Nella sua terra di provenienza, il Messico, la stella di Natale cresce rigogliosa, può superare i 3 metri di altezza e nel periodo di fioritura, in dicembre, è il vanto di tutti i giardini tropicali. Da noi la sgargiante euforbia è costituita come una pianta "usa e getta" e nel periodo di vendita intorno a Natale ne vengono approntate migliaia. Provate una volta, tanto per cambiare, a non buttarla via, sempre che non sia attaccata dai parassiti. Vale la pena coltivarla anche per l'anno dopo. La stella di Natale, che all'inizio pare come una erbacea, si lignifica e diventa un bell'arbusto ramificato. Così come in Euphorbia milii anche quì i veri fiori sono insignificanti. In compenso le grandi brattee si presentano in bianco-crem, giallo, rosa, salmone, rosa e rosso brillante. In commercio si trovano piante in vaso a fusto unico o a cespuglio, piante per vasi pensili o decorativi alberelli. 'Gropom' è una varietà coltivata in Francia con brattee color albicocca. 'Regina' ha stelle bianco crema è allevata a tronchetto e ha un aspetto molto attraente. 'Dorothea' forma un ampio cespuglio adatto per cestini pensili.
Fioritura:
da novembre a gennaio, ma regolando l'illuminazione è possibile ottenerla tutto l'anno.
Famiglia:
Euphorbiaceae.
Provenienza:
Messico tropicale, America centrale.
Posizione:
luminosa (niente sole diretto) e calda tutto l'anno. Più fresca durante la fioritura, che dura così più a lungo. E' possibile trasferire in estate all'aperto in luogo riparato.
Annafiatura, concimazione:
bagnare abbondantemente da maggio a novembre prima della fioritura; con moderazione da febbraio a maggio. Fino a ottobre concimare ogni settimana.
Ulteriori cure:
volendo conservare la pianta, potare, dopo la caduta dei veri fiori (non delle brattee), piante in vaso e alberelli a 10 cm, piante ricadenti a 5 cm. Dopo la potatura mettere al caldo tra 18 - 20 °C e tenere quasi asciutto. Il rinvaso si effettua non prima della metà di maggioin terriccio universale o in terriccio da vaso. Ora annaffiare di nuovo regolarmente e concimare. Cimare i nuovi germogli affinchè la pianta possa ramificare bene.
Moltiplicazione:
per talea apicale, in estate. Usare i resti della cimatura. Bloccare la fuoriuscita di lattice dal punto tagliato immergendola in acqua tiepida. Infilare le talee in piccoli vasi premendo bene.
Parassiti, malattie:
cocciniglia a scudetto e cotonosa nonchè mosca bianca, favoriti dalla secchezza dell'aria.
Il mio consiglio:
perchè si abbia una bella fioritura la stella di Natale deve ricevere da settembre in poi soltanto 10-12 ore di luce per circa due mesi, secondo la varietà. In ciò è compreso anche la luce delle lampade o il chiarore della strada. La cosa migliore è rovesciare un secchio o un cartone sulla pianta ogni notte per 12-14 ore.
Un tempo la genziana delle praterie (sin. lisianthus russelianus) veniva coltivata esclusivamente per il fiore reciso. Oggi è riconosciuto che questa biennale, che in estate emette fiori campanuli crema, rosa e viola, è pure una pianta ornamentale interessante e facile da coltivare. Anch'essa ha percorso la stessa strada della gerbera: dall'acqua alla terra. Con l'ausilio di sostanze ritardanti è stata frenata la crescita, che per i fiori da taglio raggiungeva i 90 cm. Gli esemplari da vaso sono bassi e creano un grazioso effetto se disposti in ciotole. La genziana delle praterie ha foglie ovate e allungate verde bluastro e dopo la fioritura viene abbandonata.
tenere moderatamente umido e concimare ogni settimana.
Ulteriori cure:
inutile rinvasare trattandosi di una biennale.
Moltiplicazione:
per seme. Difficile per i neofiti ma stimolante. In giugno-luglio seminare i finissimi semi in propagatore riscaldato. Coprite con un sottilissimo strato di terra. Tenere le piante appena nate a una temperatura tra i 15 e i 18 °C. D'inverno tenere a 10 °C. All'inizio di marzo rinvasare tre per vaso. Importante: la rosetta di foglie deve essersi formata prima dell'inverno. La fioritura comincia 10 - 12 mesi dopo la semina.
Parassiti, malattie:
irrilevanti data la coltivazione annuale. E' pericoloso solo l'eccesso di acqua, che può favorire la muffa grigia.
La violetta persiana proviene dall'isola di Socotra nel golfo di Aden ed è per sua natura una biennale. Da noi questa pianta cespugliosa e ramificata è alta tra i 15 e i 20 cm, viene coltivata come annuale. Ha foglie piccole e dall'estate all'autunno produce una massa di fiori profumati viola chiaro o bianco con i quali fanno un bel contrasto gli stami gialli.Le varietà più nuove sono: Atrocoeruleum (viola scuro) Album (bianco). Si scarta dopo la fioritura. Chi tiene in inverno la pianta madre al fresco (circa 15 °C) può ricavare in primavera delle talee e continuare la coltivazione.
Fioritura:
da luglio a settembre.
Famiglia:
Gentianaceae.
Provenienza:
Isola di Socrate.
Posizione:
molto luminosa, ma non in pieno sole. Temperatura media. La pianta ama l'aria fresca e l'ideale sarebbe una sistemazione al riparo della pioggia, sul balcone o sulla terrazza.
Annaffiatura, concimazione:
per tutta l'estaste tenere moderatamente umido. Se il pane di terra è asciutto i fiori cadono subito. In estate concimare ogni due settimane.
Ulteriori cure:
nessuna.
Moltiplicazione:
per talea in primavera o per seme. Semina in febbraio vicino alla finestra. Non coprire i semi con la terra: occorre un germinatoio che lasci passare la luce. Ripicchettare le piantine e invasare con terriccio universale o con comune terra da vaso.