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Cesare

De Bello Gallico

Libro IV - Paragrafo XXXIV


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E perciò, essendo i nostri sbigottiti per l'inusuale tattica di combattimento, Cesare arrivò in aiuto nel momento più opportuno: ed infatti al suo arrivo i nemici si arrestarono, i nostri riacquistarono coraggio. Fatto questo, ritenuto che il momento fosse poco adatto per sfidare i nemici e per attaccare battaglia, rimase nelle sue posizioni e ricondusse le legioni all'accampamento. Mentre si svolgevano questi eventi, mentre tutti i nostri erano occupati, i Britanni rimanenti che si trovavano nei campi si ritirarono. Per parecchi giorni di fila seguirono tempeste che costrinsero i nostri nell'accampamento e tennero lontano il nemico dalla battaglia. Nel frattempo i barbari inviarono messaggeri in ogni direzione e comunicarono ai loro lo scarso numero dei nostri soldati e mostrarono quale possibilità era data loro di fare bottino e di rimanere per sempre liberi, se avessero cacciato i Romani dall'accampamento. Per queste cose, raccolta velocemente una grande moltitudine di fanti e cavalieri, giunsero all'accampamento.




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