Dementia Præcox*
di Thorstein Veblen

È ora evidente, al di là di ogni cavillo, che nessuna parte dell'Europa è in una situazione migliore per il fatto che l'America ha preso parte alla grande guerra. Altrettanto evidente è che anche gli Americani stanno in complesso peggio a causa di essa. L'Europa è in bilico sull'orlo della bancarotta, della penuria e delle epidemie, mentre l'America è entrata in una eclissi morale ed industriale. Questo stato di cose può essere fatto risalire, in entrambi i casi, direttamente al fatto che l'America ha preso parte alla guerra, a prescindere dalle ulteriori circostanze determinanti che portarono la politica europea al punto di ebollizione nel 1914.
Riguardo allo stato dell'Europa, l'effetto immediato dell'intervento americano è stato di portare la guerra ad una sistemazione inconcludente; a chiudere le ostilità prima che fossero cessate e in tal modo ristabilire lo status quo ante da cui la guerra era nata; a salvare gli junkers (1) dalla definitiva disfatta. Vi è ogni ragione di credere che, in assenza dell'intervento americano, le ostilità sarebbero continuate finché la nazione tedesca non fosse stata fiaccata e le forze tedesche non fossero state battute e respinte oltre le frontiere, entro il loro proprio territorio; il che avrebbe demoralizzato e screditato il dominio del privilegio e della proprietà nella terra dei padri (2) a un punto tale che il controllo degli affari sarebbe sfuggito dalle mani delle classi mantenute (3). Il risultato sarebbe stato allora una effettiva liquidazione del vecchio ordine e l'installazione di una qualche democrazia industriale basata su un fondamento diverso dal privilegio e dalla proprietà, invece della finzione del 1918-19 di una liquidazione pro forma e della pseudo-repubblica del governo Ebert (4) che ne è derivata. Noske (5) non avrebbe funzionato e gli junkers non sarebbero stati eroi di guerra. Fu il timore di una tale eventualità che portò alle lettere di Lansdowne (6), che servirono da ammonimento alle classi mantenute dell'Intesa e prepararono la strada per una pace inconcludente - un accordo per salvaguardare gli elementi di discordia, gli interessi costituiti e le ambizioni nazionali da cui la guerra era scaturita.
Non vi può essere alcuna fondata congettura circa quelle che avrebbero potuto essere le sorti ulteriori di concepibili assetti rivoluzionari che avrebbero potuto affermarsi nelle terre tedesche su una qualche base diversa dagli interessi costituiti e dall'ambizione nazionale; ma si può almeno ragionevolmente credere che una tale istituzione o insieme di istituzioni non avrebbe potuto costituire per il resto dell'Europa una minaccia e neanche un potenziale spauracchio di guerra. Il risultato sarebbe stato presumibilmente una seria pacifica minaccia alla proprietà assenteista ed alle politiche imperiali, per tutto il mondo cristiano, ma sicuramente non una minaccia di guerra - la Germania avrebbe cessato di essere una potenza nell'usuale minaccioso significato del termine. E quando la Germania, insieme all'Austria, fosse decaduta dal rango di potenza, il resto della stirpe delle potenze sarebbe stato in una situazione precaria per la mancanza di un qualcosa di formidabile cui appoggiarsi. Una potenza effettiva deve fondare la propria causa su una paura popolare da shock nervoso di una aggressione dall'esterno.
L'intervento americano ha salvato la vita all'impero tedesco quale disturbatore della pace, salvando le forze tedesche dalla disfatta definitiva e salvaguardando, in tal modo, il dominio delle classi mantenute in Germania. Si dirà, naturalmente, da parte dei vanagloriosi americani e degli ossequiosi politici dell'Intesa, che l'entrata in guerra dell'America ha risolto il caso a sfavore delle potenze centrali; il che è un esercizio abbastanza futile di finzione teatrale. Allo stesso modo i signori della guerra tedeschi coprono la loro vergogna pretendendo che l'America abbia tramutato la loro sicura vittoria in disfatta; ma il motivo di tale protesta è nella sua necessità. Se l'intera vicenda è vista in prospettiva, è evidente che la disfatta della Germania fu decisa dalla battaglia della Marna nel 1914 e il resto del conflitto è stata una lotta disperata per la negoziazione di condizioni sulla cui base i signori della guerra tedeschi speravano di salvare la propria faccia in patria; e l'intervento americani li ha aiutati a salvare gli avanzi della loro faccia.
