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Statte portata ad esempio nella lotta autonomistica
Ed ecco l'articolo pubblicato
su Bari Sera e sulla Gazzetta del Mezzogiorno (edizione di Bari)
La storia dell'ex frazione
Statte rinata dopo il distacco da Taranto - BARISERA 23/07/2005 La storia dell'ex frazione Statte, rinata dopo
il distacco da Taranto, e le analogie con la lotta per l’Autonomia di
Palese e Santo Spirito "La cosa più importante al mondo è essere
autosufficienti". Questo pensiero filosofico attribuito al viaggiatore e
moralista Michel de Montagne antesignano del "filosofo ideale" degli
illuministi, potrebbe rappresentare il motto dei fautori dell'Autonomia
di Palese - Santo Spirito. Le ragioni esposte dai sostenitori del
distacco da Bari sono ben note come lo sono anche le motivazioni
contrarie di chi si oppone. Statisticamente tra i primi più numerosi
sono i palesini e santospiritesi nativi, tra i secondi i cittadini ora
residenti a Palese ma provenienti da altre zone di Bari e provincia. Per
obbiettività dovremmo considerare anche lo scetticismo e le perplessità
di molti giovanissimi (nativi e non) residenti nella prima
Circoscrizione. Per capire la questione, bisognerebbe osservare altre
esperienze simili già divenute realtà negli ultimi anni che possono
fornire utili e concrete indicazioni per la convenienza "Autonomistica"..C’è
l’esperienza di Fiumicino…..(omissis) e più vicino a noi, nel tempo e
nel luogo, c’è l’esperienza di Statte in provincia di Taranto: la
conquista dell'autonomia è stato l'evento più importante della storia di
questo centro, ha dato decoro e dignità ai suoi cittadini; ha
rappresentato un segno di unità di tutte le sue forze, molla per la
rinascita e il riscatto dopo secoli di abbandono. E questo lo
asseriscono gli stattesi. Per analogia con la storia di Statte è facile
intuire le ragioni della nascita del movimento autonomistico di
Palese e Santo Spirito. I cittadini del quartiere Statte di
Taranto cominciarono a riunirsi anni fa, per rivendicare, se non ancora
l'Autonomia, il diritto ad avere l'acqua e fogna nel paese, servizi che
tutti i comuni, anche i più isolati, già avevano (mentre loro: vergogna
delle vergogne, ancora avevano, la carrizza, da noi a Palese "u
caratidd"). Il malcontento cresceva: Taranto aveva assegnato a Statte il
ruolo di "dormitorio" con progetti che prevedevano centinaia di
appartamenti da assegnare agli sfrattati di Taranto compresi quelli che
provenivano dalle case pericolanti della città vecchia senza che il
paese avesse servizi e strutture per sopportare questo impatto.(Enziteto
docet !) Nel frattempo i bisogni dell'edilizia residenziale crescevano e
non trovavano sfogo e spazio nel piano regolatore che aveva
praticamente ignorato questo aspetto; si innescò così una deprecabile,
ma inevitabile, corsa all'abusivismo. Questo quadro peggiorò ancora,
perché, a causa della mancata vigilanza sulle "case dormitorio"
costruite ma ancora non assegnate e senza allacciamenti, le stesse
venivano occupate abusivamente da cittadini tarantini poveri e
diseredati, con tutti i problemi sociali, economici, sanitari e di
ordine pubblico che è facile immaginare ( Enziteto ridocet). In questo
quadro prese concretezza nel 1986 l'azione di pochi encomiabili
cittadini e il 27 novembre 1986 nacque il comitato per l'autonomia con
lo scopo di di non subire più le lungaggini della burocrazia tarantina.
La maggior parte dei politici locali (in quell'occasione Pci, Psi, Msi,
Pri, parte della Dc) si dichiararono pronti a sostenere il comitato per
arrivare a fare di Statte un Comune autonomo. L'Autonomia era diventata
una strada obbligata senza ritorno. L'iter successivo non fu molto
breve, ma il 7 e 8 Giugno 1992 finalmente si tenne a Statte il tanto
sospirato referendum: fu un plebiscito: 92,5 per cento di Sì. Statte è il Comune più giovane della Regione
Puglia (14.000 abitanti), ha infatti ottenuto l'autonomia il 1° maggio
1993. Sino a quella data era una borgata del Comune di Taranto,
poco valorizzata anzi considerata "discarica" del vicino capoluogo,
periferia bistrattata. Questi sono fatti e non risulta che i cittadini
residenti stiano rimpiangendo l'appartenenza al Comune di appartenenza
originaria. Un cittadino della borgata Statte
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