ACQUA|Il rapporto Unesco sulle risorse idriche

Il mondo a secco


Mancanza d'acqua

Entro vent'anni la disponibilità mondiale dell'acqua sarà ridotta di un terzo. La causa, secondo l'Onu, è l'inerzia della politica di fronte ai cambiamenti climatici, all'aumento della popolazione e all'inquinamento

Alla vigilia del terzo Forum mondiale dell'acqua di Kyoto l'Unesco scopre le carte: «Circa il 20% della popolazione mondiale non ha accesso all'acqua potabile ed il 40% non dispone di risorse idriche sufficienti ai bisogni igenici e sanitari. È assolutamente una tragedia». A lanciare l'allarme è Gordon Young, direttore del World water assessment program dell'Unesco, durante la presentazione a Parigi del rapporto sullo stato mondiale dell'acqua.
Secondo il rapporto 2 milioni e 200mila persone muoiono ogni anno per malattie legate alla scarsa qualità dell’acqua. «Le elite politiche non si rendono conto della gravità del problema - ha aggiunto Young - e se si continua così non potremo predisporre in tempo misure correttive. Il problema è che manca la volontà politica di fare qualcosa».
Sebbene il record negativo per la qualità dell'acqua spetti al Belgio, sono i paesi più poveri a riversare nella crisi più profonda. Il 50% degli abitanti dei paesi in via di sviluppo è costretta ad utilizzare acqua inquinata. E mentre la disponibilità idrica su scala mondiale è diminuita di un terzo tra il 1970 ed il 1990, il consumo è raddoppiato negli ultimi cinquant'anni. Lo spreco si situa nei paesi sviluppati, dove un bambino consumerà dalle 30 all 50 volte più acqua di uno nato nel Sud. E guardando al futuro, l'aumento nell'utilizzo dell'acqua potrebbe portare alla distruzione di numerosi ecosistemi.
Per quanto riguarda l'agricoltura 70% delle risorse idriche è dedicato ma lìirrigazione è ancora estremamente inefficiente, tanto da sprecare il 60% delle risorse.
Ed il rapporto non dimentica il ruolo dell'acqua come causa scatenante di conflitti. Se finora la maggior parte delle diatribe sullo sfuttamento idrico si sono risolte in modo cooperativo, la scarsità dei prossimi anni potrebbe provocare rivendicazioni anche violente, soprattutto in Africa ed in Medio Oriente. Come ha sottolineato il direttore generale dell'Unesco, Koichiro Matsuura: «Di tutte le crisi che noi umani dobbiamo affrontare, la crisi dell'acqua si trova al cuore della nostra sopravvivenza e di quella del pianeta».

                                                     La Nuova Ecologia (10 marzo 2003)

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