Se la Germania imperiale si fosse ritirata dalla competizione quale virtuale potenza, nello stesso tempo la Russia imperiale sarebbe andata in collasso, il governo francese non avrebbe avuto a disposizione un panico di guerra da sfruttare per costringere con il terrore il popolo francese ad una politica di incremento degli armamenti. Per le stesse ragioni la coercizione e la sottomissione avrebbero cessato di caratterizzare l'amministrazione dei loro affari interni; l'attuale governo francese di profittatori avrebbe perso il potere e le spese sarebbero state coperte in parte con tasse sulla rendita ed il capitale, invece dell'attuale finanziamento in deficit e debito in costante aumento. La Francia sarebbe tornata su un percorso di pace. Allo stesso tempo la prosecuzione delle ostilità durante l'inverno 1918-19 avrebbe determinato l'esaurimento delle risorse e l'inflazione del debito dei francesi ad un punto tale da rendere inevitabile una drastica e rapida liquidazione delle loro pendenze fiscali e commerciali, con un ricapitalizzazione dei beni su valori meno elevati, in modo da consentire al commercio ed all'industria francesi di ripartire in tempi ragionevoli.
Ciò che si è appena detto con riferimento al caso francese è a maggior ragione da ritenersi vero per gli altri popoli continentali all'incirca nella stessa misura, con qualche riguardo a circostanze locali. Il caso dei britannici non è sostanzialmente differente, eccetto che per il grado e per il fatto che l'esito della guerra ha consentito all'imperialismo britannico di continuare ad aumentare il livello di corruzione e sfrontatezza. L'intervento americano ha portato alla conclusione della guerra prima che l'esaurimento delle risorse e l'inflazione del capitale e dei debiti in Europa raggiungessero il punto di rottura e perciò ha permesso agli interessi costituiti di tenere le loro posizioni con una capitalizzazione nominale eccedente la capacità reddituale delle loro proprietà, di mantenere il livello dei prezzi e restringere la produzione; dal che conseguono disoccupazione, stenti e disordine industriale. Nello stesso tempo la pace inconcludente, con il conseguente raggiro internazionale, ha messo in grado i politici della vecchia generazione di conservare il potere e continuare la loro vecchia linea di diplomazia bellicosa e amministrazione coercitiva - uno stato di cose che avrebbe avuto scarse possibilità di avverarsi senza il formidabile intervento dell'America negli ultimi mesi di guerra.
Può dirsi, naturalmente, che lo stato delle cose in Europa non è stato prodotto dall'intervento americano; che anche se le potenze in conflitto fossero state lasciate alle loro proprie inclinazioni avrebbero potuto non portare la loro emulazione di Gatti di Kilkenny (7) fino al suo esito naturale. Anche se gli americani non fossero arrivati a sconvolgere l'equilibrio del combattimento, gli uomini di stato europei avrebbero potuto raggiungere una qualche pace negoziata dello stesso tipo, pressappoco con lo stesso intento di rinnovare le ostilità ad una data futura. Un tale sbocco sarebbe stato possibile, naturalmente, benché la cosa non appaia probabile; e in tale eventualità gli europei sarebbero presumibilmente caduti più o meno nello stesso negativo stato in cui si trovano adesso, sotto il dominio degli statisti delle classi mantenute. Essi sarebbero stati in una situazione non peggiore, e presumibilmente non migliore.
