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Incitati attraverso queste ragioni non solo i Cherusci ma anche le popolazioni confinanti, Inguiomero, zio paterno di Arminio, che godeva da tempo di prestigio presso i Romani, venne indotto a schierarsi dalla sua parte; da qui la maggiore preoccupazione di Cesare Germanico. Per evitare che tutto l'onere della guerra gravasse su un solo settore, invia verso il fiume Amisia, attraversi il territorio dei Brutteri, Cecina con quaranta coorti Romane per distrarre il nemico, il prefetto Pedone conduce la cavaleria attraverso il territorio dei Frisi. Egli stesso trasporta attraverso un lago quattro legioni dopo averle imbarcate su delle navi; e allo stesso tempo i fanti, i cavalieri e la flotta si riuniscono presso il fiume di cui si è detto sopra. I Cauci, dato che offrivano delle truppe ausiliarie, entrarono a far parte dell'esercito Romano. L. Stertinio inviato da Germanico disperse i Brutteri che bruciavano i loro villaggi con un manipolo armato alla leggera; e durante la strage e il saccheggio riprese l'aquila della diciannovesima legione persa durante la battaglia da Varo. Quindi si condusse l'esercito verso le regioni più interne dei Brutteri e, devastato tutto quanto fra i fiumi Amisia e Lupia, non lontano dalla foresta di Teutoburgo, nella quale si dicevano si trovava senza sepoltura ciò che rimaneva delle legioni e di Varo.




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