Isola dei cervi
E' una splendida isoletta, circondata da una bassa laguna con acque dal color
turchese, spiagge con sabbia fine e bianca, picchi vulcanici in lontananza, e
mangrovie che si espongono con il loro verde smagliante a ridosso del mare.
Per raggiungerla è necessario usufruire o di un battello o di un motoscafo
che potrete prenotare facilmente una volta giunti sul posto. L'isola inoltre è
dotata di un ristorantino e di tutti i servizi, compresa la gita in motoscafo
fino alla barriera corallina o il volo con paracadute.
Il problema è che, essendo il posto più famoso di Mauritius, troverete di
sicuro moltissimi turisti a scapito della tranquillità che ci si potrebbe
aspettare. Noi siamo stati molto fortunati perchè non c'era nessuno...era
infatti la prima giornata di bel tempo dopo un ciclone, che furiosamente aveva
investito l'isola durante il nostro soggiorno.
Giardini di Pamplemousses
Sono considerati i più belli del mondo per la collezione di piante esotiche.
Passeggierete all'ombra di palme centenarie, tra laghetti con ninfee e fiori di
loto giganti. Noi a causa del ciclone ce li siamo persi...perchè erano
completamente inagibili.
Vanille Crocodile Park
Il nome dice tutto...coccodrilli a go go di tutte le dimensioni, ma non solo,
anche tartarughe giganti in libertà, e numerosi animali compreso una collezione
straordinaria ed enorme di farfalle e insetti. Non perdetelo.
Terre colorate e cascate di Chamarel
Attraverso un paesaggio che si snoda tra colline punteggiate di piantagioni
di caffè o di palme da cocco potrete ammirare una bella cascata che si getta in
una gola cupa da 100 m di altezza o un fenomeno naturale per cui le ceneri
solidificate di un'antica eruzione, hanno assunto colori straordinari.
Noi abbiamo perso pure questo, perchè le strade erano bloccate dalla
vegetazione.
Cape Malhehereux
E' il punto più settentrionale di Mauritius con una chiesetta dal tetto
rosso e un bel panorama su isolotti vulcanici.
Considerazioni sul CICLONE
Non sapevo cosa fosse finchè non ci sono capitata. E ci ha rovinato la
vacanza, ma tant'è, perchè fa parte della natura tropicale di Mauritius.
Il giorno prima dell'arrivo si respirava un' atmosfera da disastro. In
albergo tagliavano tutte le piante, imballavano ogni cosa con cellophane, compresi
gli arredi esterni e tutte le strutture; nelle città applicavano tavole di
legno inchiodandole alle finestre o alle porte. Ma il tempo teneva ancora e solo
qualche nuvola che oscurava il sole ogni tanto lasciava intravedere l'arrivo
della perturbazione.
E poi il giorno successivo ha iniziato a piovere molto e mano a mano anche il
vento aumentava. Ci hanno obbligato a rimanere in camera e i pasti venivano
serviti direttamente, senza la possibilità di far nulla, se non guardare la TV
in inglese o maledire la sorte. Il condizionatore, a causa del vento poi, non
funzionava bene e avevamo tutto il pavimento bagnato dall'umidità.
Ma la notte è stata da incubo. Il vento era fortissimo e ululava sbattendo violentemente
contro la vetrata della camera che ci auguravamo potesse reggere. Fuori
volava di tutto, noci di cocco e alberi interi. Io tentavo di dormire con i
tappi sulle orecchie e il cuscino sulla testa per il putiferio, ma ad un certo
punto l'intensità era talmente elevata che mi sono alzata per vedere fuori
dalla finestrina del bagno e riprendere con la telecamera- poi ho saputo che
proprio a quell'ora, il vento aveva raggiunto la massima intensità, ovvero i
180 km/h!!.
E dopo la tempesta
arriva il sereno e il giorno successivo anche se era nuvoloso e ancora molto
ventoso, ci siamo avventurati fuori, a vedere i danni che il ciclone aveva
fatto.
La cosa più brutta che ho
visto è stata quando siamo andati a visitare un tempio indù, e nei pressi di
alberi centenari, c'erano moltissimi uccellini morti per terra a causa della
furia del vento.
ATMOSFERE
A
Mauritius si riesce ad assaporare anche un'atmosfera di altri tempi, con le
donne dei villaggi in costume tradizionale, che lavano i panni a mano, nei
ruscelli, o il mercato dove esistono ancora dei venditori di candele; la natura
è rigogliosa, ma non sempre preservata, poichè purtroppo la maggior parte
della barriera corallina è stata danneggiata dall'inquinamento di alcune
fabbriche negli anni '70 e solo ora il governo ha posto rimedio.
(Alcune foto della pagina
sono tratte da guide turistiche o giornali di viaggi)