La necessità di trovare gli angoli corrispondenti a una determinata coppia DGD - SOPMD, cioè di invertire la funzione che calcola la PMD, vista l'impossibilità di costruire un'adeguata funzione inversa, ci ha indotto a sviluppare una soluzione con gli algoritmi genetici che ben si prestano a risolvere problemi di ottimizzazione.
L'algoritmo cerca pertanto soluzioni adatte a partire dalle informazioni contenute in un file che chiamaremo workspace. Tale file può essere visto come uno spazio n-dimensionale, dove con n si indicano i gradi di libertà del sistema, cioè le lamine equivalenti, contenente le informazioni sulle coppie raggungibili. Non è necessario che tale spazio contenga tutte le coppie, e nemmeno tutti gli angoli possibili, si è scelto di campionare opportunamente il dominio degli angoli possibili in modo da fornire informazione sufficiente all'algoritmo genetico, pur limitando il tempo di calcolo del file e la sua dimensione.
Alla richiesta di una successione di angoli corrispondenti ad una determinata coppia DGD - SOPMD, l'algoritmo genetico carica workspace, e ne utilizza le informazione per costruire una popolazione di base, che verrà fatta evolvere fino a trovare la soluzione ottima.