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OrazioOdiII, 17Vai al brano corrispondente in LatinoPerché mi strappi l'anima con i tuoi lamenti?Né a me né agli dei piace che tu te ne vada prima di me, o Mecenate, grande decoro e difesa delle mie sorti. Ah! se una violenza prematura rapisce te, parte della mia anima, per quale motivo io, l'altra parte, esito, non ugualmente caro e non più, ancora vivo, integro? Quel giorno porterà alla rovina di entrambi. Io non ho pronunciato un falso giuramento: andremo, andremo, in qualsiasi attimo mi precederai, come compagni pronti a cominciare il viaggio. Mai mi separerà da te né il soffio della Chimera di fuoco né se risorgesse il Centimano Gie: così stabilirono la potente Giustizia e le Parche. Sia che la Bilancia o lo spaventoso Scorpione o il Capricorno tiranno del mar Tirreno abbia influsso su di me, come parte dominante della mia ora natale, entrambe le nostre costellazioni concordano in modo incredibile. L'astro protettivo di Giove che splende ti ha salvato dall'empio Saturno e ha frenato le ali del fato alato, quando il popolo, accorrendo numeroso, fece risuonare tre volte nel teatro un lieto applauso; un tronco caduto sulla mia testa mi avrebbe portato via, se Fauno, protettore degli uomini sacri a Mercurio, con la mano destra non avesse attutito il colpo. Ricorda di offrire vittime e un tempietto votivo: io immolerò un'umile agnella. Hai trovato degli errori nella traduzione? Non esitare e invia la tua correzione compilando il modulo sottostante, specificando il punto in cui, nella traduzione, è presente l'errore. Grazie. |
Letteratura: - Orazio |