Ma resta tuttavia vero che in tal caso gli americani si sarebbero risparmiate talune infauste esperienze che ne sono derivate. La maggior parte del loro debito di guerra, gran parte della crescita degli armamenti, una buona parte dei guadagni illeciti inerenti alla guerra ed alla pace e l'intera imposta sul reddito sarebbero state evitate. È vero, gli uomini di stato americani avrebbero continuato ancora a fare il "lavoro sporco" per i banchieri americani in Nicaragua; essi avrebbero anche potuto riuscire a maltrattare gli haitiani ed a mettere il fardello dell'uomo bianco sulla popolazione nera della Liberia per il profitto delle banche e dei politici americani; è anche concepibile che essi avrebbero pure potuto sostenere le avventure polacche in Russia e mandare truppe e rifornimenti a Murmansk e in Siberia a molestare gli orridi bolscevichi; ma vi è quantomeno una ragionevole possibilità che, in tal caso, non vi sarebbe stata nessuna "American Legion", né Ku-Klux-Klan, né Cavalieri di Colombo, né Commissione Lusk (8). Presumibilmente vi sarebbe potuta essere una relativamente modesta esaltazione ed enfatizzazione di patriottismo da Croce Rossa; nessuna legge antispionaggio né sentenze o deportazioni in massa per presunta sedizione, nessun perseguimento di pacifisti e obiettori di coscienza per eccesso di buonsenso. In poche parole, vi è la ragionevole possibilità che in tale eventualità gli americani avrebbero potuto superare il periodo della guerra in un ragionevole situazione di vuoto chiacchiericcio ed intolleranza, senza cadere nei sistematici inganni della dementia præcox.
Si dirà, ovviamente, che l'intervento americano ha accelerato il ritorno della pace e perciò salvato molti beni e moltissime vite di uomini, donne e bambini, che altrimenti sarebbero andate sprecate in ostilità continuate senza costrutto per altri quattro o cinque mesi; tutto ciò non può essere messo ragionevolmente in discussione. Ma è anche non ragionevolmente discutibile che gli ultimi tre o quattro anni di discordia, disordine, stenti e malattie, che sono stati cagionati dalla precipitosa conclusione delle ostilità, hanno contato il doppio come pesante pedaggio in tempo e ricchezza sciupati ed in vite perdute - non tenendo conto del traviamento in termini di spreco e confusione che la loro altruistica partecipazione alla guerra ha prodotto sugli americani.
Certamente nessuna di queste infauste conseguenze era voluta o considerata dall'amministrazione quando passò da una posizione di quasi-neutralità ad aperte ostilità nel 1917. Ancor meno una cosa del genere era prevista nel flusso di sentimento popolare giunto a sostegno della amministrazione con la sua dichiarazione di guerra. Nella misura in cui il caso può essere descritto con una formula generale, l'America entrò in guerra "per salvaguardare la democrazia nel mondo." (9) È solo che, invece di ciò a cui si era puntato, si è determinato in una catena di conseguenze l'infausto stato di cose sopra descritto. I moventi degli americani nella vicenda non sono oppugnabili. Essi erano irreprensibili all'incirca quanto ragionevolmente ci si sarebbe potuto aspettare date le circostanze. È solo che l'indesiderato e imprevisto ulteriore risultato dell'avventura ha ora, dopo l'accaduto, dimostrato che la partecipazione dell'America alla guerra fu un assai deplorevole errore. A tutt'oggi, l'infelice svolta degli eventi ha dato ragione alle proteste dei pacifisti e degli obiettori di coscienza. I loro argomenti possono essere fallaci, e gli obiettori di coscienza essersi quanto meno ritrovati sul lato sbagliato della legge, e i loro moventi possono o meno essere stati spesso indegni. Non vi è necessità alcuna di discutere gli aspetti legali e morali del caso in relazione all'argomento. È solo che ora, dopo l'accaduto, è sfortunatamente divenuto evidente che l'indirizzo della politica pubblica contro cui essi combattevano - forse indegnamente - non era l'orientamento più saggio da seguire. I loro costumi morali possono essere stati cattivi e i loro modi peggiori, e le corti hanno deciso, con grande spontaneità, che il loro fine era criminale in alto grado, e il sentimento popolare ha in complesso finora sostenuto l'orientamento dei tribunali in questa materia. Tuttavia l'evolversi degli eventi è, sfortunatamente, andato a dimostrare che, eccetto che per le manchevolezze legali della loro causa, questi criminali secondo la legge stavano in effetti lottando per la scelta più saggia. E per avere in tal modo, in maniera caparbia, sostenuto una più assennata linea di azione rispetto a quella adottata dalle autorità costituite, questi criminali per legge sono stati e continuano ad essere assoggettati a crudele ed inusuale punizione. Tutto ciò induce a riflettere circa le bizzarrie della dementia præcox.
