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in preparazione alla
XIX Giornata Mondiale della Gioventù
Gaggiola 3 aprile 2004
Diocesi della Spezia – Sarzana – Brugnato
Contenuti:
- Messaggio del Papa - parte I
- Messaggio del Papa - parte II
La croce
- Messaggio del Papa - parte III
L'eucaristia
- Note
(inizio) Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 12, 20-21)
Tra quelli che erano saliti a Gerusalemme per il culto durante la festa, c'erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli chiesero: «Signore, vogliamo vedere Gesù».
(inizio) Dal messaggio del Papa per la XIX Giornata Mondiale della Gioventù, 2004
"Cari giovani, invito anche voi ad imitare quei "greci" che si rivolsero a
Filippo, mossi dal desiderio di "vedere Gesù". La vostra ricerca non sia
motivata semplicemente da curiosità intellettuale, che è pur già un valore, ma
sia stimolata soprattutto dall'intima esigenza di trovare la risposta alla
domanda sul senso della vostra vita."
sfruttiamo il silenzio per far posto dentro di noi
all’immagine di Gesù
(inizio) Dal messaggio del Papa per la XIX Giornata Mondiale della Gioventù, 2004
"Volete anche voi, cari giovani, contemplare la bellezza di questo Volto? Ecco
la domanda che vi rivolgo in questa Giornata Mondiale della Gioventù dell'anno
2004. Non rispondete troppo in fretta. Innanzitutto, fate dentro di voi il
silenzio. Lasciate emergere dal profondo del cuore questo ardente desiderio di
vedere Dio, un desiderio talvolta soffocato dai rumori del mondo e dalle
seduzioni dei piaceri. Lasciate emergere questo desiderio e farete l'esperienza
meravigliosa dell'incontro con Gesù."
Riflessioni:
<<Dio è amico silenzioso. Noi abbiamo bisogno di incontrare Dio ma non lo troveremo nel rumore, nella agitazione. Vedete come nella natura gli alberi, i fiori, l’erba crescono in un profondo silenzio. Vedete come le stelle, la luna, il sole si muovono in silenzio.
Il silenzio ci da un modo nuovo di guardare a tutte le cose. Abbiamo bisogno di questo silenzio. Solo qui possiamo cogliere ciò che Dio dice a noi>>
(M. Teresa)
Come posso vedere il tuo volto Gesù?
Spesso mi fermo a riflettere, mi metto in ricerca, ma non è facile. Tante persone mi dicono che è semplice incontrarti, Gesù. Basta trovare un po' di tempo e mettersi a pregare, dicono. Ma per me rimane comunque difficile... a pregare nessuno mi ha mai insegnato: io non sono particolarmente bravo a concentrarmi, anche se a volte devo ammettere che stare un po' in silenzio con Te mi fa stare bene; purtroppo però quest'esercizio non sempre mi basta.
In questo momento della mia vita, in cui sto crescendo e le decisioni da prendere sono sempre più importanti, sento il bisogno di avere un contatto più concreto con Te e per questo mi sto chiedendo da un po' di tempo come posso fare ad incontrarti Gesù? Qual è il tuo vero volto? Come riconoscerlo tra i tanti che incontro ogni giorno?
Sì, proprio queste domande mi assillano: mi piacerebbe davvero vederti, per poter poi parlare di Te anche agli altri… Per questo motivo sono qui stasera insieme a questi miei coetanei, pensando che magari anche loro condividono questo mia stessa inquietudine.
(inizio) Dal vangelo secondo Matteo (Mt 25, 30-46)
"Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il Regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitati, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?
Rispondendo, il Re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.
Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o ammalato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna."
(inizio) Canto:
Verranno letti alcuni passi dei Salmi o del Vangelo, a cui
Risponderemo cantando
Misericordias Domini in aeternum cantabo.
“Nell’amore, quel che vale è amare. Così, anche
su questa terra. L’amore – parlo dell’amore soprannaturale, che non
esclude l’amore naturale – è una cosa tanto semplice e tanto complessa.
Esige la tua parte ed aspetta la parte dell’altro. Se proverai a vivere di
amore, t’accorgerai che su questa terra conviene fare la tua parte.
