Piazza del mercato e chiesa del carmine

Gioielleria, oreficeria e lavorazioni affini

La distinzione comune tra oreficeria e gioielleria consiste nella diversa predominanza tra il metallo e la pietra preziosa conferita al manufatto.
L’oreficeria valorizza la lavorazione del metallo, in assenza o con pietre preziose, le quali, ove presenti, fanno parte integrante dell’estetica generale dell’oggetto prodotto.
La gioielleria predilige invece la pietra preziosa, e il metallo è totalmente funzionale alla migliore percezione possibile del taglio e della luce della pietra preziosa esaltandone al massimo le qualità.
L’argenteria è specificatamente rivolta alla produzione di oggetti in argento, nei quali spesso il senso estetico è accompagnato da funzioni di utilizzo quotidiano.
Le tecniche di lavorazione sono in gran parte comuni ai tre comparti in cui viene tradizionalmente divisa la produzione di oggetti preziosi. Evidentemente le caratteristiche peculiari dei tre rami comportano l’incidenza maggiore di alcune procedure rispetto ad altre, che non sottrae però il maestro artigiano alla necessità della conoscenza dell’insieme delle tecniche di lavorazione dei metalli, delle pietre preziose, dure e semidure, e di tutte le forme di decorazione collegate alla produzione di oggetti preziosi.
Accanto ai maestri orafi, gioiellieri e argentieri si sono create nel tempo figure specializzate la cui alta professionalità ha delineato rami autonomi di maestria artigiana quali cesellatori, sbalzatori e incisori, tagliatori di gemme, restauratori.
L’oreficeria adopera non soltanto i metalli preziosi ma anche metalli comuni in lega con i primi per migliorare le proprietà meccaniche dei manufatti, mentre altri metalli non nobili sono comunemente usati nell’utensileria, nei supporti e armature di particolari gioielli, per motivi meccanici, a supporto di lavorazioni di lastre metalliche. Ecc.
Piazza del borgo innevata