La attuale situazione in America è sulla strada buona per diventare una sorta di clinica psichiatrica. Per pervenire ad una comprensione di questa situazione è fuori di dubbio che debbano considerarsi molti altri aspetti, ma il caso dell'America dopo tutto non può essere pienamente capito, senza tenere in debito conto un certo prevalente squilibrio e sconvolgimento mentale, presumibilmente transitorio ma sufficientemente grave allo stato attuale. Forse le più comune e chiara evidenza di questo squilibrio mentale è da vedersi in una certa spaventata ed eccitata credulità da cui una notevole parte degli americani è affetta. In contrasto con il loro stato mentale anteriore alla guerra, essi sono predisposti a credere a minacce senza fondamento e ad odiosi complotti e macchinazioni - "tradimenti, truffe e saccheggi". Essi sono facilmente soggetti ad una immotivata intolleranza, e ricorrono a sconsiderate atrocità come difesa contro mali immaginari. Vi è una evidente mancanza di equilibrio e di coerenza logica, sia in ciò che credono sia in quello che sono pronti a fare al riguardo.
Ovunque in tempi recenti la crescita della conoscenza esatta delle scienze materiali è andata progressivamente soppiantando le credenze barbariche tradizionali in agenti magici e soprannaturali. La progressiva sostituzione della realtà al posto della superstizione è andata avanti ininterrottamente e ad un ritmo costantemente accelerato, essendo il più caratteristico e strutturale fattore operante nella civiltà moderna. Ma durante gli ultimi sei o otto anni, dallo scoppio della guerra, e ancor più marcatamente dalla sua conclusione, le chiese, ovunque, si sono sviluppate sia numericamente che in rendite, oltre che in unzione pontificia. La facoltà logica sembra aver sofferto un notevole grado di prostrazione in tutta la comunità americana; e nello stesso tempo sono le più puerili e crude espressioni del timore superstizioso che hanno messo a segno particolari e smodati progressi. Così, per esempio, è dallo scoppio della guerra che il rev. Billy Sunday è efficacemente entrato nel suo proprio ruolo, ed è a partire dalla pace che egli ha assunto un tale potere di oscurantismo da imporre un prezzo come agente di intermediazione e disordine. Così pure è negli ultimissimi anni dello stesso periodo di prostrazione nervosa che i fondamentalisti hanno fatto reali progressi nella loro campagna oscurantistica finalizzata a ripristinare il Timore di Dio al posto del buonsenso. Spinti da una paura shockante che un qualche culmine di atrocità spirituali stia per essere raggiunto da tutte le persone che siano trovate carenti in fanatismo, questa più ottusa specie di innocenti devoti ora attacca alcune scoperte della scienza materiale per il fatto che si ritiene che queste scoperte siano in contrasto con una qualche ben nota divinità antropomorfica, cui i Suoi agenti pubblicitari attribuiscono un'indole sadica ed un illimitato potere di offesa. Queste manifestazioni di intelligenza in rovina stanno diventando sempre più evidenti. Intanto anche un uomo di notevole buonsenso ed umanità come Mr. Bryan sta unendo le forze col rev. Billy Sunday nella propaganda dell'intolleranza, mentre le doti di uno scrittore affascinante come Sir Conan Doyle vengono utilizzate per coprire i fianchi di questa tendenza all'oscurità intellettuale.