L’altra non sai mai se arriva; e non è necessario che arrivi. A volte
resterai deluso, ma mai perderai il coraggio se ti convinci che nell’more
quel che vale è amare.
E amare Gesù nel fratello, Gesù che sempre ti ritorna, magari per altre
strade. Egli, si, ti rende l’anima d’acciaio contro le intemperie del
mondo, e te la liquefa in amore verso tutti quelli che ti circondano:
purché tu tenga presente che nell’amore quel che vale è amare.”
“Noi andiamo a Dio attraverso il fratello. <<Chi
infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non
vede>> (1Pt 4,8)
Oggi, in un momento come il nostro, il cristiano deve tener presente
soprattutto questo. A volte il materialismo che ci circonda con le relative
tentazioni che suscita, le chiacchiere e le discussioni che attirano che è
tentato dal prurito di udire, la smania di sapere, di conoscere, di leggere
e l’attaccamento quindi a qualcosa che si ritiene legittimo, ci fanno
distogliere l’attenzione da ciò che il fratello attende da noi, perché ne ha
bisogno.
Dal messaggio del Papa per la XIX Giornata Mondiale della Gioventù, 2004
"Ecco il cammino dell'incontro con Gesù. Andate incontro a tutte le sofferenze umane con lo slancio della vostra generosità e con l'amore che Dio infonde nei vostri cuori per mezzo dello Spirito Santo: "In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me" (Mt 25, 40). Il mondo ha bisogno urgente del grande segno profetico della carità fraterna! Non basta, infatti, "parlare" di Gesù; bisogna anche farlo in qualche modo "vedere" con la testimonianza eloquente della propria vita.
Non siate sorpresi poi se sul vostro cammino incontrate la Croce. Gesù non ha forse detto ai suoi discepoli che il chicco di grano deve cadere in terra e morire per poter portare molto frutto (cfr Gv 12, 23-26)?
Desidero oggi ripetervi queste parole: "Cari giovani, ... vi affido la Croce di Cristo! Portatela nel mondo come segno dell'amore del Signore Gesù per l'umanità e annunciate a tutti che non c'è salvezza e redenzione se non in Cristo morto e risorto".
"Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù cominciò a dire ai Dodici quello che sarebbe accaduto: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterà». " (Mc 10,32-34)
"Se qualcuno vuoI venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà" (Mc 8,34-35)
"lo sono il buon pastore, conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me; e offro la vita per le pecore" (cfr Gv 10,14-15) .
"lo, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me" (Gv 12,32)
(inizio) Adorazione della croce:
Canoni
Crucem tuam adoramus, Domine,
Resurrectionem tuam laudamus, Domine,
laudamus et glorificamus.
Resurrectionem tuam laudamus, Domine.
Dalla Lettera agli Ebrei
“Cristo, alla pienezza dei tempi, è apparso per annullare il peccato
mediante il sacrificio di se stesso. Dopo essersi offerto una volta per
tutte allo scopo di togliere i peccati di molti, apparirà una seconda volta
a coloro che l’aspettano per la loro salvezza” (cfr Eb 9,26-28)
Dona la pace, Signore,
a chi confida in te. Dona… Dona la pace Signore,
dona la pace.
In manus tuas, Pater,
commendo spiritum meum.
In manus tuas, Pater,
commendo spiritum meum.
Adoramus te, Christe,
benedicimus tibi,
quia per Crucem tuam
redemisti mundum.
Dalla Lettera agli Ebrei “Silenzio… Trattieniti da solo a solo con Lui nel
profondo di te stesso. La Madonna stava in silenzio, anche sotto la croce.”
(M. Teresa) “Rancore e orgoglio sono fratelli gemelli, e con essi si accompagna il
malumore... Non accostarti all’altare di Dio, alla Croce di Gesù con queste
cose nel cuore: vacci con cuore puro. Il cuore puro vedrà Dio.” (M. Teresa) “Il mistero della Croce è troppo alto, troppo bello, troppo
divino, troppo poco umano, troppo sanguinoso, doloroso, acuto per essere
capito. Ma l'amore non è solo carezze e baci, è soprattutto sacrificio. Cosi
Gesù: l'amore l'ha spinto alla croce, che da molti è ritenuta pazzia.
