Il Padre di Lara
(Seconda Parte)
By Lara85
 
I quarti di finale erano finiti come previsto, Bulma e gli altri guardavano la scena ansiosi che cominciasse il prossimo girone.
Mentre annunciavano i prossimi scontri e riassumevano quelli precedenti, Lara giocava con Pan e la incitava a dare il meglio di sé contro lo zio Goten. Gli altri partecipanti se n’erano andati feriti e spaventati. Vegeta guardava la ragazza curioso di come si sarebbe comportata contro suo figlio. Goten fissava senza guardare sua nipote che giocava, in preda a non si sa che pensieri. Trunks si avvicinò a quest’ultimo, ma dovette scuoterlo per avere la sua attenzione.
“Goten… posso chiederti una cosa?”
“Certo!”
“La tua amica è fidanzata per caso?” disse indicando con gli occhi Lara.
“Perché me lo chiedi?”
Trunks arrossì.
“Ah… ho capito… in questo caso vai pure sicuro!” si alzò per andare sul ring, era il suo turno contro la piccola Pan.
"Buona fortuna Goten, ne avrai bisogno!" urlò Lara quando sia lui che la bambina si diressero verso il ring. Lui ricambiò con uno sguardo seccato.
Trunks rise divertito e si avvicinò verso la ragazza, incapace di iniziare un discorso, ma prese fiato e gli chiese la prima cosa che gli veni in testa: "Ti piacciono i bambini?"
"Li adoro- ripose lei girando lo sguardo dal ring a lui- sono... così dolci e sinceri, ingenui e sorprendenti!" Sono anime pure.
Trunks ascoltava, e pensò alle parole dette dall'amico prima, non era stato molto chiaro, ma era certo che avesse detto che il suo interesse era ricambiato.
Intanto l'incontro era iniziato alla grande. Goten attaccava velocemente, ma Pan si difendeva in modo perfetto, parando con le braccia e con le gambe i colpi dell'avversario quasi come se li prevedesse. Per il ragazzo però fu dura quando fu Pan ad iniziare ad attaccare lui, infatti, trovò difficile difendersi, mentre prima la bambina lo faceva quasi naturalmente.
Ma non erano solo Pan e Goten che stavano combattendo, la lotta interna di Lara era invisibile e spietata. Istinti primitivi contro il controllo di se stessa. Aveva di fianco a lei Trunks, il più bel ragazzo che avesse mai visto, poteva sentire il suo profumo e bastava che allungasse un po’ la mano e poteva toccarlo. Con poche mosse sarebbe riuscita anche ad abbracciarlo così forte da non permettergli di scappare. Ma non fondo sentiva che era meglio non fargli notare niente, e cercare di capire cosa sentiva lui verso lei. Sperava con tutta se stessa che fosse lui a fare al prima mossa, che la abbracciasse e baciasse le sue labbra. Dio mio... sarebbe fantastico, pensò mentre lo guardava.
Trunks guardava il ring, ma stava pensando pure lui alla ragazza, inutile dire che non intendeva di saltarle addosso come sperava lei.
Goten era ripartito all'attacco e la piccola Pan stavolta sembrava in difficoltà, per sfuggire agli attacchi dello zio si alzò in volo e riprese fiato, Goten la raggiunse e subì i suoi rapidi attacchi. Colpo dopo colpo, il ragazzo s’indebolì sempre di più, fino a non avere più la forza di volare e finì per terra, fuori dal ring.
La piccola Pan, la nipotina di Mr. Satan, aveva vinto e si era qualificare per la finale. E il suo avversario si sarebbe deciso nel prossimo incontro.
 
“Forza Trunks, tocca a noi!” disse la ragazza cominciando a camminare verso il ring.
Trunks la seguì, ma fu bloccato da Goten “Non sottovalutarla, può sembrare una normale terrestre, ma in realtà è come me e te!”
Lo scontro ebbe inizio, entrambi si trovavano in posizione di combattimento, ma nessuno si muoveva. Le menti dei due avversari erano concentrate, l’unico pensiero che le riempiva era lo scontro che stavano per affrontare. Il pubblico cominciò a gridare di cominciare, e quelle urla fecero ricordare alla ragazza il perché stava lì, la ragione della sua partecipazione. In parte voleva far vedere alla madre com’era, ma sperava che partecipare a quest’incontro le avrebbe aiutato, in un modo o nell’altro, a ritrovare suo padre. Speranza inutile, ma perché non tentare?
