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Statte: Archivio di Cronache Stattesi Pag. 9 (23i)


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Inquinamento: l'emergenza continua !!

Nella prima decade di Gennaio, Studio100 ha dedicato uno "speciale" di oltre due ore sull'argomento, (ringraziamo questa emittente ed il suo "onesto" direttore Baldacconi per aver preso a cuore questo problema non risparmiando nessuno).
In quella lunga trasmissione serale, sono emersi alcuni fatti importanti: in due telefonate dei telespettatori, venivano segnalati episodi di comportamenti omissivi, che se confermati potevano configurarsi come vere e proprie notizie di reato.
Il primo telespettatore, con una analisi veramente tecnica, faceva notare tra l'altro che alcune "batterie" moderne degli impianti di cokeria che erano costruiti per lavorare con un "ciclo di 16 ore", in realtà venivano "tirate" a lavorare con "ciclo di 12 ore" con un aumento dell'inquinamento veramente notevole rispetto al funzionamento "normale"; diceva anche che un particolare ciclo di "ossigenazione", per questioni di produzione e di risparmio di tempo non veniva effettuato secondo le norme ed era la principale causa di quei fumi neri altamente inquinanti. L'altro telespettatore, denunciò che le batterie di filtri, la "sera" venivano spenti, facendo diventare l'ILVA (e naturalmente le zone limitrofe), una bolgia.
In quell'occasione fu anche fatto notare che l'ingegner(!) Riva, aveva risparmiato enormemente sull'acquisto dell'azienda perché questa non era a norma sull'inquinamento e che quindi sarebbero stati necessari grandi risorse per ammodernarla; fu quindi fatto notare giustamente, (mi sembra dallo stesso telespettatore che telefonava) che la bonifica doveva essere fatta per questo motivo dal suddetto imprenditore.
Per tutta risposta ecco le proposte e le considerazioni che emersero dagli ospiti di quella trasmissione, di cui facevano parte gli assessori all'ambiente dei comuni di Statte e Taranto, l'assessore regionale all'ambiente ed un parlamentare locale.
1) Tutto sommato, l'ILVA non si comporta così male, accordi presi per interventi di circa 300 miliardi sono stati portati a termine. (Qui non è in discussione quello gli è convenuto di realizzare, bensì il "comportamento fuori dalle norme" che vanifica qualunque ammodernamento presente e futuro).
2) Lo stato deve mettere mani al portafoglio perché senza soldi non si fa niente. (Ma come!, l'imprenditore inquina e lo stato deve mettere mano al portafoglio, quando ancora non si trovano i soldi per risolvere il problema dei licenziati della Belleli?)
3) No, i soldi li deve mettere la regione (Ovviamente il giudizio è della parte politica opposta alla prima: stessa osservazione precedente, considerando anche che la regione non ha i soldi nemmeno per pagare le medicine ai farmacisti)
4) Noi talloneremo l'ILVA non dandogli tregua e progettando incontri mensili e visite negli impianti ILVA.
(Notare che le visite, sono state praticamente delle "visite guidate" e senza la presenza nella commissione di alcun tecnico bensì soltanto di politici: quanta affidabilità, poteva dare un interlocutore "inaffidabile" lo si è potuto notare al "successivo incontro").
5) A Novembre ci hanno promesso (la regione) che ad Aprile dovrà essere pronta una centralina di rilevamento ambientale e che i dati del monitoraggio costante di alcuni camini più importanti devono essere disponibili "on line" (Come vedi invece di risposte concrete solo riferimenti di promesse ricevute, di promesse di altre riunioni, incontri dibattiti con gli esiti che un paio di giorni dopo si sono notati;).
Prima della suddetta trasmissione la magistratura aveva preso posizione, coinvolgendo la stessa ILVA e le istituzioni (provincia, comuni interessati e regioni); il monito non tanto velato era quello di arrivare a "fermare e sequestrare" alcuni reparti dell'ILVA e corresponsabilizzare anche penalmente le stesse istituzioni per eventuali "omissioni di atti di ufficio".
Sempre dopo detta trasmissione un consigliere regionale (Mineo) ha reso noto che già due anni fa la regione con un suo decreto aveva "imposto" all'ILVA di monitorare in "continuo" le emissioni dei "camini", ma questa ingiunzione è stata del tutto ignorata dalla stessa azienda.
Per noi comunque la rete efficiente ed "on line" dei rilevamento è la sola garanzia di monitorare in maniera "seria" il territorio. Una cosa che emerse in quel dibattito fu la totale assenza degli altri comuni interessati.
Il parere del cittadino è  che nell'immediato si "costringano" gli imprenditori che "inquinano" ad agire secondo le attuali normative e momentaneamente con i mezzi che hanno a disposizione. Sono sicuro che il 30% dell'inquinamento possa già diminuire. Il resto lo dovrà fare l'azienda interessata col contributo "possibile" del pubblico. La salute dei cittadini non può aspettare.
Un'altra cosa che il moderatore di quella trasmissione fece notare è, che non si capisce bene chi deve controllare, troppi sono i soggetti possibili: Asl, comune, provincia, regione, stato e chi più ne ha più ne metta. Essendo così grave il problema sarebbe inopportuno ad esempio far nominare il presidente della regione commissario all'ambiente, e se già lo è (come mi sembra) non abbiamo già il riferimento necessario?
Comunque, tanto si batterà il chiodo che qualche risultato si otterrà.
Un appunto come "stattesi": fin ora da parte dei nostri amministratori, c'era stata tanta volontà di "operare", di "coinvolgere" comuni limitrofi (posizione molto giusta ed imprescindibile), enti,  istituzioni, aziende e così via; ma c'era stata anche una buona dose di ingenuità nello scegliere le strategie con cui trattare con le grandi aziende; in certi momenti si è avuta perfino l'impressione che l'ingenuità sfociasse nell'accondiscendenza.
Ci riferiamo naturalmente alle dichiarazioni rese dai nostri amministratori all'indomani della visita di una nostra "commissione" nei stabilimenti ILVA. Ricordiamo gli elogi all'ILVA per aver "ottemperato" agli accordi siglati tempi addietro, la "constatazione" che i livelli di inquinamento erano "sotto controllo" e altre cose simili. Chi aveva occhi e "naso" si rendeva conto, invece che i livelli di inquinamento erano addirittura "aumentati", rispetto a qualche tempo fa. Ma il momento del "disincanto" era arrivato.
Dopo quella trasmissione, ed a seguito di un incontro infruttuoso con l'ILVA L'Amministrazione di Statte nella persona dell'assessore all'ambiente ha inviato una lettera a tutte le altre istituzioni (magistratura compresa) per rendere noto che la stessa ILVA nell'ultimo incontro aveva completamente "ignorato" gli accordi sottoscritti alcuni mesi fa tendenti a diminuire e monitorare i livelli di inquinamento.
Finalmente: a volte una posizione chiara e "decisa" può essere la più opportuna e può portare a risultati che diversamente non sarebbe possibile raggiungere.

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"Contro natura"
Le cose fuori del loro stato naturale né vi si adagiano né vi durano
(Giambattista Vico)

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Aggiornata
21-09-2006
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Leonardo Del Giudice Web Designer
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