Può dirsi, naturalmente, che tali concetti bacati siano connaturati all'immaginario religioso e soggetti a venire in primo piano in tutti i periodi di disordine; ma proprio adesso la stessa terrorizzata credulità va rapidamente e largamente estendendosi anche alle faccende mondane; e il suo operato non è più edificante in quel settore del comportamento umano. Alla data in cui l'America entrò formalmente in guerra, il sentimento popolare americano era già stato esposto ad una prolungata pressione di apprensione e confusione ed era pronto per gli allarmi e le escursioni nell'intolleranza. Ogni sorta di stravaganti dicerie fu colta da fede pronta e, invero, pochi furono capaci di prestar fede a qualcosa che non fosse stravagante. Vi fu un periodo dominato dalle distorsioni del terrore e della persecuzione. Vi fu la particolare sfortuna del popolo americano che venne chiamato all'azione solo dopo che la sua stabilità mentale era stata scossa da un lungo periodo di snervante confusione ed agitazione. Le misure prese in queste circostanze si indirizzarono su linee di sospetto ed intolleranza quale ci si poteva aspettare date le circostanze. Le differenze di opinione furono erette a crimini contro la legge, cui furono applicate pene stravaganti. Le persone accusate di questi crimini legali di nuova istituzione furono all'epoca condannate ai limiti dell'interpretazione della legge. Infatti, persone sospette furono considerate colpevoli fino alla prova dell'innocenza, sulla base del dubbio che gravava nei loro confronti. In uno di questi episodi di terrore legale, quello della famigerata "Commissione Lusk", circa diecimila persone furono arrestate in base a sospetti infondati, con ampia distruzione di documenti e proprietà. La stampa in lingua straniera fu soppressa e l'uso delle poste fu interrotto in base a motivazioni indefinite di terrore isterico. Per le stesse ragioni si diede spazio e credito a invenzioni stravaganti ed impossibili della propaganda bolscevica, e gli I.W.W. (10) furono per deduzione eretti a minaccia contro la repubblica, mentre il servizio segreto continuava assiduamente a svolgere il compito di far crescere due sospetti dove prima ne cresceva uno. Al riparo di questa copertura tutti i profittatori americani hanno diligentemente proseguito i loro volti a ottenere qualcosa per niente a spese di tutti gli interessati, mentre l'attenzione popolare è stata assorbita dai doveri scioccamente sentimentali dell'intolleranza civile e religiosa.
La repubblica ha attraversato questa era di rovina spirituale con un bilancio in deficit ed un armamento aumentato da usare per la "salvaguardia degli interessi americani" - vale a dire per negoziare vantaggiose concessioni per le compagnie petrolifere americane - un sistema di passaporti, deportazioni e restrizioni all'immigrazione ed una legione di veterani organizzati per la pesca nei fondi pubblici e la coltura di un disordine bellicoso. L'agitazione patriottica irrazionale è diventata una virtù civica. L'esercizio del rituale patriottico - ossia militare - è stato inserito nella ordinaria routine delle scuole pubbliche e sta diventando obbligatorio rimanere a capo scoperto durante l'esecuzione dell'Inno Nazionale - una composizione musicale della quale si potrebbe a malapena dire che avrebbe potuto essere peggiore. Le polizie statali sono state incrementate; il diritto di adunanza popolare immotivatamente interrotto; istituzioni di "gunmen" mercenari, sotto la formale denominazione di agenzie di investigazione, hanno aumentato la loro attività (11); il Ku-Klux-Klan è stato rianimato e riorganizzato per l'intimidazione dei cittadini; e l'American Legion ogni tanto impone "la legge e l'ordine" ai malcapitati con metodi extralegali. Nel frattempo i profittatori fanno affari come al solito e le autorità federali sono impegnate in un programma di rafforzamento dei compiti di protezione finalizzato ad accrescere i profitti delle loro imprese.
