama, e io seguo l’invisibile; ma tu sei là, dove ti sei fermata, dietro quella polvere e quelle stelle, e sei solo un’immagine. No, non può essere. Se il movimento della vita si fosse concluso per sempre con te, fermerebbe il fiume nella sua corrente, e il procedere del giorno nel suo ritmo di colori. Se il luminoso tramonto dei tuoi capelli fosse sparito nel buio della disperazione, l’ombra estiva della foresta morirebbe con i suoi sogni. Può essere vero che t’ho dimenticato? Disattenti proseguiamo, dimenticando fiori della siepe che fiancheggia la strada. Tuttavia essi profumano, incoscienti della nostra dimenticanza, riempendola di musica. Tu sei partita da questo mio mondo per prenderti lo spazio alle radici della mia vita, perciò quest’oblio è una memoria sparita nella sua profondità. Non sei più davanti ai miei canti ma una cosa sola con essi. Sei venuta con la prima luce dell’alba, t’ho preso con l’ultimo raggio di sole del tramonto. Da allora sempre ti trovo attraversando il buio. No, tu non sei solo un’immagine!
- da Dono d’amore -
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Io so che lei è stata la stella del mio mattino e che è tornata per me nel cielo della sera, perché riconoscessi il suo sorriso.
L’avevo perduta durante le ore stanche del giorno, ma lei s’è imbarcata per un viaggio solitario che doveva riunirci all’inizio della notte.
La sua voce, un tempo, turbava il mio sangue di tentazioni audaci; fra le ombre ora lei mormora cose che non capisco.
Io so però che lei è sempre la stessa, che sotto veli cangianti mi chiede ancora una parola d’amore.
- da Petali sulle cenrti -
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Al rumore del monsone trema il cuore, si stringe, guarda, senza trovare speranza, verso l’alto, mentre la paura invade la notte.
Tornano in mente tante volte i suoi due occhi teneri. Fuori infuria il temporale, rimbombano i tuoni, il cielo si lamenta. Tornano in mente i suoi occhi...
- da La Barca d’oro -
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Donna fuggita, sei scivolata nel buio, ma la tua presenza immateriale ha lasciato dietro di sé una scia luminosa! Il tuo cuore è smarrito per l’amante che ti chiama attraverso solitudini infinite? E’ la rapidità della tua fuga che ha sparso così sulle tue spalle il disordine arruffato delle tue trecce? I tuoi piedi, toccando la polvere di questo mondo, hanno lasciato un’impronta di dolcezza. Tu strappi dal fondo dell’abisso della morte tutta la vita e ogni luce, e se qualche stanchezza ti fermasse improvvisamente, l’universo cesserebbe d’esistere.
Il ritmo di questi invisibili passi m’incalza! La canzone delle onde attraversate vibra in me. Mi trascini di mondo in mondo, d’apparenza in apparenza, mentre imparo gioie, dolori, canzoni. La marea è alta, il vento soffia, la barca balla come il desiderio stesso del mio cuore… Abbandonerò sulla riva il mio tesoro e viaggerò per notti insondabili fino alla trasparenza infinita!
- da Petali sulle ceneri -
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Il nostro destino viaggia su un mare mai attraversato, dove le onde si susseguono in un gioco incessante di rimpiattino. E’ l’inquieto mare del mutamento, perde e perde ancora gli armenti e batte le mani contro il cielo costante. Al centro di questo mare travolgente, tra l’alba e la notte, Amore, tu sei l’isola verdeggiante dove il sole bacia l’ombra vaporosa, dove gli uccelli sono amanti che cantano il silenzio.
- da Petali sulle ceneri -
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Già s’appannava la fine del giorno. Apparve la prima stella, indecisa, ai confini delle solitudini tristi del cielo. Mi voltai per contemplare dietro me la strada tracciata, riflettendo come lungo i giorni Lei non fosse servita che per un viaggio unico, da non potersi mai più percorrere di nuovo... Al mio arrivo qui, dove Lei giace così muta in questa striscia di sabbia, percorro la collina del mattino, fino all’imperscrutabile notte. Seduto in disparte, sogno ancora. La strada percorsa è forse simile a un’arpa che, può darsi, attenda Lei per cantare ciò che è stato, aspetta le dita divine del Maestro e l’ombra più densa del crepuscolo.
- da Petali sulle ceneri -
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Sei sprofondata nell’oscuro mare… Vestita con l’abito del fidanzamento, hai attraversato l’arco della morte e attendi il matrimonio dell’anima. Nessuno tocchi i liuti addormentati, né muova i tamburelli. La gente è assente, sulla porta non ci sono ghirlande appese. Lontano dalle lampade accese, in un rituale nuovo le parole che non pronunci precedono le mie.
- da Petali sulle ceneri -
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Nascoste bene in una scatola alcune mie lettere d’un tempo ho ritrovato, con piccoli oggetti che mi servono per giocare, nel ricordo, con lei. Cercava di rubare, con cuore timido, queste briciole, alla devastante corsa del tempo, dicendo: «Sono mie, solo mie, quelle lettere!»
Adesso non c’è più nessuno che le richieda, che voglia assumersene il possesso per affetto, eppure son sempre qui. Sicuramente c’è ancora In questo mondo il suo amore, quello che salvò queste lettere, con l’impeto della passione.
- da L’offerta di frutta -
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Siamo venuti qui tutti e due, amica, ed ecco che a questo bivio mi fermo per dirti addio. La strada s’apre larga e dritta davanti a te. Il mio traguardo invece non può essere raggiunto che per sentieri sconosciuti o scorciatoie. Seguirò il vento e le nuvole, seguirò le stelle fino in cima alla collina, dove si vede sorgere l’alba, seguirò gli amanti che intrecciano con le loro numerose parole una stessa ghirlanda.
- da Petali sulle ceneri -
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Nuova ospite! Sei nuova, sei eterna! Per tanto tempo dov’eri nascosta? Quanti oggetti ho portato con amore per preparare la casa! Dimmi, chi ti ha invitato? Nascosta nel profumo del cuore quante speranze e amore, ho trattenuto, chiudendo nel cuore pianti, lacrime e risa. Senza parlare sei arrivata come una vera regina, di nascosto hai posato i piedi dentro l’anima.
- da Luna crescente -
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