OPERAZIONE FIUMI 2003

  (il fiume Neto)

L'ITALIA DIVISA IN DUE NELLA LOTTA AL RISCHIO IDROGEOLOGICO

MIGLIORA LA SITUAZIONE NEI COMUNI ITALIANI MA RESTA ANCORA TANTA STRADA DA FARE PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI

CON "OPERAZIONE FIUMI 2003"

DI LEGAMBIENTE E DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

PRESENTATI GLI INEDITI RISULTATI DI "ECOSISTEMA RISCHIO"

E' spaccata a metà l'Italia che lavora sulla prevenzione del rischio idrogeologico. Se al Nord 7 comuni su 10 svolgono un buon lavoro di prevenzione, nel Centro e nel Meridione rispettivamente solo il 48% e il 45% dei comuni svolgono un positivo lavoro di mitigazione del rischio idrogeologico, che ogni anno, all'arrivo delle prime piogge e dei primi temporali estivi, torna a mettere in allerta il nostro Bel Paese. Indubbiamente migliore la situazione al Nord, dove il 71% dei comuni comincia a considerare la protezione civile e la sicurezza dei cittadini dalle alluvioni una priorità nel proprio operato. Tutte nel settentrione le dieci "maglie rosa" assegnate ai comuni da "Operazione Fiumi 2003" di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile con l'unica eccezione positiva di Scanzano in Basilicata. Al Comune di Albiano, sulla Dora Baltea in provincia di Torino, il primato nella mitigazione del rischio idrogeologico, secondo posto invece conquistato da Firenze. Tutte le maglie nere assegnate nel Centro e Sud Italia, con il primato negativo dei comuni lucani di Ferrandina, Pisticci e Montalbano.

Complessivamente in Italia le amministrazioni locali sembrano essersi rese conto della necessità improrogabile di rendere il nostro territorio più sicuro dalle alluvioni, anche se ancora questa attenzione non è sufficientemente diffusa ed omogenea in tutto il Paese. Infatti il 46% dei comuni risulta purtroppo ancora carente nelle azioni di prevenzione e il 21% addirittura non svolge alcuna attività in tal senso.

Sono questi alcuni dei dati di "Ecosistema Rischio" la prima indagine realizzata in Italia da Legambiente insieme al Dipartimento della Protezione Civile per fotografare la reale situazione dei nostri comuni a rischio idrogeologico dal Nord al Sud del Paese, lungo 10 aste fluviali in 8 Regioni coinvolte dalla Campagna "Operazione Fiumi 2003".

"In un Paese a rischio come l'Italia, è fondamentale concretizzare una seria politica di prevenzione per non dover mai più assistere a drammi annunciati come furono quelli di Sarno e Soverato - spiega Ermete Realacci, Presidente di Legambiente- è necessario un maggiore impegno nella manutenzione ordinaria del territorio, nella pianificazione di interventi su scala di bacino e nell'informazione ai cittadini. Sono queste le vere armi che abbiamo contro il rischio idrogeologico". Soltanto il 31% dei comuni intervistati con Ecosistema Rischio si è dotato infatti di un piano d'emergenza conforme alle linee guida pubblicate dal Dipartimento della Protezione Civile e solo il 46% svolge una concreta attività di informazione alla popolazione.

"Il Sistema Nazionale di Protezione Civile ha raggiunto un'ottima capacità di intervento in caso di calamità ed è sempre più impegnato nella prevenzione. Con Operazione Fiumi, insieme a Legambiente, abbiamo realizzato concrete azioni per la sicurezza dei cittadini dal rischio alluvioni e al tempo stesso – sottolinea Guido Bertolaso, Capo del Dipartimento della Protezione Civile - abbiamo confermato l'azione di stimolo ed indirizzo per gli Enti Locali che il Dipartimento svolge da anni."

