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CesareDe Bello GallicoLibro VII - Paragrafo LXXXVIIVai al brano corrispondente in LatinoCesare invia prima il giovane Bruto con delle coorti, poi il luogotenente C. Fabio con delle altre; infine egli stesso, combattendosi in modo più veemente, conduce in rinforzo soldati freschi. Ristabilite le sorti della battaglia e respinti i nemici, si affretta verso il luogo dove aveva inviato Labieno; conduce fuori dal fortino più vicino quattro coorti, ordina ad una parte della cavalleria di seguirlo, ad un'altra parte di fare il giro delle fortificazioni esterne e di assalire i nemici alle spalle. Dopo che né i terrapieno né le fosse erano riusciti ad arrestare il vigore dei nemici, Labieno, radunate circa quaranta coorti che la sorte gli diede di trarre dai presidi più vicini, attraverso dei messaggeri informa Cesare su cosa pensa di fare. Cesare si affretta affinche sia presente allo scontro.Hai trovato degli errori nella traduzione? Non esitare e invia la tua correzione compilando il modulo sottostante, specificando il punto in cui, nella traduzione, è presente l'errore. Grazie. |
Letteratura: - Cesare |