Ma solo quella follia ha salvato l'umanità, ha plasmato i santi. I santi
infatti sono uomini capaci di capire la croce.
Uomini che, seguendo Gesù, hanno raccolto la croce di
ogni giorno come cosa preziosa, la più preziosa, perché è
l'unica chiave che apre un tesoro... IL tesoro... apre piano piano le anime
alla comunione con Dio. E cosi, attraverso chi accoglie la croce, Dio si
riaffaccia sul mondo e ripete le azioni che fece un giorno Lui quando,uomo
tra gli uomini,
benediceva chi lo malediceva, perdonava chi lo insultava, guariva, salvava,
predicava le parole del Cielo, saziava affamati, fondava sull'amore una
nuova società
Insomma, la Croce è quello strumento necessario per cui il divino penetra
nell'umano e l'uomo partecipa con più
Pienezza alla vita di Dio, elevandosi dal regno di questo
Mondo al Regno dei Cieli
“Anche noi, dunque, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci
assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo
fisso lo sguardo su Gesù.
Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande
ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo” (cfr Eb
9,26-28)
“La croce, emblema del cristiano, che il mondo non vuole perché crede, fuggendola, di fuggire al dolore, e non sa che essa spalanca l’anima di chi l’ha capita sul regno della Luce e dell’Amore: Quell’amore che il mondo tanto cerca, ma non ha.”
... adoriamo Gesù nel Sacramento dell'Eucaristia ...
Canto: Te al centro del mo cuore
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 12 20-26)
“Tra quelli che erano saliti a Gerusalemme per il culto durante la festa,
c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di
Betsàida di Galilea, e gli chiesero: “Signore, vogliamo vedere Gesù”. Filippo
andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù
rispose:
<<È giunta l’ora che sia glorificato il Figlio dell’uomo.
In verità, in verità vi dico:
se il chicco di grano caduto in terra non muore,
rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita
in questo mondo la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi serve il Padre lo onorerà>>
<<Questo
è il mio corpo... offerto in sacrificio per voi...>>
<<Questo è il mio sangue per la nuova ed eterna alleanza... versato per voi e
per tutti... in remissione dei peccati...>>
<<Fate questo in memoria di me...>>
<<Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo>> (Mt 28,20)
Canto: O Signore, fa di me uno strumento
Mio Dio, io credo, ti adoro, spero e ti amo.
Ti domando perdono per tutti quelli che non credono, non ti adorano, non
sperano e non ti amano.
Padre mio, io mi abbandono a te: fa' di me ciò che ti piacerà. Qualunque cosa tu faccia, io ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto, purché la tua volontà si faccia in me e in tutte le tue creature. Non desidero niente altro, mio Dio, metto la mia anima nelle tue mani, te la dono, o mio Dio, con tutto l'amore del mio cuore, perché ti amo... ed è per me un bisogno d'amore il donarmi, il rimettermi senza misura tra le tue mani, con infinita fiducia, perché tu sei il Padre mio.
Signore Gesù, sono davanti a te con tutte le mie
miserie. So che non mi respingerai, perché tu mi ami così come sono.
Ti chiedo perdono per i miei peccati, e desidero perdonare quanti hanno
fatto qualcosa di male contro di me.
Rinuncio al male ed alle sue suggestioni e tentazioni; dono a te il mio
essere, ora e sempre. Ti invito nella mia vita e ti riconosco come mio
Signore e Salvatore: guariscimi, trasformami e rafforzami. Vieni, Signore
Gesù, e donami il tuo Santo Spirito. Aiutami a non vo/tarmi indietro, a
scoprirti come il mio bene più grande e a non desiderare nient'altro sopra
di te, Fammi sentire la dolcezza della tua presenza, in particolare nel
'Eucaristia. Rendimi cosciente della grandezza del tuo essere, ora, davanti
a me, piccola creatura, e rendimi la gioia di sapere che sei con me, ed io
in te.
... Ascoltiamo la parola del nostro Vescovo ...
... Riceviamo la Benedizione attraverso il Vescovo ...
Note di particolare interesse:
Il messaggio del Pontefice per la XIX Giornata Mondiale della Gioventù è disponibile presso il sito della Santa Sede.
E' possibile scaricare il "Libretto dei testi e dei canti" nella sezione Download
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