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Giocoleria
La giocoleria è l’arte di giocare con alcuni
oggetti con destrezza , è puro divertimento, è
coordinazione psicomotoria.
L’obiettivo nostro non è copiare il circo reale, ma il
tema del circo è il punto di partenza per un lavoro creativo e
armonico. La giocoleria è un mondo fantastico, misterioso ed
affascinante che da’ ai bambini la possibilità di
conoscere e sviluppare le loro capacità a vari livelli:
- Motorio: Coordinazione (oculo-manuale, visione periferica,
ambidestrismo), reazione, equilibrio, forza, agilità.
- Psicologico: Concentrazione, intuito, autostima, creatività,
controllo dell’emotività, costanza, espressività,
apprendimento.
- Relazionale: Fiducia, collaborazione, contatto, aiuto.
Tramite la giocoleria i ragazzi imparano a sfruttare al meglio le loro
potenzialità, ma anche a rilassarsi nei momenti di stress. Lo
imparano giocando, che è il modo migliore per apprendere.
In riso veritas
Nel modo in cui si ride c’è molto di noi stessi.
Quanto ridiamo? Anche la quantità delle risate che ci facciamo
la dice lunga sulla qualità della nostra vita: il ridere
è una sorta di “cartina tornasole” dello stato di
salute psico-fisica di ognuno di noi. Quando il riso aumenta in
presenza e migliora in qualità, inevitabilmente anche la vita di
chi ride migliora. Ridere aiuta a guarire o a stare meglio: nonostante
ciò si ride sempre troppo poco, spesso prevalgono risolini,
risate isteriche, sorrisi finti o forzati, ma sempre più rare
sono quelle belle risate “di pancia” che solo in certe
occasioni ci permettiamo di fare. C’è molta
“verità” nel ridere, nella nostra capacità,
poca o tanta che sia, di godere delle incongruenze del mondo, di
rimanerne divertiti, oltreché dispiaciuti o terrorizzati.
Obiettivi
1. Dare voce alla parte ironica ed umoristica che è in ognuno di
noi, lasciarla esprimere, per poi scegliere se e come usarla.
2. Scoprire se e come il ridere può permetterci di migliorare la
qualità del rapporto con il mondo, con la quotidianità.
3. Provare a mettersi in gioco e giocare con gli altri, scoprire come
giocare con la realtà senza trasformarla, lasciandola
così com’è. O quasi.
4. accettare le parti di sé che non ci piacciono, che ci rendono
impossibile ridere e far ridere, provare una convivenza meno ostile e
più costruttiva
5. Ridere, nel modo più spensierato possibile, come si
può, fin dove si può, lasciando la pretesa di ridere, ma
credendo fino in fondo nella possibilità di farlo.
Il corso propone molte esperienze pratiche, alternandole a
momenti di condivisione in gruppo e di riflessione teorica.
Il clima sarà fortemente orientato al divertimento,
all’accoglienza festosa, alla risata, ove possibile, cercando di
favorire ognuno a manifestarsi per quello che è, in un contesto
protetto e fortemente rispettoso della privacy e delle ineguagliabili
caratteristiche che contraddistinguono ognuno.
Dal movimento
corale al clown (percorso teatrale)
Si partirà dalla consapevolezza corporea per entrare
nel gioco dei grandi sentimenti e dei grandi movimenti corali. Si
andrà alla ricerca della coralità, del respiro collettivo
e del sentire la potenza di un gesto fatto all’unisono, per
confrontarsi dopo col movimento individuale che appartiene a ognuno di
noi: Il clown.
Il clown non è un personaggio, è un essere poetico che
abita all’interno di ognuno di noi e si manifesta come uno
“stato”. Lo stato clownesco mette il partecipante in pieno
contatto con la propria sensibilità e traduce in comicità
tutte le imperfezioni, i limiti, contraddizioni e paure.
E’ a questo punto che iniziando a ridere di se stessi, si inizia
ad accettare le proprie contraddizioni, a giocare con i propri limiti e
a divertirsi con la propria idiozia. Nel gioco clownesco il clown non
va cercato, basta mettersi in gioco e lui arriverà da solo.
Ci serviremo della più piccola maschera del mondo, il naso
rosso, per entrare in questo “stato” di apertura verso lo
spazio, di disponibilità e accettazione.
Programma di lavoro:
●Scoperta del proprio corpo e il suo movimento
●Scoperta dello spazio intorno a noi
●Il movimento corale: Dal coro tragico al coro della solitudine
●La scoperta del proprio clown.
●Creazione di numeri clowneschi
L’improvvisazione teatrale e la creazione saranno
sempre presenti
durante tutto il percorso. Si cercherà di potenziare ed
sviluppare la creatività di ogni partecipante valorizzando il
proprio mondo immaginario e la propria sensibilità.
Alla fine del percorso si prevede una dimostrazione del lavoro
realizzato.
Corso di
recitazione per ragazzi delle medie e superiori
Non abbiamo solo una faccia
Non siamo solo maschio o femmina
Siamo molto di più
Siamo la forza dell’espressione la determinazione della vita
Dentro di noi abbiamo tante cose da dire e da non dire
Forza e debolezza amano i sogni e la realtà
Noi siamo.
Lavorando con il corpo, la voce e la musica, tramite
l’emozione si arriva a toccare la possibilità di
concretizzare la forma e l’emozione nel personaggio dando vita a
realtà suggestive nella semplicità delle proprie
espressioni.
Il percorso è finalizzato a potenziare la
creatività ed
il valore di ogni allievo, rinforzare l’autostima, la forza del
gruppo e l’identità.
Tai Chi Chuan
Il modo in cui viviamo e ciò che pensiamo plasma il
presente e decide il nostro futuro. E’ oggi di vitale importanza
divenire persone in grado di elaborare uno stile di vita originale,
aderente ai bisogni reali e rispettoso dell’ambiente, scevro da
condizionamenti consumistici ed attento ai valori di riferimento delle
culture che proteggono le forme di vita ed onorano la
spiritualità.
Feldenkrais
Feldenkrais
è un’approccio globale di sé attraverso il
movimento.
Ogni lezione collettiva è un’occasione:
- per rendersi la vita più facile
- per allentare le tensioni e allievare i dolori
- per ridare flessibilità alla colonna vertebrale
- per migliorare la propria coordinazione motoria
- per ritrovare la
capacità di apprendimento spontaneo e ludico dell’infanzia
- per allargare il proprio repertorio d’azioni e consapevolezza,
esplorando sequenze di movimenti non abituali, ma allo stesso tempo
facili da eseguire.
Il metodo Feldenkrais è approcciabile ad ogni età, sono
sufficienti abiti comodi e un po’ di curiosità.
«Niente è immutabile nei nostri schemi di comportamento,
se non la nostra convizione che essi lo siano» (Moshe
Feldenkrais)
La palestra
della voce
Corso di autoconsapevolezza attraverso la voce.
Nella nostra quotidianità, ci impegniamo molto a rendere
piacevole il nostro aspetto esteriore, ma non curiamo mai l'aspetto
della nostra voce.
La voce è la comunicazione diretta della nostra
interiorità con il modo esterno, porta fuori di noi i nostri
stati d'animo, ed è il tramite della comunicazione delle nostre
emozioni.
Con questo incontro verranno dati dei mezzi per tornare ad ascoltare la
propria voce naturale e a lavorare su di essa per renderla veicolo dei
nostri stati d'animo più profondi.
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Elenco
delle attività
in progettazione:
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