Il Centro di Attività Teatrale "L'Espressione", fondato e diretto dal prof. Massimo Memola, è da ormai trent'anni impegnato nella promozione di iniziative culturali. Il suo percorso cominciato con attività esclusivamente teatrale, si è poi arricchito di esperienze di videoanalisi, videoteatro e negli ultimi due anni la sua sede si presta anche come spazio espositivo. Gli incontri di videoanalisi, negli anni passati dedicati al cinema autoriale italiano e straniero (Fellini, Visconti, Bunuel, Ejzenstejn), sono ripresi con una certa assiduità nella stagione 2001-2002. Una rassegna sul tema del cinema nel cinema ha permesso di proporre opere assai varie tra loro in una rapida panoramica di generi e autori: dal muto di Buster Keaton al documentarismo di Vertov attraverso l'opera di Fellini e Truffaut fino ad autori contemporanei quali Allen, Kiarostami e Wenders.
In coda alla visione si è data l'opportunità di discutere del film in un clima accogliente ed amichevole, agevolato magari da un bicchiere di vino, nel quale è stato possibile mettere a confronto le proprie sensazioni e conoscenze e questa formula è diventata una caratteristica degli appuntamenti del martedì. L'attività è proseguita con una rassegna monografica sull'opera di Francois Truffaut per la quale sono stati selezionati cinque titoli legati al tema dei rapporti uomo-donna. È stata questa l'occasione perfetta per approfondire la storia personale del regista, il suo percorso artistico ed anche alcuni degli aspetti tecnici che hanno contraddistinto il suo modo di scrivere e girare film. L'atmosfera informale ha consentito di coinvolgere i partecipanti non solo nella discussione in coda alla proiezione ma anche nell'opera di ricerca ed approfondimento che prepara gli incontri. La passata stagione si è chiusa con una rassegna di genere sulla commedia americana. Otto film che dagli anni trenta fino fine degli anni sessanta hanno segnato la storia di questo genere di grande successo grazie alla firma di autori holliwoodiani di indubbio mestiere: Capra, Hawks, Lubitsch, Cukor, Wilder, Saks. La particolarità di questo momento conclusivo della stagione cinematografica del centro "Espressione" è stata la riscoperta di opere raffinate e divertenti che hanno ricordato a quanti curiosi e perplessi tra i partecipanti si avvicinavano per la prima volta alla visione di film piuttosto datati, come si possa ridere anche in bianco e nero e come i meccanismi (se non addirittura il soggetto) delle opere presentate siano in seguito diventati un punto di riferimento per le generazioni future di registi.
Quest'anno, l'attività del centro è ricominciata a novembre con un' iniziativa di videoteatro sull'opera di Samuel Beckett (ogni mercoledì alle 19.00) durante la quale il prof. Massimo Memola si è proposto come guida nella visione di una ricca selezione di rappresentazioni concernenti opere dell'autore irlandese alcune delle quali curate dallo stesso. Nell'ultimo incontro (4 dicembre) sarà presentata la piece di Beckett Non Io realizzata nella forma del videoteatro nell'ambito dell'Espressione a cura del prof. Memola e di un gruppo di validi collaboratori. Gli incontri proseguiranno con la riscoperta della figura di Carmelo Bene(sempre il mercoledì alle ore 20.30) attraverso gli eventi più significativi della sua opera che, come si conviene ad ogni grande e multiforme personalità ha toccato vari campi dell'esperienza visiva (teatro, cinema o televisione) mentre a partire dal prossimo gennaio saranno aperte le iscrizioni al laboratorio teatrale.
Di pari passo è ripresa anche l'esperienza del cinema con una una rassegna sul tema del road movie corredata da cinque titoli (Fandango di Kevin Reynolds, Turné di G. Salvatores, La belva dell'autostrada di Ida Lupino, Alice nelle citta di Wim Wenders, L'estate di Kikujiro di Takeshi Kitano) che rappresentano una rapida incursione all'interno di un genere sperimentato da molti autori a cui ognuno ha saputo donare sfumature differenti. Gli appuntamenti si rinnovano ogni martedì alle ore 21 presso la sede in via Volpicella, 37 a Molfetta. È doveroso e non meno importante dire che gennaio sarà il mese dedicato al cinema spagnolo visto però non solo attraverso l'attuale autore di punta (Almodovar), ma anche seguendo quella che è stata la sua storia soprattutto con l'avvento del franchismo che ne ha mutato considerevolmente gli orizzonti e le prospettive, costringendo un maestro come Bunuel all'esilio dopo le prime tre opere. Questa situazione non ha però impedito la nascita di grandi talenti come Carlos Saura o Luis Garcia Berlanga che per un trentennio hanno retto le sorti della cinematografia andalusa e dei quali speriamo di poter proporre almeno un'opera cardine della loro poetica. La rassegna occuperà lo spazio del martedì sera mentre gli incontri di videoanalisi prenderanno il posto di quelli dedicati al teatro il mercoledì una volta terminata la retrospettiva su Carmelo Bene; in questi la visione di opere di autori significativi della settima arte sarà arricchita da un'analisi degli aspetti tecnici di regia ed avrà carattere monografico, proprio per far vedere l'evolversi nel tempo dello stile di un regista; l'apertura di questa interessante esperienza sarà affidata al cinema di Luis Bunuel.