In svantaggio dopo un rigore di Zidane, l'Italia recupera.
Rete di Materazzi dopo il vantaggio di Zidane (poi espulso)
Dagli 11 metri azzurri infallibili, segnano tutti
Trezeguet invece sbaglia: finisce 6-4. L'Urlo è di Grosso
La festa degli azzurri |
BERLINO - Campioni del mondo. La coppa del Mondo è nelle mani
degli azzurri per la quarta volta. Ed il gruppo di Lippi entra nella
storia. Quello che all'inizio del torneo sembrava un sogno è diventato
realtà, ventiquattro anni dopo Spagna '82. Una partita decisa solo dai
rigori dopo che i tempi regolamentari e i supplementari erano chiusi in
partità, 1-1. Poi la testata di Zidane a Materazzi, l'espulsione del
capitano francese e la lotteria dei tiri dal dischetto. Ed infine la gioia
tricolore. In campo, sugli spalti, in tutte le piazze italiane. Francia
'98 e gli Europei di Belgio-Olanda del 2000 sono vendicati.
La cronaca. Parte l'inno all'Olympionstadion. Gli azzurri lo cantano a
squarciagola, Gattuso con gli occhi chiusi, Materazzi con lo sguardo al
cielo. L'unico che resta in silenzio è Camoranesi. Poi è la volta della
Marsigliese. Le labbra di Zidane restano incollate, lo sguardo fisso. In
tribuna il presidente Iacques Chirac è sull'attenti. Vicino a lui il capo
dello Stato Giorgio Napolitano e il ministro Giovanna Melandri con il
solito orecchino portafortuna. Sugli spalti circa 40mila tifosi italiani.
L'inizio è teso. Ne fa le spese Henry che resta a terra dopo uno scontro
fortutito con Cannavaro. Un minuto dopo l'Italia rimedia la prima
ammonizione per un fallo di Zambrotta su Vieira. Ma è al settimo minuto
che il risultato cambia. Malouda entra in area, al suo fianco Cannavaro e
Materazzi. Ed è proprio il difensore dell'Inter che allunga una gamba e
stende il francese.
E' rigore. Dal dischetto Zidane azzarda il "cucchiaio"
alla Totti. La palla picchia sulla traversa e rimbalza oltre la linea di
porta. E' gol. Per la prima volta, in questi mondiali, l'Italia si trova
sotto di un gol e deve inseguire.
Lippi chiede ai suoi di giocare sulle fasce, cercando la testa di
Toni in
area. E proprio il centravanti viola costringe Thuram ad un rischioso
tuffo di testa in area per neutralizzare un insidioso crosso di Pirlo. E
sono sempre le fasce laterali le zone dove l'Italia cerca di organizzare
il contrattacco, con i francesi che, forti del vantaggio, rallentano il
gioco. Si vede poco Totti, marcato stretto da Makelele e Vieira.
Il pareggio azzurro arriva al 19esimo. Merito di
Materazzi, al secondo gol
mondiale. Calcio d'angolo di Pirlo, il difensore dell'Inter sale altissimo
in mezzo all'area, batte in elevazione Vieira e insacca alle spalle di
Barthez. Un gol bellissimo, una prodezza che riscatta il rigore provocato.
La partita torna in parità.
La Francia si riaffaccia dalle parti dell'area azzurra al 25esimo con un
traversone di Ribery neutralizzato da Materazzi. La partita è equilibrata.
Lippi approfitta di una pausa di gioco per richiamare Totti che ancora non
riesce a trovare la posizione. Al 34esimo nuovo salvataggio di Thuram in
area su Toni. E dal calcio d'angolo che segue il centravanti viola stampa
la palla sulla traversa a portiere battuto. La sofferenza della Francia
sulle palle alte è sotto gli occhi di tutti. Gli azzurri, dopo una
partenza difficile, sembrano aver trovato vivacità e brillantezza. La
Francia, invece, propone un ritmo più compassato, con Zidane terminale di
tutti i palloni. Il primo tempo si chiude sull'1 a 1.
Il secondo tempo parte con le stesse squadre.
Lippi e Domenech non fanno
cambi. Trenta secondi e Henry salta mezza difesa ed entra in area. Il suo
tiro, però, è praticamente un passaggio a Buffon. Al terzo minuto mischia
in area francese con Grosso che perde l'attimo buono. Ma è ancora
Henry
che semina il panico, da solo, in area azzurra. Dribbling e
controdribbling fino all'intervento provvidenziale di Zambrotta.
