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Cornelio NepoteDe Viris Illustribus - AristidesCapitolo IIVai al brano corrispondente in LatinoPartecipò poi alla battaglia navale presso Salamina, che avvenne prima che la pena gli venisse cancellata. Egli stesso fu lo stratega degli Ateniesi nello scontro presso Platea, nel quale Mardonio venne ucciso e l'esercito dei barbari fu sbaragliato. Oltre al ricordo di questa attività di comando, non c'è nessun altro episodio bellico che lo riguardi, mentre vi sono molte testimonianze di giustizia, di equità e di rettitudine: prima fra tutte, grazie alla sua equità, accadde che il supremo comando marittimo passò dagli Spartani agli Ateniesi quando egli si trovava nella flotta comune della Grecia insieme a Pausania, sotto la cui guida Mardonio era stato battuto. Infatti, prima di allora, i comandanti erano Spartani sia sulla terra che sul mare. Allora, però, sia per l'arroganza di Pausania sia per la giustizia di Aristide avvenne che pressoché tutte le città della Grecia si allearono con gli Ateniesi e scelsero per lo scontro contro i barbari questi comandanti (Ateniesi).Hai trovato degli errori nella traduzione? Non esitare e invia la tua correzione compilando il modulo sottostante, specificando il punto in cui, nella traduzione, è presente l'errore. Grazie. |
Letteratura: - Cornelio Nepote |