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Il Trecento
La letteratura religiosa del Trecento
Il sec. XIV registrò una grande fioritura di letteratura religiosa, tutta ispirata alla volontà di educare il popolo ai precetti del cattolicesimo e perciò di tono estremamente popolare.
Moltissime opere furono ispirate alla vita di S. Francesco, ma qui ricordiamo solo quella famosissima di un anonimo (che in effetti trascrisse un'opera scritta nel secolo precedente da un autore anch'egli sconosciuto), i "Fioretti di S. Francesco", in cui viene esaltata l'umiltà del Santo d'Assisi, vengono ricordati i suoi miracoli: spira in queste pagine un'aria fresca di poesia popolare che tocca il cuore soprattutto dei più semplici.
Ricordiamo ancora le "Vite dei Santi Padri" di Domenico Cavalca, lo "Specchio di vera penitenza" di Jacopo Passavanti e le ''Lettere" dettate ai suoi discepoli da S. Caterina da Siena (delle 388 lettere sono famose quelle indirizzate ai papi o per convincerli a riportare la sede pontificia da Avignone a Roma o per invitarli ad organizzare una crociata contro gli infedeli dell'oriente.
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