Riporto qui un'intervista al comandante S. Bonifacio apparsa sul settimanale ALTRA REPUBBLICA del 3 Dicembre 1994.
D: L'On. Accame ha chiesto alla Commissione Stragi di ascoltarla.
Lei potra' fornire delle informazioni importanti sulla vicenda ?
R: Ritorno a dire che quello che io sto per dirle sono pensieri, non testimonianze.
Tenga presente che fino al 1986/87 non avevo ancora maturato questo discorso.
Avevo riportato sul rapporto di volo tutto quello che avevo visto quel giorno ,
fino a quando nel 1987 un subacqueo, poiche' io nel frattempo avevo cambiato specialita'
e da pilota ero divenuto comandante di unita' locali e portuali, e allora dicevo un
subacqueo alle mie dipendenze, mi fece notare la stranezza dell'affioramento al mattino successivo al
disastro di valigie, cuscini e cadaveri. In particolar modo i cadaveri: dal momento che
i cadaveri al di sotto dei 58 metri di profondita' non risalgono. Cosa che anch'io sono
andato ad accertare e ne ho potuto appurare l'esattezza.
Ora io stesso quel mattino alle ore 9.45 ho assistito alla fuoriuscita dei cadaveri,
il che, per quanto asserito prima, sta a significare che a quell'ora l'aereo o parte
dell'aereo si trovava ancora in uno strato superficiale, che non poteva essere superiore
ai 58 metri; e se l'aereo e' rimasto dalle ore 7.05 , momento in cui l'elicottero mi ha
comunicato l'esistenza della macchia d'olio, alle 9.05 circa, ora in cui sono cominciati
ad affiorare i cuscini e le valigie, voleva dire che fino a quell'ora l'aereo era rimasto
in uno strato superficiale.
E' facile comprendere che l'aereo o questa parte dell'aereo non era danneggiata seriamente.
Ma queste, badi bene, sono considerazioni personali, le diro' anche che si esclude che
fosse solo una parte dell'aereo sotto di me, infatti basta guardare la pianta dei ritrovamenti,
sul fondale, a parte la coda che e' coda, le turbine, che sono turbine, comunque sono parti che
non possono racchiudere 40 cadaveri, le parti che possono effettivamente racchiudere tutti questi
corpi sono tutte in un punto. Devo quindi dedurre che sotto di me c'era tutta la carlinga.
ritengo quindi che l'implosione, quella grande falla che si vede nella parte anteriore
dell'aereo , sia stata provocata sott'acqua, che questa enorme massa d'acqua, che
entrava nell'aereo abbia funzionato come da colpo di ariete per la parte poppiera
dell'aereo, quella che da qualche tempo a questa parte viene definita come luogo
dello scoppio di una bomba nel gabinetto.
Quindi immaginiamo per un istante questa
scena: l'aereo si trova ancora in uno stadio di 50 metri con il muso rivolto all'ingiu',
se cede improvvisamente la parte anteriore perche' la pressione esterna supera la
pressione interna, e' chiaro che la bolla d'aria che ha sostenuto l'aereo viene compressa
dalla massa d'acqua che entra da quella parte e provoca nella parte posteriore dall'interno
un esplosione verso l'esterno. L'aereo quindi stava affondando integro: considerazione,
e non testimonianza, quello che e' stato considerato cedimento strutturale a 8000 metri
e' stato un cedimento subacqueo.
In questo ho trovato concorde anche il
fosforo T4 , il che fa supporre che il dott. Bucarelli fosse d'accordo su tutto il resto
e si trattasse di risolvere il problema del fosforo T4, dal momento che se tutto fosse
stato riportabile al cedimento subacqueo non avrebbe avuto ragione di esistere la presenza
del fosforo. Voleva dire che il fosforo era stato messo dopo ed andando a ragionare su
chi potesse averlo fatto , ho scoperto di essere stato io. Infatti , poiche' e' stato
trovato solamente sul materiale che galleggiava, anzi in particolare solo sulle valigie,
ricordo di aver utilizzato fumogeni (munizioni di tipo pirotecnico a base di fosforo e T4)
per marcare cuscini cadaveri e valigie. A tale proposito non dico che proprio a questo sia
dovuta la presenza di fosforo, certo non si puo' escluderla. Ora la magistratura ancora non
si decide a prendere in considerazione la mia testimonianza, come tengo a precisare, una
testimonianza di una onesta' pura perche' verificabile dai registri di bordo, qui a
differenza dell'Andrea Doria i registri di bordo ci sono e sono a disposizione del
magistrato e quanto sto dicendo e' suffragato dalle testimonianze di tutto l'equipaggio;
tutte le testimonianze concordano nell'affermare che si e' assistito alla fuoriuscita di
cuscini, valigie e cadaveri in una zona dove prima non c'era niente altro che una
macchia d'olio. Allora le conseguenze da trarre sono pressoche' ovvie: poiche' la fuoriuscita
di cadaveri puo' avvenire solo da una profondita' non superiore ai 50 metri, se l'aereo si
fosse disintegrato a 8000 metri di altezza non si sarebbe atteso fino alle 8.30/9.00 per
assistere ai primi affioramenti, al nostro arrivo avremmo trovato il mare cosparso di
cadaveri.
