LE PALME
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Praia a mare: E' una splendida cittadina del golfo di
policastro,ben collegata con la ferrovia e l'autostrada A-3.E'uno ei piu
importanti centri turistici,industriali e culturali della Calabria.STORIA:Intorno all’anno Mille Praia a Mare era chiamata “Plaga Scavorum”
(spiaggia degli Sclavoni)per la presenza di una Colonia di Dalmati. Il
territorio è di: 22,91 Km.q. e conta circa 6.500 abitanti. La festa Patronale si
festeggia il 14 e 15 Agosto in Onore della Madonna della Grotta
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San Nicola arcella:Sorge
in posizione pittoresca a 110 mt. sul mare, da qui lo sguardo spazia su un
panorama di indicibile bellezza: ampie spiaggie tra antiche torri, piccole baie
e rocce a picco sul mare in cui domina la brillantezza del blu
tirrenico.
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Scalea:SCALEA
è uno dei paesi più antichi dell’alto Tirreno Casentino situato a 109 km dal
capoluogo Cosenza, a 25 m. sulla costa tirrenica, alla destra della foce del
fiume LAO e conta circa 10.000 abitanti. Si presenta con le sue caratteristiche
case poste l’una sull’altra che caratterizzano il tipico borgo medievale
costiero predisposto per la difesa dalle incursioni.
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Santa Maria del Cedro:
Santa Maria Del Cedro, conta circa 5000 abitanti. Situata tra
Scalea e Cirella a due km dalla Superstada, bagnata dal fiume Abatemarco si
trova a 116 m dal mare. Il suo territorio, quasi tutto in pianura è di origine
alluvionale e questo lo rende fertile e adatto A colture
ortofrutticole.Gran parte dell’economia del paese infatti è basata sulla produzione di
ortaggi, olio di oliva Agrumi, e specialmente cedro. Negli ultimi anni poi si è
sviluppata una notevole attività turistica. La non elevata altitudine Sul
livello del mare, il clima mite e salubre fanno di Santa Maria Del Cedro uno dei
centri Più graditi dai turisti. Santa Maria Del Cedro nel suo territorio
comprende:Marcellina, Destri, Abatemarco, Sant’Andrea, Foresta. Alcuni di questi
sono dei centri abitati ,altre come Granata e Bordiero, che si trovano ai
margini della statale 18 sono diventati popolosi quartieri turistici.
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Cirella:Frammenti di storia: Il territorio di Cirella e'stato abitato
dall'uomo sin dal paleolitico superiore, come si evince dal materiale litico ed
osseo trovato durante gli scavi del 1934 nella grotta dello scoglio di san
Giovanni.Cirella si ingrandi' con l'arrivo dei romani.Uno storico dell'800
scriveva: "nei territori di cirella furono trovate monete consolari, imperiali e
metapontine. Fuori della citta' si ammirano le vestigia di tre templi del
paganesimo e intorno a queste reliquie si trovano innumerevoli tombe, coperte da
mattoni nelle quali si conservano lucerne, monete e l'istrumento del proprio
lavoro". Oggi restano a testimonianza di questo lavoro: Il pantheon, cocci e
pezzi di mosaico che a volte emergono dal suolo soprattutto a ridosso del
"fortino" e sulla "punta", alcune colonne e il capitello corinzio situati nella
chiesa, due tronchi di colonna in piazza santa maria dei fiori, un tronco di
colonna di fattura piu' elegante nel palazzo ducale. |
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Diamante:Carafa
fino al 1806. Il centro non vanta particolari tradizioni storiche ma si è
affermato come uno delle più importanti mete turistiche di tutta la
Calabria grazie alla varietà della costa e del paesaggio che lo rendono uno dei
punti più espressivi della Riviera dei Cedri.Oggi Diamante è nota come la città
dei Murales: oltre un centinaio di opere pittoriche realizzati sulle pareti
delle case dei pescatori nel centro storico.Nel comune di Diamante si trova
anche Cirella e la sua piccola isola.
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Orsomarso:Prima di arrivare in paese osservate tutta la natura che vi è attorno. E'
veramente qualcosa di unico e particolare. Il ponte sul fiume argentino è
meraviglioso e sosta di turisti. Non entrate subito nel paese, costeggiate la
strada parallela al fiume e proseguite. Certo se lo fate a piedi è meglio,
lasciando l'auto all'inizio del paese; ma se proprio non ne potete fare a meno
continuate fino a quando la strada finisce in un largo spiazzo dove è stata
aperta una trattoria. Da quì se volete continuare per il fiume dovete per forza
proseguire a piedi. |
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Verbicaro:Un paese caratteristico. Un centro storico tra i più articolati e
complicati, pieno di viuzze, vicoletti, scale. Un'architettura popolare e
spontanea degna dei migliori studi. Conviene andare a Verbicaro seguendo il
fiume Abatemarco, è una strada per metà asfaltata e arriva fino allo sorgente
del fiume dove è posta la presa d'acqua dell'acquedotto di Cosenza. Farla a
piedi è la migliore cosa. Nel centro storico del paese potete vedere il palazzo
feudale. Verbicaro ebbe grande importanza nel periodo feudale ed essendo posto
al sicuro dai pirati era già un grosso centro con circa 5.000 abitanti. Famoso
in tutto il mondo è il vino. Ma certamente vi conviene chiederlo ai privati, che
gelosamente lo conservano nei caratteristici catui, cantine che danno sulla
strada. Nel mese di agosto si può salire per la sagra del vino, e chi viene a
Pasqua ed è amante delle processioni, famosa è quella del Venerdì Santo che si
svolge per tutta la notte nelle vie del paese, con i "vattienti" (fedeli che si
percuotono le gambe con dei chiodi fino a farle sanguinare) un rito che si
ripete da secoli. |
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