l'Orrido d'Inverigo
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La questione ha inizio nel 1966, quando viene stipulata una convenzione fra il Comune d’Inverigo e la società
Astaie per la realizzazione di una città-satellite nella Valle del Lambro (quasi 15.000 abitanti, con un'edificazione complessiva
di 1.364.000 metri cubi).
La società immobiliare realizzerà negli anni successivi delle opere di urbanizzazione (una strada comunale, un cavalcavia ferroviario,
una scuole media e l'allacciamento alle fognature realizzate per il nuovo insediamento abitativo).
Nel 1976 la nuova amministrazione comunale azzera ogni possibilità di edificazione e così, nel 1977, la società cita il
comune per danni. Nel 1985 la società Victory acquista i terreni di proprietà dell’Astaie e tutti i diritti
sui procedimenti penali. Il procedimento arriva fino alla Cassazione, che conferma la risoluzione della convenzione
per inadempimento del Comune e la condanna dell’ente al risarcimento danni. Nell'udienza del 22 maggio 2001 le parti precisano
le loro conclusioni: la Victory ha chiesto 2.582.284,50 euro a titolo di risarcimento di lesione patrimoniale subite
e 41.316.551,10 euro per i danni conseguenti alla risoluzione della convenzione del 1966.
Nel novembre del 2003 il Tribunale di Como, con sentenza riferita solo all'indebito arricchimento, condanna il Comune al pagamento di 4.489.000 euro più interessi (per un totale di oltre 6.400.000 euro). Nel giugno del 2004, il Comune salda in contanti all'immobiliare milanese la somma di 1.861.318,95 euro, per il resto della cifra ottiene dalla Corte d'Appello di Milano, la sospensione dell'esecutività della sentenza di novembre. A luglio del 2005, sempre il Tribunale di Como, si pronuncia per la prima volta sull'entità del risarcimento danni conseguente alla risoluzione della convenzione, quantificandolo in circa 2 milioni di euro, più 34.000 euro per interessi e spese legali. Ora si attende la risposta della Victory. |