Home
Autori
Letteratura
Grammatica
Crediti

Newsletter

Collaborazioni
Scrivi al Webmaster
Links Collaboratori


Cicerone

De Fato

Capitolo VI


Vai al brano corrispondente in Latino

Cosa c'č allora da stupirsi se dalla caverna cadde una pietra sulle sue gambe? Ritengo infatti che, anche se Icadio allora non si fosse trovato nella caverna, tuttavia quella pietra sarebbe caduta lo stesso. Infatti o nulla č mai fortuito oppure la stessa cosa č potuta capitare per caso. Dunque mi chiedo (e questa questione si allargherą abbondantemente), se il fato non esistesse del tutto, non il suo nome, non la sua essenza, non la sua forza, e ogni cosa o la maggior parte di esse capitassero per caso, alla cieca, in modo fortuito, forse che si verificherebbero in modo diverso da come accadono adesso? Pertanto per quale motivo occorre tirare in ballo il fato quando, senza di esso, il motivo di tutte le cose viene ricondotto o alla natura o alla fortuna?




Hai trovato degli errori nella traduzione? Non esitare e invia la tua correzione compilando il modulo sottostante, specificando il punto in cui, nella traduzione, č presente l'errore. Grazie.
Nickname
Correzione




Letteratura:

- Cicerone

Home | Autori | Letteratura | Grammatica | Crediti | Newsletter | Collaborazioni | Webmaster | Links | Bibliografia

AbZe31 Creations © 2002-06 - Tutti i diritti riservati