La collana Donne nella Scienza, della quale fa parte il nostro libro (ma ricordiamo anche i volumi già pubblicati: La mia vita tra i gorilla. Storia e storie di Diane Fossey; La forza nell'atomo. La vera vita di Lise Meitner; Sulle orme di Gandhi. Storia e storie di Vandana Shiva; Radioattività in famiglia.La vera vita di Marie e Irène Curie) appartiene al genere divulgativo e si propone di trasmettere ai più giovani interessanti riflessioni sulla scienza.
Il successo della collana è da ricercarsi nel modo nuovo ed originale nel quale i contenuti vengono presentati; il libro, infatti, seguendo criteri letterari, si legge come un romanzo di cui si apprezzano la scrittura veloce e dinamica, la cura del linguaggio, l'utilizzo della narrativa come strumento per espandere l'immaginazione. L'intento didattico non va a scapito del piacere della lettura riuscendo, al tempo stesso, a stimolare nel giovane lettore la capacità critica di osservazione: la professione dello scienziato che può essere un mestiere come un altro, la relatività delle scoperte, le conseguenze che alcune tecnologie hanno sulla vita materiale della gente. In sostanza, insegnano ai ragazzi a guardare gli scienziati come degli uomini e non dei robot.
Così la biografia di Margherita Hack ci consente di conoscere la sua vita, sin da quando era una bambina vivace ed allegra. Nella parte iniziale del libro conosciamo la sua famiglia; le fotografie all'interno, tratte dal suo album personale, ci raccontano i volti e i luoghi della sua infanzia.
Ciò che subito emerge della sua personalità è una grande apertura mentale ed un grande rispetto per il diverso, e questo colpisce ancora di più se pensiamo al periodo storico - il fascismo, le leggi razziali - nel quale la scienziata cresce (è nata nel 1922). Leggendo il libro ci si rende conto di come Margherita abbia ricevuto sin da piccola un'educazione molto anticonvenzionale, dove la tolleranza per ogni diversità religiosa, di razza, di sesso, di stile di vita era naturale e dove naturale era essere circondati dai libri.
Le sue inclinazioni per la matematica e la fisica emersero presto, portandola, quasi per caso, all'incontro con l'astrofisica e l'astronomia. Proprio l'astronomia fu la materia nella quale si laureò ed alla quale decise di dedicarsi. La passione, la necessità di soddisfare tutte le curiosità, di capire, di individuare le ragioni di tutto ciò che accade intorno a noi, spinsero Margherita Hack a lottare per realizzare i propri sogni, sfidando gli ostacoli posti dalla società, dagli stessi colleghi, dal periodo storico nel quale viveva.
Attraverso le pagine del libro, con la sua ricca dotazione grafica e fotografica, si possono ripercorrere le vicende più salienti della storia italiana del Novecento e comprendere le difficoltà che in quel periodo storico si potevano incontrare scegliendo un mestiere comunemente appannaggio degli uomini. Ed è proprio su questo tema - le difficoltà della donna ad inserirsi nel mondo della ricerca scientifica - che la collana Donne nella Scienza porta il lettore ad una ulteriore riflessione, quella della condizione femminile nel campo della ricerca scientifica dove, nonostante il merito e l'impegno, ad emergere è ancora l'elemento maschile (ricordiamo che degli oltre 500 premi Nobel scientifici assegnati fino ad oggi solamente 11 sono stati attribuiti a donne, due dei quali alla stessa persona, Marie Curie).
Si tratta quindi di un libro appassionante, che conduce il lettore alla scoperta della personalità di una donna tenace, pronta al sacrificio, che ha deciso, nonostante tutto, di dedicare la sua vita alla ricerca scientifica.
(Tiziana Petrini)
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