"Leggi il tuo pianeta" è lo slogan nato per celebrare due importanti eventi: la giornata mondiale del libro 2008, che come sempre cadrà il 23 aprile (la data prescelta, per chi non lo sapesse, è simbolica e rappresenta un omaggio a tre grandi autori la cui vita si spense per una singolare coincidenza proprio quel giorno nello stesso anno 1616: William Shakespeare, Miguel de Cervantes Saavedra e “El Inca” Garcilaso de la Vega.) e il 2008, che dall'ONU è stato proclamato l'Anno Internazionale del Pianeta Terra.
"Leggi il tuo pianeta" ci fa riflettere ancora una volta sulle grandi potenzialità del libro e della lettura che, in questo caso, potrebbero essere messe a servizio per il bene della nostra casa comune: la Terra.
Il libro come veicolo d'espressione e strumento d'educazione, in grado di trasmettere informazioni, può rappresentare l'unità del pianeta proprio perché riesce ad unire tutte le diverse lingue e le culture dei popoli, mentre la lettura, come atto individuale in grado di suscitare forti emozioni e riflessioni, può rappresentare l'azione comune, proprio perché riesce a scuotere le coscienze degli uomini trasformandoli in soggetti attivi.
In questo senso quel "Leggi" potrebbe avere una duplice valenza: leggi, ossia informati, cerca di capire cosa sta succedendo, e leggi nel senso agisci, non rimanere passivo. Solo attraverso l'unione dei popoli ed una loro azione comune si può fare qualcosa di concreto per il nostro pianeta e quello di cominciare dai libri sembra proprio che sia l'inizio giusto.
E allora due suggerimenti: Grand Central Terminal. Rapporto da un pianeta estinto (recensito da Elisabetta su http://www.comitatogenitori.net lo scorso anno) e Sulle orme di Gandhi: storia e storie di Vandana Shiva. La loro lettura ci rivelerà l'anima sofferente del nostro pianeta sfruttato e devitalizzato dall'uomo, ma anche la sua grande energia, alimentata da quelle persone che invece credono, al di là dei profitti, al valore della vita e ad uno sviluppo sostenibile: leggere la loro opera significherà per tutti leggere la speranza che le cose possono e devono cambiare.
Tiziana Petrini
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