Il cambio del contenitore a lo scopo di rinnovare e aumentare il
substrato, per favorire la corretta espansione dell'apparato radicale.
Il rinvaso si rende necessario per le modificazioni che il terriccio può subire a causa dei concimi e, soprattutto, dell'acqua di irrigazione.
I sali di calcio in essa disciolti, infatti, accumulandosi nel terreno determinano un innalzamento del pH (il terreno diventa molto sabbioso e inadatto alle molte colture) e una serie di reazioni chimiche che ostacolano il regolare assorbimento degli elementi nutritivi.
L'acqua somministrata, inoltre, esercita una leggera e costante costipazione del terreno che può creare problemi di impermeabilità.
Le rinvasature si effettuano in primavera: per le piante giovani, a sviluppo rapido, si effettuano ogni anno; per quelle adulte è sufficiente cambiare contenitore ogni 2 o 3 anni.
Quando è necessario rinvasare, si aumenti solo di poco la misura del contenitore per non creare squilibri alla pianta ed evitare un ingombro inutile.
Le fasi principali dell'operazione sono:
1. bagnare la terra circa mezzora prima della svasatura per favorire un completo distacco.
2. Capovolgere il vaso trattenendo la pianta e la terra con l'altra mano.
3. Battere l'orlo del vaso per sollecitare la discesa del pane di terra.
4. Porre alcuni cocci sul fondo del nuovo contenitore o un'apposita reticella drenante.
5. Sistemare la piantina e riempire lo spazio vuoto fra il vaso e il pane di terra con nuovo terriccio.
6. Evitare la riempitura completa del vaso (fermarsi a circa 3 cm dal bordo) per lasciare spazio all''cqua delle innaffiature.
7. innaffiare abbondantemente, accertandosi che l'acqua in eccesso esca dal fondo.
Il nostro consiglio:
anche se la rinvasatura non è un vero trapianto, la pianta può manifestare un lieve stress.
L'impiego di Sinergon-2000 nelle prime innaffiature favorisce la ripresa vegetativa, eliminando ogni sofferenza.
Effettuare il trattamento verso sera e non tenere la pianta in pieno sole per alcuni giorni.