Come si
sa, si sono
concluse le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale ed il nuovo
sindaco di Statte è Giuseppe Mastromarino.
E' stata una campagna elettorale corretta fino
al primo turno del 13 Maggio, poi ci sono stati dei colpi bassi a cui
avremmo voluto non assistere, con attacchi imprudenti alle
"persone".
E, con queste due righe e per amore della nostra comunità riteniamo di
dover chiudere definitivamente questo argomento.
Per iniziare, è doveroso ringraziare il consiglio comunale uscente
e l'intera giunta per il prezioso lavoro svolto durante l'arco del proprio
mandato.
Tuttavia il riconoscimento del lavoro svolto, non dovrebbe impedirci di
esprimere alcune critiche su detto operato, ma come è nostro costume di cittadini
(crediamo) imparziali, preferiamo invece rendere noto le "aspettative"
degli stattesi da cui emergeranno anche le nostre riserve sulla passata
amministrazione; lo facciamo ad elezioni concluse e con l'auspicio che la
nuova amministrazione ne tenga conto.
Chiariamo che, a nostro avviso, i programmi dei due principali
schieramenti erano e sono quasi equivalenti e quindi non è certo su questo terreno
che una coalizione o un'altra può fare la differenza. E allora?
Diciamo subito che i cittadini hanno apprezzato la decisa dichiarazione
(dopo le elezioni) del nuovo sindaco di voler essere veramente e
concretamente il sindaco di tutti gli stattesi, come stattesi lo metteremo alla
prova su questo aspetto che noi consideriamo basilare. Riteniamo infatti
che la "Bussola" che deve orientate l'operato
dell'amministrazione dovrà puntare in modo fisso e costante verso i
cittadini tutti.
Ed è
per questo ed è per creare quel clima di serenità e di pace "civica" che
fin ora è mancata, sarebbe bene lanciare da subito alcuni segnali che
dimostrino nei fatti, la "svolta" che si vuol dare, rispetto al
passato, nel modo di governare la nostra comunità:
Ci auguriamo
che le convenzioni in atto e che risultino necessarie alla comunità
vengano "riconfermate", indipendentemente dalla
"parrocchia" di provenienza, specie quando la serietà e
l'impegno è fuori discussione. Si pensi agli addetti alla Biblioteca (che
occorre rilanciare come fulcro di tutte le attività culturali stattesi)
ed alla direzione del periodico civico "Polis", rivista che va
però "ripensata" ed anch'essa rilanciata, salvaguardando
ovviamente l'indipendenza della direzione; dai contenuti degli ultimi
numeri della rivista stessa si è avuta la netta impressione che la giunta
abbia "imposto" pesantemente la sua linea al direttore, mentre
ci risulta che la più ampia autonomia veniva concessa dal compianto ex
sindaco Gigante.
Auguriamoci che le
iniziative risultate "positive", come teatro e centro sociale,
vengano ulteriormente incoraggiate e che il sostegno ad associazioni No-profit come Anffas,
Ant,
e pronto soccorso venga ulteriormente ribadito e, dunque per intenderci,
la manifestazione teatrale estiva "teatro EStatte" dovrebbe
tenersi regolarmente e possibilmente arricchita.
A proposito di centro sociale ci
auguriamo
che vengano incrementate le iniziative a favore degli anziani, ma che
venga aperto (sia pure in ore o giorni diversi) anche l'accesso ai
giovani; ci auguriamo altresì che i servizi resi dal centro vengano
interpretate dai cittadini come un loro preciso diritto che la comunità
deve riconoscere loro e non come una sorta di concessione fatta
dall'amministrazione o da qualche suo esponente.
Ci auguriamo che il mandato avuto dai cittadini venga interpretato come
"condizionato". Che cioè nei problemi cruciali della comunità,
venga "percepita" la volontà del cittadino stesso; come si è
detto crediamo che in questo modo parecchi errori ed omissioni possano
essere
evitati. Era infatti prevalsa la tesi che in
democrazia, gli elettori, una volta dato il mandato ai propri
rappresentanti, abilitassero questi a non tenere nel debito conto il parere
degli amministrati in nome di un malinteso senso dell'efficienza. Ricevere
il mandato degli elettori, abilita l'amministrazione ad atti decisionali,
ma obbliga comunque ad "ascoltare" il parere dei cittadini: I
dogma sono ingiusti anche nella fede figurarsi nella vita civile.
Ci auguriamo che il sindaco sia più "presente" nella vita
cittadina, che faccia delle "incursioni" nei luoghi di
aggregazione dei giovani (Largo Lepanto, Cuore di Gesù, Via Piave, Rione
S.Girolamo ecc) colloquiando con loro e possibilmente anche scherzando:
preferiamo il sindaco tipo "Sandro Pertini" anziché tipo
"Giovanni Gronchi";
Ci
auguriamo che nelle commissioni di lavoro si
tenga conto, del parere dei componenti dell'opposizione; ovviamente ci
auguriamo altresì che l'opposizione faccia critiche costruttive e serie e
non semplice ostruzionismo; per la comunità è più importante un piccolo
ritardo, con l'esame delle ragioni di tutti invece che ignorare
sistematicamente le critiche perché "così è se vi pare". Ci
auguriamo altresì che analogo comportamento vi sia nella sede del
Consiglio Comunale aperto al pubblico che, siamone certi tornerà numeroso
come un tempo.
