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Dobbiamo infatti formare la nostra vita grazie ad esempi celebri, senza ricorrere sempre a quelli antichi. L. Pisone, prefetto di Roma, è stato sempre ubriaco fin dal giorno in cui fu eletto. Trascorreva la maggior parte della notte banchettando; dormiva quasi fino a mezzogiorno: questa era la sua alba. E tuttavia adempì con grande diligenza ai suoi doveri che riguardavano la difesa della città. Anche l'imperatore Augusto gli diede incarichi segreti, quando gli affidò il governo della Tracia, che egli riuscì a domare, e la stessa cosa fece Tiberio che partì per la Campania, lasciando in città una situazione pericolosa e ostile. Credo poiché Pisone, nonostante la sua ubriachezza, gli aveva reso un buon servizio, egli in seguito nominò prefetto della città Cosso, uomo serio, moderato, ma dedito al bere e avvinazzato a tal punto che una volta, sopraffatto da un sonno profondo, fu portato via di peso dal senato, dove si era recato dopo un banchetto. E tuttavia Tiberio gli scrisse di suo pugno molte cose che giudicava di non poter confidare neppure ai suoi ministri: ma Cosso non si lasciò sfuggire nessun segreto su questioni private o pubbliche.




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