Ufo & Co? Una normalissima
azienda perfettamente integrata nel tessuto socioculturale italiano. I
dischi volanti non spaventano più nessuno. Anzi, fanno parte
del nostro panorama. Altro che paranormale. Gli avvistamenti non si contano
e se a volte sentiamo oppure pronunciamo noi stessi la domanda fatidica
«ma tu ci credi?» lo facciamo così, tanto per dire.
Gli ufo sono diventati ormai una realtà che la rete riflette
con slancio e passione.
Provate a digitare la parola ufo in un motore
di ricerca qualsiasi. Il risultato sarà obbligatoriamente una
miriade di link che parlano o sparlano degli ufo, degli avvistamenti, dei
casi più celebri e di altri link con annessi e connessi. Anzi si
può dire di più: è proprio grazie alla rete che il
fenomeno
ufo è diventato di massa.
Gli avvistamenti di cui parla la rete iniziano
tutti immancabilmente con Kenneth Arnold
e quello del più celebre ufo crash della storia, il caso Roswell,
a dire il vero l’unico accertato.
Tuttavia la cronaca antica è ricca
di episodi più o meno misteriosi che vedono coinvolti strani oggetti
nel cielo, luminosi e viaggianti a velocità sconosciute. Castighi
divini per misfatti terreni? L’aspetto mistico-religioso prevaleva
su quello scientifico…
Eppure c’era già chi, in tempi non
sospetti ma molto più recenti, si interessava al fenomeno. Siamo
nel 1933 quando le autorità fasciste decisero di creare il Gabinetto
RS33. Uno stuolo di scienziati sotto il controllo dell’omnipresente
OVRA, la polizia politica del regime, osservava e studiava qualsiasi segnalazione
di velivolo non convenzionale, così si chiamava allora.
Nonostante le numerose segnalazioni effettuate
negli ultimi anni, nessuna riesce a lasciare tracce, nemmeno nei tracciati
radar civili o militari che setacciano permanentemente i cieli del
pianeta. Il caso Roswell rimane dunque il piatto unico – oggettivo - dell’universo
ufo. L’unico ad aver lasciato qualche indizio tangibile di velivoli e forse
anche di umanoidi. Anche se i materiali rimasti dell’astronave precipitata
sono stati - e forse ci rimarranno - al centro della polemica, su quella
linea di demarcazione tra scienza e leggenda, tra scoop e bufala.
Le immagini del corpo del presunto alieno
hanno fatto il giro del mondo. Vere o false che fossero, il loro fascino
rimane. I filmati dell’autopsia dell’extraterrestre,
disponibili in rete, faranno forse storcere il naso a più di uno
scettico ma la suggestione è reale.
Una breve panoramica sugli ufo risulterebbe
incompleta se non si menzionasse l’Area 51,
una porzione di deserto nel Nevada lontana dagli occhi indiscreti – non
abbastanza se il governo degli Stati Uniti ha ritenuto opportuno
espropriare altri 90.000 acri – e spesso relazionata con avvistamenti di
ufo…
In questo oceano di dubbi ci potrebbe aiutare
la testimonianza di un colonnello in congedo, tale J.P.
Corso. Secondo l’ufficiale americano, il materiale rinvenuto a
Roswell permise all’industria americana di sviluppare le ricerche
che condussero allo sviluppo dei microcircuiti integrati, delle fibre ottiche,
dei visori a infrarossi etc… Anche in questo caso le domande sono più
numerose delle risposte.
Mentre gli Stati Uniti hanno dato il via
al fenomeno anche in Italia non si scherza. Oltre al Reparto generale
per la sicurezza dell’Aeronautica militare che ha tra i suoi compiti
istituzionali anche quello di "…seguire e trattare le segnalazioni di oggetti
volanti non identificati", varie organizzazioni militari e civili
monitorano il cielo. Ma tu, ci credi?