L'esperienza positiva maturata negli ultimi anni nel tentativo di contrasto ai processi di privatizzazione dell'istruzione, ha portato quasi naturalmente a concretizzare anche fisicamente l' impegno di un gruppo di lavoratori/trici della scuola: nasce così la sede dei Cobas Scuola nella città di Molfetta. Il ruolo dei Cobas, di chi lavora nella scuola e subisce le ristrutturazioni pesanti e le riforma, continuerà lungo la direttrice tracciata negli ultimi anni di esperienza sindacale. A partire dal prossimo autunno il movimento di base riprenderà la discussione per il rinnovo contrattuale con una proposta completa ed articolata, nonché alternativa agli schemi concertativi ed al limite del corporativismo dei sindacati "tradizionali". La proposta che sarà messa in campo, parte dalla semplice constatazione di irriducibilità della scuola agli schemi aziendali. E in particolare è per noi cruciale battere la controriforma Moratti e la distruzione degli organi collegiali e impedire la sempre più minacciosa privatizzazione e il finanziamento delle scuole private, la crescita dell'invadenza e dell'arroganza clericale nella scuola pubblica, la volontà governativa di separare i docenti dagli ATA e imporre un contratto che, lungi dall'avviarci verso stipendi europei, intenderebbe immiserire ancor più i lavoratori/trici, per imporre il lavoro a cottimo e lo straordinario come norma, l'aumento dell'orario, l'espulsione dei precari, la differenziazione dei contratti e la gerarchizzazione della categoria. Sulla difesa della scuola pubblica contro la scuola-azienda e l'istruzione-merce dobbiamo rapidamente costruire la massima unità tra docenti, ATA, studenti e cittadini che vogliono più, e non meno, scuola per tutti/e e costruire per il prossimo autunno una grande manifestazione nazionale che dia una spallata decisiva alla ministra Moratti e al suo programma aziendalistico e mercificante. In tale quadro ne consegue che i/le lavoratori/trici non sono valutabili in base ad astratti criteri di produttività e di merito presunto: il sapere e la formazione non sono una merce e vano è il tentativo di convincere i/le lavoratori/trici del contrario. Nella piattaforma contrattuale dei Cobas Scuola, da questa considerazione iniziale ne scaturiscono altre più specifiche, sia dal punto di vista normativo che di trattamento economico. Sulle normative rimane la ferma contrarietà a contrattazioni articolate a livello di singola scuola; di conseguenza le RSU saranno tenute a contrattare l'applicazione dei contratti in modo più favorevole ai/alle lavoratori/trici della scuola. Nell'ambito più strettamente economico i Cobas ripartiranno dalla convinzione che i salari vanno difesi ed adeguati ai livelli europei, oltre che adeguati all'aumento reale del costo della vita. La differenza tra inflazione programmata ed inflazione reale rappresenta un pericolo di erosione prepotente del potere d'acquisto: in sostanza la grossa differenza tra l'aumento reale dei prezzi e la previsione di aumento del Governo (in base alla quale si stabiliscono gli aumenti contrattuali) rende gli insegnanti ed il personale scolasatico a vario titolo impiegato ad ogni contrattazione sempre più poveri. La richiesta salariale dei Cobas si articola nei seguenti punti:
1) ripristino degli scatti biennali di anzianità poiché in tutti i Paesi dell'UE la carriera degli insegnanti prevede un raddoppio della retribuzione dopo 28/35 anni di attività;
2) L'anomalia del "lavoro a casa", non retribuito, va decisamente combattuta: il ruolo e la mansione del docente non si esplica solo
all'interno della scuola per cui ciò che viene fatto a casa deve essere considerato anche da un punto di vista salariale. Lo stesso lavoro può essere svolto nelle mura scolastiche, ma va ovviamente retribuito.
3) L'ultima anomalia del contratto scaduto da tempo ed in procinto di rinnovo riguarda la Retribuzione Professionale Docente: ogni docente riceve in media 150 euro legati alla professionalità docente. Questo "regalo" in realtà non rientra nello stipendio e quindi non utile per il calcolo di pensione, liquidazione e tredicesima mensilità.
È stato naturale, dopo la battaglia vinta contro il Concorsone di Berlinguer, costruire anche in questa città un punto di riferimento altro per i/le lavoratori/trici del mondo della scuola. I Cobas a Molfetta e nel nord-barese vogliono da subito impegnarsi nella costruzione di un coordinamento per tutti/e i/le docenti e personale precari/e per evitare che continui la politica dei tagli e dei/delle lavoratori/trici "usa e getta". Un'altra scuola è possibile, costruiamola insieme per la difesa dei diritti e della democrazia nelle scuole!
I Cobas si riuniscono in Piazza Paradiso, 8 a Molfetta tutti i lunedì ed i giovedì dalle 17:00 alle 20:00. |
settembre - dicembre 2002 |