Quei tratti della situazione attuale per i quali essa si differenzia dallo stato di cose relativamente sobrio antecedente alla guerra sono stati prodotti dalla partecipazione americana alla guerra; ed è, infatti, per la loro indisponibilità a dare aiuto e collaborazione nella realizzazione di questo stato di cose che gli obiettori di coscienza, i renitenti alla leva, gli I.W.W., i comunisti sono stati colpiti in maniera senza precedenti nella storia americana. Ciò non vuol dire che i pacifisti, gli obiettori di coscienza, ecc., non siano criminali secondo la legge o che essi prevedessero un tale esito del movimento contro cui protestavano, o che fossero mossi da considerazioni particolarmente elevate o altruistiche nel porre in atto la loro protesta, ma solo che il successivo corso degli eventi ha sfortunatamente messo in evidenza il fatto che queste persone disgustose si erano collocate sul lato più giusto di una questione controversa. Eccetto che per la perdurante prevalenza di un turbamento dell'intelligenza che ancora concerne le manie di persecuzione, ci si sarebbe potuti ragionevolmente aspettare che questa sorta di giustificazione de facto della posizione assunta da questi criminali legali fosse messa in conto come attenuante della loro colpa de jure. Ma il disordine mentale sta ancora seguendo il suo corso. In verità, è senza dubbio il più ampio, profondo e durevole effetto prodotto sugli americani dall'intervento dell'America nella grande guerra.
Tipicamente e comunemente, la dementia præcox è un disturbo mentale dell'adolescenza o della prima età virile, almeno questa sembra essere la presunzione prevalente fra gli psichiatri. Tuttavia, la sua ricorrenza non è confinata entro limiti di età determinabili. Tipicamente, se non del tutto comunemente, essa prende la forma della dementia persecutoria, una mania di persecuzione ed uno sconvolgimento della facoltà logica tale da predisporre il malato a credere che egli stesso e la propria gente siano vittime di complotti e di sistematiche atrocità. Una terrorizzata credulità è forse il sintomo più rilevante, e questa credulità può tradursi nel timore di atrocità da patirsi nel mondo venturo o nel presente; vale a dire un timore di Dio o di uomini malvagi. L'inquietudine prolungata ed eccessiva sembra essere la più frequente causa predisponente. Le opinioni degli esperti divergono su fino a che punto la malattia sia da considerare un morbo curabile, la cura normalmente utilizzato essendo il riposo, la tranquillità ed il nutrimento. L'origine fisiologica di tale indebolimento dell'intelligenza sembra essere l'esaurimento e il conseguente deterioramento del tessuto nervoso, dovuto allo shock o alla prolungata tensione; e il recupero è notoriamente lento nel caso del tessuto nervoso.
Nessuna età, sesso o condizione è immune, ma la dementia præcox colpisce più frequentemente gli adolescenti che le persone mature e gli uomini più frequentemente delle donne; almeno così si dice. Gli adolescenti maschi sono particolarmente soggetti a questa malattia, apparentemente perché essi - nelle circostanze moderne - sono in misura peculiare esposti all'ansia, alla dissolutezza e al conseguente esaurimento nervoso. Le non familiari preoccupazioni e responsabilità della virilità piombano su di loro in quel periodo e, nelle circostanze moderne, queste preoccupazioni e responsabilità sono notevolmente impegnative, complesse e mutevoli. Data una situazione di diffusa apprensione, incertezza ed agitazione, ciò che l'esperienza della guerra produsse sugli americani, e il conseguente sconvolgimento mentale dovrebbero avere lo stesso esteso carattere - come appare evidente.
La particolare disposizione dei maschi adolescenti porta a considerare l'ipotesi che un analogo grado di vulnerabilità debba estendersi anche a quei maschi di età più avanzata, in cui persista una mentalità puerile, uomini in cui un carattere fanciullesco perdura nell'età successiva. Questi tratti fanciulleschi possono vedersi in maniera mirabilmente sistematica in talune organizzazioni come i boy scouts. In gran parte lo stesso tipo di caratteristiche marca le attività e le aspirazioni, individuali e collettive, di ragazzi delle scuole superiori, studenti universitari e organizzazioni del tipo dell'Y.M.C.A. (12) A questo riguardo sarebbe forse sgarbato volgere l'attenzione al clero di tutte le denominazioni, dove l'autoselezione si è risolta in una concentrazione sul livello più basso dello spettro intellettuale. Si è anche non impreparati a trovare una significativa presenza degli stessi tratti puerili tra i militari maschi. Una certa indole truculenta è tra i sintomi principali. Le persone in cui i tratti e i limiti della mentalità puerile persistono in un particolare notevole grado sono definiti "deficienti", ma vi sono anche molte persone che si avvicinano più o meno strettamente al grado di intelligenza da deficiente senza essere pienamente inseriti nella definizione tecnica. Un tale grado di arresto dello sviluppo spirituale e mentale non è, agli effetti pratici, una barriera all'ammissione ai pubblici uffici. Invero, un grado di puerile esuberanza, associato ad un certo carattere truculento e ad astuzia fanciullesca, è adatto ad ispirare una qualche pubblica ammirazione ed affezione, che verosimilmente ha un certo selettivo effetto nella scelta democratica dei funzionari. Gli uomini, e forse ancor più particolarmente le donne, sono simpaticamente ed affettivamente disposti verso le normali bizzarrie della fanciullezza, e questa inclinazione sentimentale è destinata a riflettersi nella scelta degli impiegati pubblici in una comunità democratica, dove la scelta è abitualmente guidata dal giuoco del sentimento. L'America è la più democratica di tutte le nazioni; almeno così si dice. Un periodo di credulità persecutoria della natura della dementia præcox dovrebbe logicamente diffondersi rapidamente e con un ampio raggio d'azione nel caso di una tale comunità dotata di un simile apparato funzionariale, e i suoi effetti dovrebbero essere profondi e duraturi.


