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Contenuti:
- Presenti
- Svolgimento
- Alcuni avvisi
- Note
don Hugo
Mazzoni Daniela
Alibrandi Michela
Bonati Matteo
Rafael
Lattuada Leonardo
Passeri Dante
Questa serata inizia con i resoconti di don Hugo e di Dante riguardo alla messa solenne celebrata dal vescovo alla presenza delle più alte cariche delle forze dell'ordine.
Terminata questa parte, don Hugo continua la spiegazione della lettera del
vescovo. Questa sera ci dedicheremo all'approfondimento dei paragrafi 4 e 5 del
capitolo 1 alle pagine 8, 9 e 10.
Don Hugo inizia subito ponendoci una domanda: "Siete d’accordo che perdere la
messa della domenica sia peccato?" ed ancora "Perchè?"
Allibiti per le domande a prima vista banali, ma soprattutto per il tono da quiz
di don Hugo proviamo a darci una risposta. Non tanto alle domande che ci aveva
posta, bensì a quella che ci è nata dentro:
"...ma cosa s'è fumato stasera?".
:-))
In effetti le domande che a prima vista potevano sembrare una provocazione, si
sono rivelate alquanto insidiose.
Pur essendo certi della gravità del peccato, ignoravamo tutto ciò
che ci sta dietro. Intendiamoci, ne eravamo al corrente per i passati anni di
catechismo, ma così, su due piedi, ci siamo accorti della nostra conoscenza così
fragile. La risposta è in due parti: la prima è che si trasgredisce un
comandamento, la seconda è che alla messa e quindi alla comunione, siamo stati
invitati personalmente da Gesù.
La messa è l'espressione dell'ultima cena ("la Santa Cena" a cui il signore ci
invita). La cena è un momento di comunione e di fraternità, in tutte le occasioni
(quelle belle e quelle brutte) si mangia insieme per condividere le gioie e i
dolori.
Gesù, istaurando il gesto del banchetto eucaristico, lega il gesto della
comunione a quello della cena nella tradizione di Israele. Si ricorda infatti la
cena pasquale come la rievoca del gesto che Dio ha compiuto nel liberare il suo
popolo dall'Egitto.
Ogni sacramento della nuova Alleanza da la grazia divina, ma ciascuno con i
propri segni e rituali. Come nel battesimo (l'immersione nell'acqua significa
l'adesione alla morte e resurrezione del Cristo - dona la grazia di rinascere in
Gesù e nello Spirito) e nell'eucaristia (la cena rappresenta la comunione in e
con Cristo e i nostri fratelli - dona la grazia dell'unità e della comunione
ecclesiale).
Fino ad ora abbiamo parlato di come l'eucaristia edifica la Chiesa, ma è vero
anche il contrario. Cioè che la Chiesa fa l'eucaristia.
L'Eucaristia è il culto che noi fedeli eleviamo al nostro creatore e redentore.
L'Eucaristia è il gesto in cui i fedeli confessano la loro fede ed alzano a lui
i propri voti.
Don Hugo offre a titolo di esempio una riflessione sul cerimoniale citando la
parte:
" ...ricordati di tutti i fratelli defunti.... ricordati di noi tutti....."
e spiega di come tutti i fedeli sono partecipi e in un certo senso anche sacerdoti della messa in quanto non sono estranei che fanno presenza ma parte integrante della messa perché siamo l'offerta a Dio.
Questa sera il tema è assai delicato. In effetti noi tutti siamo un po' perplessi (non certo sconvolti!). Ne parliamo con don Hugo e riflettiamo insieme di come il gesto della comunione sia ricco di significati a cui molti (noi per primi) non danno molto peso e lo considerano con molta superficialità.
(inizio) Alcuni avvisi:
don Hugo:
- Venerdì prossimo 28 novembre incontro di vicaria presso il
salone (delle feste) di Migliarina. Se qualcuno è interessato a partecipare
(preferibilmente a dare una mano alla sistemazione della sala) è pregato i
farlo!!
- Domani Sabato 22 novembre presso la chiesa del Molinello (prati di Vezzano) ci
sarà un breve incontro con i ragazzi della parrocchia per presentare gli
incontri di vicaria.
Dante:
- Oratorio: l'ordine dei turni per l'oratorio è stato cambiato
con la New-entry Omar che sostituisce il Bona.... vedi
tabella aggiornata
- Festa di compleanno per il 22 confermata.
Nota: Dante raccoglie i soldi per fare il regalo a Matteo e Matteo raccoglie i soldi per fare il regalo a Dante!!!!
Ultima nota:
Terminata la fase "tradizionale" inizia la fase "goliardica".....
(da non dire a nessuno!!)
don Hugo immagina un futuro dove noi andiamo in Colombia in una missione.....
Dante si immagina di essere don Dante e il Bona a curare l'orticello dietro la
chiesa....
..poi la cosa degenera e si passa a Dante con il "don" non da sacerdote ma da
boss, il Bona a piantare marijuana nell'orticello e don Hugo come un
trafficante....
Ci lasciamo tra le risate ....
La trascrizione della parte (fino ad ora letta) della lettera del vescovo è disponibile nel nostro sito alla pagina La celebrazione dell'Eucaristia edifica la Chiesa
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