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TacitoGermaniaCapitolo XVai al brano corrispondente in LatinoRispettano gli auspici e le profezie più di qualsiasi altro popolo: la prassi per le profezie è semplice. Tagliano un rametto di un albero da frutto in piccoli pezzi, li contrassegnano e li gettano a caso su una veste bianca. Quindi il sacerdote della tribù, se il consulto è pubblico, o il capofamiglia stesso, se è privato, invocati gli dei con lo sguardo rivolto al cielo, ne raccoglie tre pezzi, uno alla volta, e li interpreta in base al segno impresso. Se il responso è avverso, non vi è più alcuna consultazione sullo stesso argomento per quel giorno; in caso di segni favorevoli, invece, è richiesta un'ulteriore conferma degli auspici. È senza dubbio noto anche in Germania l'usanza di interrogare i versi e i voli degli uccelli; è peculiarità di quei popoli ispirarsi ai presagi e ai moniti dei cavalli. Essi sono nutriti, a spese della comunità, nelle medesime foreste e boschi sacri, candidi e incontaminati dal lavoro prestato all'uomo: attaccati al carro sacro, sono accompagnati dal sacerdote, dal re o dal capo di un popolo, i quali ne osservano nitriti e fremiti. Non vi è alcun auspicio al quale ci si affidi maggiormente, non solo da parte della gente comune, ma anche dei primi cittadini e dei sacerdoti; essi credono di essere ministri degli dei e i cavalli depositari della volontà divina. C'è anche un altro modo per ottenere gli auspici, con il quale prevedono l'esito di guerre importanti. Mettono a combattere un prigioniero della gente con cui sono in guerra, comunque catturato, contro un campione del loro popolo, ciascuno con le proprie armi: la vittoria dell'uno o dell'altro vale come un pronostico.Hai trovato degli errori nella traduzione? Non esitare e invia la tua correzione compilando il modulo sottostante, specificando il punto in cui, nella traduzione, è presente l'errore. Grazie. |
Letteratura: - Tacito |