Home Autori Letteratura Grammatica Crediti Newsletter Collaborazioni Scrivi al Webmaster Links Collaboratori |
Cornelio NepoteDe Viris Illustribus - RegesCapitolo IVai al brano corrispondente in LatinoQuesti all'incirca sono i condottieri del popolo greco che sembrano essere degni di essere ricordati, fatta eccezione per i Re. Infatti non abbiamo voluto citarli poiché le gesta di tutti loro sono state raccontate separatamente. Del resto questi non sono affatto molti. Lo spartano Agesilao fu re per il titolo, non per l'autorità, così come gli altri Spartani. In verità, tra quelli che mantennero il dominio con l'autorità, i più insigni furono, a nostro parere, dei Persiani, Ciro e Dario, figlio di Istape; entrambi ottennero il regno da privati cittadini con il loro valore. Il primo di questi cadde in una battaglia presso i Massageti; Dario morì di vecchiaia. Vi sono inoltre tre re dello stesso popolo: Serse e i due Artaserse, soprannominati Macrochir e Mnemone. L'impresa più illustre di Serse è di avere portato la guerra, per terra e per mare, in Grecia con gli eserciti più imponenti a memoria d'uomo. Al contrario Macrochir ha la fama particolare di un aspetto assai imponente e bellissimo, che decorò con un'incredibile valore militare: infatti non vi fu nessun persiano più valoroso di lui. Mnemone, invece, si distinse per la fama della sua giustizia. Infatti, poiché aveva perso la moglie a causa del delitto di sua madre, assecondò così tanto il suo dolore in modo tale che la pietas prendesse il sopravvento su di lui. Di questi, i due con lo stesso nome restituirono il loro debito con la natura per mezzo di una malattia; il terzo venne ucciso con una spada dal prefetto Artabano.Hai trovato degli errori nella traduzione? Non esitare e invia la tua correzione compilando il modulo sottostante, specificando il punto in cui, nella traduzione, è presente l'errore. Grazie. |
Letteratura: - Cornelio Nepote |