D: In base a quanto lei ha affermato, perche' l'aereo fu inviato solo alle tre di notte
mentre il disastro e' avvenuto alle 21.00 del giorno precedente ?
R: Ci sono domande alle quali non posso rispondere ma provo a rispondere.
Alle 10.10 della sera ero stato allertato. Alle 11/.30 con il mio equipaggio ero gia' in
sala operativa, e' chiaro che se c'e' l'aereo di Catania in volo, se ci sono altri
elicotteri in volo, non era necessario che si levasse un'altro Atlantic di notte, pertanto
sono rimasto in sala operativa fintanto che un'altro non avesse terminato l'autonomia
ed io fossi mandato a sostituirlo.
D: Quindi alla luce di tutte queste dichiarazioni, se dovesse fare un'ipotesi sulla caduta
del DC9 lei propenderebbe senza dubbio per un incidente?
R: Sicuramente si', ma da molti anni . E le diro' , tutti i periti che hanno parlato con me,
parlo dei periti seri, hanno cambiato il loro atteggiamento su Ustica: magistrati e periti.
D: Tutto quanto fin qui affermato lo ha riferito al magistrato militare VITO MAGGI ?
R: Quando il 27 maggio 1989 ho chiesto al dott. Maggi di interrogarmi fu perche' era uscita
la prima perizia Blasi , ed il dott. Blasi aveva promesso che mi avrebbe risentito.
Stranamente mi risenti' nell'Ottobre 1989. Da quel momento in poi la magistratura ha
galoppato velocemente. A seguito del mio interrogatorio il dott. Bucarelli pone ben 4 quesiti
per ottenere quel supplemento di perizia che i periti Blasi hanno fatto.
All'interno della
Commissione Blasi si trova, nel maggio 1990, una suddivisione di pareri: mentre alcuni
rimangono dell'idea del missile, il Blasi ed il Cerra, cioe' il presidente del comitato ed
un altro professore, si discostano dall'ipotesi della prima perizia, tanto da affermare che
l'incidente fosse dovuto ad un fatto esplosivo interno e qui si afferma una cosa
importantissima che e' la cosa piu' seria che abbiano scritto su Ustica: dicono che le due
tracce che chiaramente si individuano devono attribuirsi la prima ai frammenti del DC9 la
seconda al corpo principale stesso. Questa e' la cosa veramente importante, cioe' che i
periti una volta che abbiano parlato, che abbiano capito, hanno detto che se l'aereo e'
rimasto a galla tante ore significa che deve aver fatto una manovra di ammaraggio, ed
anche
abbastanza riuscita, quindi se e' ammarato non poteva essere la traccia che scendeva
verticale, ma era la traccia che andava verso Napoli.
D: Ma allora perche' i soccorsi furono cosi' tardivi ?
R: [..] Volendo bisognerebbe criticare tutte le altre 60 missioni non solamente Ustica.
Teniamo anche presente che in rapporto alle spese destinate per le missioni di soccorso
quello che' e' stato realizzato e' il massimo che si potesse ottenere, il che non vuol
essere una giustificazione: certo e' che quando a missioni di soccorso vengono destinati
determinati mezzi, la colpa puo' essere di scelte politiche, non certo di scelte militari.
D: Un'ultima domanda Com. Bonifacio, ricordo che all'epoca ci fu una trasmissione di Corrado
Augias alla quale lei era atteso, ma all'ultimo momento non si presento' , come mai?
