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CesareDe Bello GallicoLibro I - Paragrafo VIVai al brano corrispondente in LatinoC'erano in tutto due percorsi attraverso i quali essi potevano uscire dalla loro patria: uno attraverso i territori dei Sequani, angusto e difficoltoso, tra il monte Giura e il fiume Rodano, dove a fatica i carri riuscivano a passare ad uno ad uno; inoltre sulla strada imcombeva altissimo il monte, tanto che pochissimi uomini potevano facilmente impedire il passaggio; l'altro era attraverso la nostra provincia, assai più facile e rapido, poiché tra i territori degli Elvezi e degli Allobrogi, che erano stati placati da non molto tempo, scorre il Rodano che è guadabile in alcuni punti. Ginevra è la città più a nord degli Allobrogi ed è vicina ai territori degli Elvezi. Da questa città un ponte tocca la riva degli Elvezi. Essi ritenevano che, affinché fosse loro permesso di passare attraverso i loro territori, o avrebbero persuaso gli Allobrogi, visto che non sembravano ancora ben disposti nei confronti del popolo Romano, o li avrebbero costretti con la forza. Preparate tutte le cose per la partenza, stabiliscono una data in cui si sarebbero riuniti lungo la sponda del Rodano. Quel giorno era cinque giorni prima delle calende di aprile sotto il consolato di L. Pisone e di A. Gabinio.Hai trovato degli errori nella traduzione? Non esitare e invia la tua correzione compilando il modulo sottostante, specificando il punto in cui, nella traduzione, è presente l'errore. Grazie. |
Letteratura: - Cesare |