* Saggio pubblicato per la prima volta in The Freeman, Vol. V, 21 giugno 1922; ristampato in Essays in our changing order, prima edizione Viking Press, 1934, riedito da Transaction Publishers, New Brunswick, 1998.

NOTE DEL TRADUTTORE:
(1) Gli junkers erano proprietari fondiari prussiani, reazionari a nazionalisti, che costituivano l'ossatura del potere militare, politico e sociale della Germania imperiale e svolsero un importante ruolo di sostegno anche nella ascesa ed affermazione del regime nazista;
(2) Veblen, spesso, come in questo caso, si riferisce alla Germania con il termine Fatherland;
(3) Cfr. nota (5) alla traduzione del saggio "Peace";
(4) Friedrich Ebert, socialdemocratico, fu il primo presidente della repubblica tedesca, dal 1919 al 1925;
(5) Gustav Noske, statista tedesco socialdemocratico, nel 1919 a Berlino soffocò nel sangue la rivolta spartachista;
(6) Lord Henry Charles Lansdowne, fino al 1916 ministro senza portafoglio nel governo di coalizione Asquith, non fece parte del successivo governo di coalizione presieduto da David Lloyd George e promosse un vasto dibattito per favorire la fine della guerra;
(7) Il riferimento è ad una leggenda-apologo irlandese, in cui i gatti di Kilkenny, antica capitale dell'Irlanda, ne simboleggiano gli abitanti e, in generale, gli irlandesi, occupati a combattere tra loro, mentre il nemico è alle porte;
(8) Nell'originale: "to make the world safe for democracy";
(9) Veblen si riferisce a tutta una serie di organizzazioni e movimenti paramilitari ultrapatriottici e intolleranti (American Legion, Knights of Columbus) o apertamente razzisti e schiavisti o, quantomeno, segregazionisti (Ku-Klux-Klan), oltre che alla commissione (Lusk Committee) istituita allo scopo dichiarato di combattere il "terrore rosso" e le cosiddette attività antiamericane;
(10) Industrial Workers of the World (I.W.W.) è la denominazione del sindacato rivoluzionario definitosi industrialista, pressoché totalmente spazzato via dalla repressione posta in atto all'epoca dell'intervento americano nella grande guerra, soprattutto per la loro opposizione intransigente alla guerra ed alla escalation degli armamenti;
(11) Si tratta di vere e proprie bande di pistoleros, come l'Agenzia Pinkerton, impiegate contro gli scioperi operai e per l'intimidazione, l'aggressione e l'assassinio di sindacalisti, pacifisti e politici dissidenti. Il termine inglese tradotto con la parola "attività" è "output", che l'autore ironicamente prende in prestito dalle discipline economiche e che propriamente, come noto, significa prodotto o produzione;
(12) La sigla Y.M.C.A. è quella della Young Men's Christian Association, tuttora viva e vegeta, nonché potente ed influente.

maggio - agosto 2003