Dolmen: Piccola Scheda
Il Dolmen è il
nome di tombe preistoriche imponenti, costruite con poche pietre rudi, infisse
nel suolo, le quali sostengono un grande lastrone orizzontale. Dai Dolmen primitivi derivano altre forme,
costituite da una camera di sepoltura, preceduta da un corridoio e le tombe sarde "dei Giganti". In Italia importanti
"Dolmen" sono
stati rinvenuti in Sardegna e Puglia (questi ultimi attribuibili all'età del
bronzo).
A Statte sono stati scoperti due importanti Dolmen neolitici databili alla Media Età del Bronzo.
Il più grande detto di S.Giovanni (dal nome dell'omonima masseria
che sorge vicino) fu scavato nel 1884 a cura del prof. Luigi Viola, ma del suo
ritrovamento dette notizia nel 1887 la celebre viaggiatrice inglese Janet Ross la
quale nel visitare il Dolmen vi rinvenne tra l'altro anche una mascella umana.
Il secondo detto di Accettulla fu scoperto da A.Mosso nel 1909,
sotto un tumulo di terriccio e pietre.
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I Dolmen di Statte
Quello più grande sorge nei pressi della masseria Leucaspide
detto "Dolmen di
S.Giovanni della Masseria" e si erge nel sottobosco
a poca distanza della gravina. E' costituito da quattro grandi lastroni posti di taglio
nel terreno e coperto da una grande lastra larga tre metri per due e spessa 50 centimetri.
L'ingresso è rivolto ad Est, e due grandi lastre ne costituivano il piano pavimentale.
Secondo la testimonianza degli scopritori era preceduto da un corridoio lungo m. 2,60 e
largo 1,65, corridoio del quale rimangono delle scarse tracce. Per dimensioni e per
l'interessante materiale rinvenuto questo Dolmen è, dopo quello di Bisceglie, il più
importante della Puglia.
L'altro Dolmen tuttora
visibile, dista circa tre chilometri dall'altro, fu trovato nella pineta della
masseria Accettulla o
Accetta Piccola ed è posto quasi sul ciglio Ovest della Gravina di Leucaspide a poco più di un
chilometro da Statte, esso consta di un lastrone di forma quadrata di m. 1,80x1,60 che
poggiava su tre lastroni in parte interrati.
Questo lastrone è oggi parzialmente giacente al suolo.
Questo dolmen ha un fascino
particolare che gli deriva dalla sua morfologia e dalla sua posizione: si trova infatti
quasi sull'orlo della gravina
immerso in una fitta pineta.
Visitare i dolmen e il circostante territorio, ora oggetto di un valido progetto di
recupero e valorizzazione, è una esperienza affascinante e unica che si consiglia
vivamente a tutti. Purtroppo però pur essendo vicinissimi a Statte in linea d'aria, sono
raggiungibili con un tragitto più lungo, ad esempio percorrendo la strada della
portineria Nord dell'Ilva, imboccando la via Appia verso Massafra e girare nella seconda
strada che si trova a destra dopo la casa cantoniera: dopo 4 Km circa ci si trova nella
zona dove sorgono i Dolmen.
La presenza nella nostra campagna di tali costruzioni preistoriche fatte con grandi
masse di pietre seminterrate e a forma di grotta, rappresentano il particolare tipo di
civiltà degli uomini che abitarono questi luoghi. Si trattò di uomini che sentivano
profondamente il culto dei morti, che seppellivano in monumentali costruzioni di terra e
pietre, segno di una vita spirituale progredita.
Molto interessante un articolo apparso su Polis N° zero dell'Agosto 1997 e che
riguarda il rapporto tra Gravina, Dolmen e Ambiente a firma di Silvia De
Vitis che proponiamo in un APPROFONDIMENTO. agli eventuali
interessati. |