Costanza d'Altavilla,
erede legittima della casata e del Reame, non aveva altra forza che il suo diritto pertanto per
scalzare l'usurpatore Tancredi che regnava a Palermo, era necessario che trovasse una forza cui
appoggiarsi.
Erico VI di Svevia, l'Imperatore che come tutti i nordici guardava con interesse verso il sud,
era l'uomo adatto per questo ruolo.
che lui fosse più giovane e lei una matura zitella, erano motivi irrilevanti: il loro matrimonio celebrato
nel fasto della Basilica di Sant'Ambrogio a Milano, sancì il patto di vendetta e di conquista.
Enrico VI si gettò come un falco sul piccolo Re Guglielmo III, un bambino succeduto a Tancredi morto nel frattempo.
Il Re bambino fu acciecato e mutilato: Enrico e Costanza furono i nuovi sovrani del Reame.