Franca Quartapelle
Si tiene conto di bisogni di apprendimento e
di stili di lavoro individuali partendo dalla definizione
-
dei criteri su
quali impostare un curricolo linguistico valido ed efficace e
-
dei livelli a
partire dai quali è possibile differenziare i percorsi.
In un curricolo linguistico gli obiettivi di
apprendimento devono poter essere descritti in termini di competenze, un
obiettivo che l’insegnamento linguistico ha perseguito sin dai tempi dei Livelli
soglia nei termini di una “competenza linguistico-comunicativa”. Con il Quadro
comune europeo di riferimento per le lingue (2001) questo concetto, si è esteso in modo sostanziale alla
“competenza plurilingue e pluriculturale”.
Il nuovo approccio mette l’accento
sull’integrazione delle diverse esperienze linguistiche e culturali che si
vengono realizzando a scuola e nella vita. Obiettivi parziali, perseguiti in
diversi momenti, costituiscono un profilo transitorio dalla configurazione
mutevole che è caratteristico della “competenza plurilingue e pluriculturale”.
Indipendentemente dall’età in cui lo studio della
lingua inizia, l’apprendimento va concepito
come strumento per la formazione generale dell’individuo e come riferimento
per ogni apprendimento successivo, che si realizzi nell’arco della vita. E
allora a quali livelli e in che modo impostare dei percorsi differenziati?
Differenziati negli obiettivi o nei metodi di lavoro?
Questi interrogativi si pongono soprattutto per gli obiettivi, dal
momento che è opinione largamente condivisa che i metodi di lavoro debbano
essere sempre differenziati.
Il Quadro di riferimento delinea degli
scenari curricolari che prospettano una differenziazione del curricolo
linguistico già a partire dalla scuola primaria, da quello che viene ritenuto
il core curriculum.
Lo strumento organizzativo e pedagogico che permette
di rendere trasparenti curricoli diversificati e mutevoli è la modularità. Il
modulo, infatti, oltre che consentire la libera composizione del curricolo, è
caratterizzato anche da scomponibilità al suo interno e permette
l’adattamento a esigenze di apprendimento differenziate.