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CiceroneDe Re Publica - Somnium ScipionisCapitolo XVIIVai al brano corrispondente in LatinoPoiché guardavo la Terra con troppa insistenza: "Ti chiedo", disse l'Africano, "fino a quando la tua mente rimarrà attaccata alla terra? Non vedi forse in che sacri spazi sei venuto? Eccoti l'universo, composto da nove orbite, o meglio, da nove sfere, delle quali una sola è celeste, quella più esterna, la quale comprende tutte le altre: è la somma divinità che trattiene e contiene le altre; in questa sono fissate quelle stelle che ruotano eternamente. Sono poste sotto di questo sette sfere che ruotano con moto opposto a quello del cielo. Tra queste occupa l'ultima sfera il pianeta che sulla Terra chiamano Saturno; poi vi è quella stella splendente che è detta Giove, prospera e salutare per il genere umano; quindi c'è quell'astro rossastro e nefasto per la Terra che chiamate Marte; al di sotto, poi, il Sole, guida, capo e regolatore degli altri astri, anima ed equilibrio del mondo, occupa all'incirca la regione centrale, con una grandezza tale da illuminare e riempire con la sua luce tutti gli altri corpi celesti. Lo seguono, come satelliti, l'orbita di Venere da una parte e l'orbita di Mercurio dall'altra, e nella sfera più bassa orbita la Luna, illuminata dai raggi del Sole. Al di sotto, d'altra parte, non vi è oramai più nulla che non sia mortale e caduco, fatta eccezione per le anime, donate dagli dei al genere umano; al di sopra della Luna, invece, tutto è eterno. Difatti quella sfera che si trova al centro e nona, la Terra, non si muove ed è la più bassa, e tutti i pesi, per una loro forza, tendono verso di essa".Hai trovato degli errori nella traduzione? Non esitare e invia la tua correzione compilando il modulo sottostante, specificando il punto in cui, nella traduzione, è presente l'errore. Grazie. |
Letteratura: - Cicerone |