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Cornelio NepoteDe Viris Illustribus - MiltiadesCapitolo VIVai al brano corrispondente in LatinoNon sembra fuori luogo riportare quale premio sia stato tributato a Milziade per quella vittoria, affinché si possa comprendere più facilmente come la natura di tutte le popolazioni sia la stessa. Come infatti una volta furono rari e di poco valore, e per questo di prestigio, gli onori del popolo Romano, mentre adesso sono eccessivi e banali, così troviamo scritto che una volta ad Atene si verificava la stessa cosa. Ed infatti a questo Milziade, che aveva liberato Atene e tutta la Grecia, fu tributata la seguente onoreficenza, ossia, nel portico che viene chiamato Pecile, visto che si dipingeva la battaglia di Maratona, venne posta in primo piano, nel numero dei dieci comandanti, la sua immagine mentre esortava i soldati e attaccava battaglia. Quello stesso popolo, dopo che raggiunse una maggiore autorità e venne corrotto dalla generosità dei magistrati, decretò (di erigere) trecento statue a Demetrio Falero.Hai trovato degli errori nella traduzione? Non esitare e invia la tua correzione compilando il modulo sottostante, specificando il punto in cui, nella traduzione, è presente l'errore. Grazie. |
Letteratura: - Cornelio Nepote |