R: Questa e' una bugia ! Lo pubblichi con chiarezza. ! Il buon Augias mi aveva chiamato, mi
aveva detto che sarei stato presente. Alla sua chiamata io risposi con chiarezza che in
trasmissione avrei portato non solo la mia testimonianza, ma quello che avevo visto per
tutta la durata del volo. Badi che ai tre magistrati con i quali ho parlato ho detto le
medesime cose, cioe' non fatemi voi le domande poiche' puo' accadere che non mi facciate
le domande giuste, fatemi condurre l'inchiesta, nel senso datemi la possibilita' di parlare
per un'ora di fila, dopo di che mi potrete dire se dico fesserie o meno, ed in base a quello
che vi ho detto farete giudicare i periti.
Il dott. Bucarelli mi ha molto seguito in questa
volonta' di cooperare con la magistratura. Mi creda e' veramente ridicolo continuare dopo 14
anni a sostenere la tesi dell'aereo buttato giu' da un missile. Un missile non avrebbe
colpito la parte anteriore ma la parte posteriore. E' altrettanto ridicolo vedere che un'altro
gruppo di periti sostenere la tesi della bomba scoppiata nel gabinetto: Non si puo'
accettare questa tesi proprio per una questione fisica, perche' dove fosse esplosa la bomba
nel gabinetto tale da staccare di netto 6 finestrini, mi si deve spiegare come sia possibile
che cadaveri, cuscini siano usciti 13 ore dopo il disastro. Dicono anche che la coda si
sarebbe staccata ad 8000 metri di altezza, pero' non danno spiegazione del perche' un uomo
venga trovato fasciato sotto le ginocchia. Ugualmente non danno spiegazione del perche'
una donna venga ritrovata in rigor mortis abbracciata alla propria creatura: cosa che non
sarebbe potuto succedere, perche' se la madre avesse tenuto abbracciato il figlio perche'
l'aereo precipitava con un impatto a 450 Km orari come si e' sempre sostenuto, si separa
la madre da figlio; la madre piu' verosimilmente ha preso il figlio dopo l'ammaraggio:
l'aereo ha decelerato, la madre ha riportato ferite al ventre come tutti gli altri, ha
abbracciato il figlio e dopo e' morta. Quello che piu' volte ho spiegato ai magistrati e' che
la madre, che viene trovata abbracciata ad un figlio in rigor mortis, e' entrata in rigor
mortis fuori dall'acqua, cioe' e' entrata nell'acqua in condizioni di rigor mortis gia'
avvenute, il che sta a significare che la madre per due o tre ore e' rimasta in una bolla
d'aria. Quella persona che e' stata trovata con la gamba fasciata e che era morta da poco,
e che era asciutta, era rimasta fino alle 9.45 nella bolla d'aria. Quella bambina che per
anni e' stata mostrata, che ho visto per primo quel giorno,tiene un ginocchio e le due mani
fuori dall'acqua: e' scientificamente dimostrato che se si muore i muscoli si allentano,
quindi per aver tenuto quella posizione significa che e' morta in posizione rovesciata, ed
allora bisogna chiedersi perche' non ha preso la forma ad U che avevano gli altri corpi,
cioe' braccia e gambe verso il fondo e corpo verso l'alto, invece la posizione che ha la
bambina e' tipica del rigor mortis assunta in ambiente asciutto.
Questi sono i punti sui quali
bisogna discutere [..]. Ustica per me non puo' essere che un errore giudiziario, o come ha
detto l'ammiraglio Porta a seguito della mia testimonianza " Ustica e' una serie di
spiacevoli coincidenze". E spiacevoli coincidenze ci sono, non lo nego, perche' due tracce
nel momento in cui cade il DC9 - il che puo' far supporre ad un'altro aereo - lamiere
introflesse nella zona anteriore, schegge nei corpi, il fosforo T4, tutto fa pensare ad
un'azione meccanica dall'esterno verso l'interno. Con la presenza del fosforo
non puo' essere altro che un fatto esplosivo esterno. Ancora le schegge, alla velocita' di
220 metri al secondo, fanno pensare proprio ad un fatto esplosivo esterno, senonche' tale
rilevamento presupponeva un corpo a consistenza nell'aria. Invece si provi ad immaginare la
consistenza di un corpo che e' stato immerso 8 ore nell'acqua. la coesione molecolare
sott'acqua e' 82 volte inferiore a quella dell'aria, i cadaveri sanguinavano al momento del
recupero, perche' o l'implosione era avvenuta un'ora circa prima, o erano stati graffiati
al momento del recupero.
Questi sono stati e rimangono tutt'oggi i miei dubbi.