Questa la fotografia scattata da "Operazione Fiumi 2003"di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile, la prima grande campagna itinerante che per due mesi ha attraversato l'Italia per frenare il rischio idrogeologico con l'informazione, la pianificazione e la prevenzione. Migliaia i cittadini coinvolti in tutto il Paese, a partire dallo sportello informativo allestito nelle piazze principali di ogni comune, dove in un tendone-mostra i volontari di Legambiente hanno fornito indicazioni sui comportamenti individuali e collettivi da adottare per restare in sicurezza in caso di alluvione. Più di 3.000 gli alunni delle scuole elementari, medie e superiori che hanno preso parte alle "cacce al piano d'emergenza", vere e proprie cacce al tesoro per far conoscere alla popolazione i segreti dei piani d'emergenza comunali e i luoghi da raggiungere in caso di calamità. Informazione ma anche partecipazione alla conoscenza e alla manutenzione del territorio del nostro Bel Paese. Più di mille i volontari e i cittadini di tutte le età che si sono adoperati nella pulizia degli argini dei fiumi, rimuovendo centinaia di quintali di rifiuti ingombranti come tronchi d'albero incastrati sotto i pilastri dei ponti, carcasse di motorini, automobili, lamiere e scaldabagni: materiale che in caso di alluvione può ostruire la luce dei ponti e a creare vere e proprie dighe, causando i danni più gravi a persone e cose. Per queste operazioni particolarmente complesse è stato necessario l'impiego di mezzi speciali come verricelli, imbarcazioni e imbracature da scalata.

La campagna itinerante è stata anche verifica della salute dei corsi d'acqua. Dove è stato possibile infatti, i biologi di Legambiente hanno realizzato analisi sulla qualità delle acque e sul sistema fluviale con la collaborazione dell'Università La Sapienza di Roma e dell'Università della Tuscia di Viterbo.

LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO

REALIZZATA NEI COMUNI ITALIANI

OTTIMO lavoro nella mitigazione del rischio idrogeologico

14%

BUON lavoro nella mitigazione del rischio idrogeologico

41%

SCARSO lavoro nella mitigazione del rischio idrogeologico

24%

NESSUN lavoro di mitigazione del rischio idrogeologico Nulla

21%

Fonte: Legambiente

PIANI COMUNALI D'EMERGENZA PER IL RISCHIO IDROGEOLOGICO

Piani conformi alle linee guida tracciate dal Dipartimento della Protezione Civile

31%

Piani non conformi alle linee guida tracciate dal Dipartimento della Protezione Civile

34%

Assenza di piano

35%

Fonte: Legambiente

INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE REALIZZATA DAI COMUNI CONTRO IL RISCHIO IDROGEOLOGICO

Ottima

23%

Buona

23%

Scarsa

38%

Nulla

16%

Fonte: Legambiente

LE 10 MAGLIE ROSA ASSEGNATE AI COMUNI

NELLE ATTIVITA' MESSE IN CAMPO CONTRO IL RISCHIO IDROGEOLOGICO

Comune

Provincia

Punteggio

Risultato

Albiano

Torino

5,67

J J

Firenze

Firenze

5,5

J J

Borgofranco D'Ivrea

Torino

5,07

J J

Castelfiorentino

Firenze

4,75

J J

Senna Lodigiana

Lodi

4,73

J J

Scanzano

Matera

4,7

J J

Pavone Canadese

Torino

4,68

J J

Alice Superiore

Torino

4,68

J J

Roma

Roma

4,67

J J

San Rocco al Porto

Lodi

4,6

J J

           

Fonte: Legambiente

LE 10 MAGLIE NERE ASSEGNATE AI COMUNI

NELLE ATTIVITA' MESSE IN CAMPO CONTRO IL RISCHIO IDROGEOLOGICO

Comune

Provincia

Punteggio

Risultato

Cerreto Laziale

Roma

1,17

L L

Affile

Roma

1,17

L L

Castel S. Pietro Romano

Roma

1,08

L L

Castel Campagnano

Caserta

1

L L

Fiano Romano

Roma

0,83

L L

Formello

Roma

0,75

L L

Pallagorio

Crotone

0,7

L L

Montalbano

Matera

0,7

L L

Pisticci

Matera

0,3

L L

Ferrandina

Matera

0,2

L L

           

 

Fonte: Comunicato Stampa Legambiente Nazionale, 19 giugno 2003

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