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CesareDe Bello GallicoLibro IV - Paragrafo XXXIIVai al brano corrispondente in LatinoMentre si svolgevano questi eventi, essendo stata mandata come consuetudine una sola legione, che è detta settima, a raccogliere frumento, e non essendo intervenuto fino ad allora alcun sospetto di un nuovo scontro, in quanto una parte dei barbari si trovava nei campi e un'altra parte continuava ancora a venire nell'accampamento, coloro che erano di guardia alle porte dell'accampamento annunciarono a Cesare che nella direzione in cui si era mossa la legione si vedeva una quantità di polvere maggiore del solito. Cesare, sospettando ciò che in effetti era in realtà, ossia che i barbari avevano escogitato qualcosa di nuovo, ordinò alle coorti che erano di guardia di partire con lui in quella direzione, che fra le rimanenti due le sostituissero al posto di guardia e che le restanti si armassero e lo seguissero subito. Dopo essere avanzati un poco dall'accampamento si accorse che i suoi erano pressati dai nemici e si reggevano a stento, e che contro la legione serrata piovevano frecce da tutte le parti. Infatti visto che il frumento era stato raccolto in tutti i campi meno che in uno, i nemici, immaginando che i nostri si sarebbero recati in questo luogo, si erano nascosti nei boschi durante la notte; allora li avevano assaliti mentre erano sparpagliati e avevano deposto le armi, essendo occupati a mietere; non molti ne erano morti ma i rimanenti erano scompigliati mentre tentavano di riordinarsi, e così li avevano circondati simultaneamente con la cavalleria e gli essedari.Hai trovato degli errori nella traduzione? Non esitare e invia la tua correzione compilando il modulo sottostante, specificando il punto in cui, nella traduzione, è presente l'errore. Grazie. |
Letteratura: - Cesare |