Dopo tutti questi auguri, può sembrare che i cittadini siano
totalmente scontenti della passata amministrazione: non è così. Con
lealtà ed onestà dobbiamo riconoscere che in questi ultimi anni Statte
ha cambiato volto; si sono costruite decine e decine di strade anche in
zone molto periferiche, i tronchi di acqua e fogna arrivano fino al monte
S.Angelo, l'illuminazione stradale è stata estesa a numerose zone
periferiche, i lavori pubblici sono stati numerosi, anche se l'adeguamento
alle normative sui disabili è stata quasi totalmente ignorato. Bene si è
mosso negli ultimi mesi anche l'assessorato alla cultura, con numerose e
lodevoli iniziative. I cittadini hanno anche apprezzato molto gli incontri
sulla prevenzione dei tumori ecc. Su alcuni altri settori, per
correttezza, preferiamo non pronunciarci.
Tutto questo però ci porta a ribadire le nostre perplessità esposte in
precedenza, e se questi rilievi vengono fatti solo ora era per non
interferire sulle scelte democratiche dei cittadini. Da ora promettiamo
critiche e rilievi fatti tempestivamente e ci auguriamo orecchie
disposte a sentire.
Dopo questi "grandi auguri" ce ne facciamo altri più piccoli ma
non meno importanti che speriamo presto "realizzati".
1) Auguriamoci che
vengano rimosse le enormi quantità di detriti e discariche abusive in
tutto il territorio (qualcuna anche di amianto): Il territorio sub urbano
di Statte sembra una immensa
discarica; sarebbe bene esporre denuncia formale contro ignoti nei riguardi
degli autori di questi atti "delinquenziali" e rendere agile il
conferimento dei rifiuti inerti nelle discariche autorizzate, prevedere
l'ordinanza nei riguardi dei proprietari dei fondi di bonificare gli
stessi, dando anche tutto l'apporto logistico e organizzativo e
predisponendo le autorizzazioni al conferimento nelle discariche
autorizzate.
In questo settore ci auguriamo anche di avere "immediatamente"
una centralina di rilevamento ambientale e che la stessa lotta contro
l'inquinamento venga condotta, con decisione, d'intesa con le altre
istituzioni preposte e con gli altri comuni limitrofi.
2) Auguriamoci che
si trovi il modo di riunire tutti gli uffici in un'unica sede: non è
pensabile che un cittadino si rechi alla casa comunale per una pratica e
poi andare in Piazza Vittorio Veneto per un certificato, atto notorio,
tessera di identità, certificato elettorale e via dicendo.
3) Auguriamoci che
venga rivisto l'intero sistema di segnaletica stradale sul territorio; a
volte è tanto macchinoso da sembrare un labirinto anche per gli stattesi:
è un chiaro esempio di come la mancanza di "collaborazione" col
cittadino possa nuocere al buon esito di alcune iniziative.
4) Auguriamoci
che il progettato "Centro Commerciale" nell'ex mercato coperto
venga "riprogettato" come centro polifunzionale dell'intera
comunità: Biblioteca-Teatro, Centro Sociale, Sedi per Associazioni
No-profit e via dicendo. Qui non se ne pretende la prossima realizzazione ma
per il momento riprogettare è possibile.
5) Auguriamoci
la realizzazione a breve, di "nuove piazze" per la crescita ed
integrazione sociale della comunità; E' noto che Statte è molto
allargata come territorio ed insieme alla piazza "principale",
sarebbe bene pensare ad altri luoghi di aggregazione sia nel rione
S.Girolamo (a proposito, togliamo per sempre dal nostro vocabolario la parola
167); anche lo studio presentato dall'amministrazione uscente, e che
riguarda una piazza nei pressi della scuola Giovanni XXIII sembra un buon punto
di partenza. Ovviamente, questo non significa sminuire il ruolo della
nostra cara vecchia "Piazza Vittorio Veneto" che dovrebbe
rimanere sempre la piazza principale della cittadina e che possibilmente
dovrebbe essere ampliata dal lato Sud; i due progetti non sono
incompatibili.
6) Auguriamoci
di avere presto una nostra "villa" dove far giocare i bambini
senza portarli a Crispiano (quella in progetto nella zona delle "Giostre" sembra
una buona idea da portare avanti), dal momento che quella realizzata
presso la stazione sembra davvero inadeguata ai bisogni della comunità.
8) Auguriamoci che la Pro-Loco locale possa finalmente
"decollare" con l'impegno fattivo del comune e dei cittadini,
non è pensabile infatti, che con tanti nostri beni ambientali da valorizzare, la
maggior parte dell'attività di detta Associazione si riduca ad una
"sagra della scarcella" e qualche manifestazione analoga.
Non crediamo che la colpa possa essere attribuita agli attuali
"dirigenti", bensì alla scarsa "considerazione" e
allo scarso appoggio, ricevuto in passato dall'associazione, da parte della nostra
amministrazione.
Prendiamo esempio dal vicino e amico comune di Crispiano, dove una
efficiente
pro-loco ha valorizzato le sue "100 masserie" ed il suo,
ormai famoso, "presepe
vivente" (mentre è noto che le più
belle masserie sono ubicate nel nostro territorio ed il più bel presepe
vivente probabilmente è in altra sede).
Per valorizzare il nostro territorio, sarebbe sufficiente prendere spunto da una pregevole opera pubblicata di
recente: "Statte dal territorio alle masserie" (a cura di un
autore "non stattese": Antonio Greco) per rendersi conto che il
nostro patrimonio ambientale è veramente "unico" e che ridurre tutto ai
"Dolmen" è una strada che non conduce da nessuna
parte.
Rinnoviamo al neo sindaco, alla
nuova giunta ed al consiglio comunale tutto, l'auspicio per un buon lavoro
nell'interesse della comunità, ai cittadini tutti l'auspicio di grande
crescita sociale e riappacificazione. E a tutti un augurio: prendiamo
tutto con grande allegria e serenità.
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