Trascinati dalla stella dell'Arsenal, i francesi cominciano bene la
ripresa. Da brivido la percussione sulla fascia di Malouda che mette al
centro una palla che danza pericolosamente in area italiana. Uno strappo
costringe Vieira, uno dei migliori in campo, ad uscire. Al suo posto
Diarra, centrocampista del Lens. L'Italia, troppo chiusa nella sua metà
campo soffre la pressione francese. Lippi corre ai ripari e mette dentro
Laquinta e De Rossi (al rientro dopo i 4 turni di squalifica): escono
Totti (mai entrato in partita) e Perrotta. si riparte e
Toni di testa
segna, ma Elizondo fischia il fuorigioco. Ribaltamento di fronte e nuovo
brivido dopo un tiro del solito Henry che Buffon respinge in tuffo.
La stanchezza comincia a farsi sentire. Ribery per i francesi e
Camoranesi
per gli azzurri sembrano i più provati. Pirlo, invece, continua una
prestazione maiuscola.
Toni, in avanti, lotta e costringe Diarra all'ammonizione. E proprio dopo
una punizione conquistata sul centravanti italiano, Pirlo manda la palla
vicinissima al palo di destra di Barthez: la Francia adesso si difende. Al
34 Zidane, dopo un contrasto con Cannavaro, indica, con una smorfia di
dolore, una spalle e chiede il cambio. Attimi di preoccupazione per i
transalpini ma il capitano resta in campo. Al 42esimo Lippi fa entrare
Del
Piero (autore del secondo gol con la Germania) al posto di uno
stanchissimo Camoranesi. L'arbitro concede due minuti di recupero. Nulla
da fare, si va ai supplementari.
Tempi supplementari.
Equilibri delicatissimi. Un errore, a questo
punto della partita, potrebbe essere fatale. La Francia si affida ai lampi di
Zidane o Henry, gli azzurri puntano sull'azione collettiva. Al nono del
primo tempo supplementare Ribery spaventa l'Italia con un rasoterra. Poi
il francese lascia il suo posto a Trezeguet. Domenech cambia il modulo,
spostando Henry sulla fascia e mettendo Trezeguet punta centrale. Al
13esimo ancora Zidane e ancora Buffon: un colpo di testa del capitano
francese che il portiere azzurro devia sopra la traversa. Due veri
campioni.
Nell'intervallo Buffon e Cannavaro caricano la squadra.
Henry, stremato,
lascia il campo per Wiltord. Poi, una partita corretta, cambia volto. Al
quinto Zidane rifila una testata sul petto di Materazzi. La partita e la
carriera del capitano francese finiscono così, nel modo peggiore:
cartellino rosso dopo la prova tv. Un gesto inspiegabile, che macchia una
prestazione superba. L'Italia, in superiorà numerica, si getta avanti. La
Francia, senza più le sue due stelle, si difende. Si va ai calci di
rigore.
Rigori: segna Pirlo per l'Italia. Wiltord pareggia. Segna
Materazzi.
Sbaglia Trezeguet che manda la palla a sbattere sulla traversa.
De Rossi
ci porta sul tre a uno. Abidal segna il secondo rigore per la Francia.
Del
Piero segna: 4 a 2 per l'Italia. Tira Sagnol e segna. Tocca a
Grosso, che realizza la rete decisiva (5
anni fa giocava in C2 nel Chieti). L'Italia è per la quarta volta
campione del Mondo.
ITALIA-FRANCIA 6-4 DOPO CALCI DI RIGORE
ITALIA (4-2-3-1): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Materazzi, Grosso;
Gattuso, Pirlo; Camoranesi (41'st Del Piero), Totti (16'st De Rossi),
Perrotta (16'st Iaquinta); Toni. In panchina: Peruzzi, Amelia, Zaccardo,
Barzagli, Gilardino, Nesta, Barone, Inzaghi, Oddo. Allenatore: Lippi
FRANCIA (4-2-3-1): Barthez; Sagnol, Thuram, Gallas, Abidal;
Makelele, Vieira (11'st Diarra); Ribery (10'pts Trezeguet), Zidane,
Malouda; Henry (2'sts Wiltord). In panchina: Landreau, Coupet, Boumsong,
Dhorasoo, Govou, Silvestre, Givet, Chimbonda, Saha.
Allenatore: Domenech
ARBITRO: Elizondo (Argentina).
RETI: 7'pt Zidane (rig), 19'pt Materazzi.
SEQUENZA RIGORI: Pirlo gol; Wiltord gol; Materazzi gol; Trezeguet
traversa; De Rossi gol; Abidal gol; Del Piero gol; Sagnol gol; Grosso gol.
NOTE: serata calda, terreno in ottime
condizioni, spettatori 70.000 circa. Angoli 7-5 per la Francia. Espulso al
5'sts Zidane per fallo a gioco fermo su Materazzi. Ammoniti Zambrotta,
Sagnol, Diarra, Malouda. Recupero: 2'; 2'; 0'; 1'. In tribuna, tra le
numerose autorità, il Presidente della Repubblica italiana Giorgio
Napolitano e quello francese Jacques Chirac.