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LIFEND "Entwined Emotions"

Veramente molto interessante la proposta di questo gruppo milanese, che per tramite di un demo mostra in toto le potenzialità di una band dallo spiccato talento, con un futuro che potrebbe diventare davvero roseo. Il CD in questione ha alcune lacune soprattutto dal punto di vista della registrazione, non eccelsa (e che lascia l'amaro in bocca, se si pensa a cosa avrebbero potuto fare con una produzione migliore), ma la capacità di evocare in musica sensazioni di tristezza e malinconia è palese sin dal primo ascolto. La musica si rifà ai My Dying Bride (e anche ai Katatonia), da loro più volte citati nei ringraziamenti, ma è pur vero che i Lifend riescono a dare a quel tipo di sonorità un interesse maggiore, perchè non sono mai ripetitivi ed anzi le molte soluzioni che riescono a trovare in tutti e quattro i brani rendono il prodotto interessante e mai banale o scontato. L'inserimento di una voce femminile non è di impaccio al tessuto musicale, lo corrobora con un piacevole gioco di duetti (ma non a doppia voce come per un ritornello in classico stile pop, da SanRemo) che aiuta l'ascoltatore a calarsi nell'universo triste dei Lifend, tra clean vocal e growl, tra chiaro e scuro. Nonostante siano solo quattro brani, e dunque la durata non é eccessiva (anche se i brani sono comunque lunghi, nell'ordine dei sei minuti di durata media, che però non sfociano mai nella noia, sono sempre coinvolgenti data la bravura dei musicisti), questo "Entwined Emotions" è un disco tutto sommato completo, senza bisogno di aggiunte. Si può benissimo considerare un EP di tutto rispetto. Certo è che la curiosità che questa bravissima band suscita è tale da attendere con ansia un full-lenght, al fine di poter testare sulla lunga durata tutta la magia che i nostri riescono ad esprimere: buona la prima, come si suol dire, ed ora aspettiamo la promozione (speriamo a pieni voti) successiva. Davide Cappelletti