Coraggio Lara, datti da fare. Si disse facendo la prima mossa, corse contro Trunks sparendo all’ultimo momento per poi apparire dietro di lui e colpendolo con le gamba. Il ragazzo si era accorto tardi del suo spostamento e cadde a terra sorpreso. Intanto Lara riattaccò, ma lui si spostò in tempo, evitando il colpo che finì sulle piastrelle del ring, rompendole.
Trunks si rialzò in piedi e la attaccò con un susseguirsi di pugni. Lei riuscì a difendersi senza sforzo ed ebbe il tempo di spostarsi ancora dietro di lui e d’immobilizzarlo con un braccio al collo.
“Non stai dando il meglio!- Gli disse piano, vicino l’orecchio- pensi che non possa competere contro di te?- lo strinse ancora di più con il braccio- Ti sbagli Trunks! Anche nelle mie vene scorre sangue Saiyan! Cerca d’impegnarti di più!” lo lasciò e appena lui si girò per guardarla vide la sua espressione decisa e delusa allo stesso tempo.
Allora il ragazzo si ricordò le parole dell’amico e ne capì il significato. Voleva il meglio da lui. L’avrebbe avuto. Usò la super velocità per trovarsi proprio davanti a lei, che per la sorpresa non riuscì a evitare il suo pugno diretti in viso. Lei si allontanò velocemente poggiando le mani a terra evitando anche di cadere. Ma Trunks non aveva finito lì il suo attacco, senza dargli tempo le fece lo sgambetto facendola cadere di schiena e le diede un pugno, ma la ragazza lo fermò con la mano e gli diedi un calcio in pancia per farlo indietreggiare. Si rialzò da terra e caricò contro di lui, Trunks evitò il pugno e si alzò in volo, lei lo seguì e lo attaccò ripetutamente con le gambe, da qui lui capì che Lara usava più che altro le braccia per difendersi, mentre le gambe le usava per attaccare. Questo le rendeva prevedibile e, per certi versi, vulnerabile.
La ragazza ebbe la meglio, lo colpì in pancia col ginocchio, e subito dopo gli diede un pugno a due mani sulla schiena, facendolo cadere sul ring. Ritornò pure lei a terra, l'attacco aveva funzionato, ma le era costato molto energie, e adesso aveva bisogno di rilassare per un momento i muscoli e prendere aria.
Porca miseria, sarà prevedibile... ma se riesce a colpire fa male. Trunks si stava rialzando da terra. Pure lui si fermò per respirare. Lara vide che lo sforzo che aveva affrontato lo aveva fatto diventare rosso, si appoggiò la mano sul collo notando che il suo battito cardiaco era aumento di parecchio, sicuramente anche lei era rossa per la fatica. Le condizioni erano perfette. Aspettò che lui fosse pronto per difendersi, si abbassò, passò le unghie a terra e nella sua mano si accese un fuoco rosso e caldo. Trunks stette fermo, immobile, cercando di non stupirsi a quello che stava vedendo. Lara unì le mani come Goku quando lancia la Kamehameha e lanciò una freccia di fuoco contro il ragazzo. Lui si scansò all’ultimo istante facendo finire la freccia sul muro.
Si vede che è figlia di un Saiyan, pensò Vegeta sorridendo, vuole vincere, chiunque sia il suo avversario.
Lara non si demoralizzò per l’attacco fallito, anzi, colpì l’avversario con più forza di prima. Mentre gli stava dando una calcio, Trunks le sparò una sfera di energia. La ragazza si parò con le braccia e chiuse gli occhi, ma il colpo era stavo sparato troppo vicino e la fece allontanare da lui, provocandole qualche ferita. Lei in tutta risposta cercò di invocare un altro potere, ma prima che si potesse scoprire di che natura fosse, il ragazzo andò davanti a lei, le prese il mento e la baciò.
Da lì perse ogni interesse per la lotta che stava affrontando. Non le importava di perdere, aveva combattuto bene, e questo doveva bastare per i suoi scopi.
Si girò verso il cronista e annunciò che si ritirava dal torneo.
Non poteva finire meglio, pensò Trunks sorridendo furbo, mentre si allontanava dal ring seguito dalla ragazza. Erano tante le cose che le voleva dire, almeno giustificarsi dell’azione che aveva fatto. Ma fu anticipato da Vegeta.
“Ragazza, chi era tuo padre?”
Lara era riluttante a dire quel nome, tanto che aveva rifiutato di dire perfino a Goten, ma Vegeta era una Saiyan puro, era più che legittimo che lo volesse sapere. “Il nome di mio padre è Broly!”
Vegeta nascose la sua sorpresa, “E speri che sia ancora vivo?”
“Si!” si accese un barlume di speranza nella mente della ragazza.
“Invece non è così- disse severo- l’abbiamo ucciso noi!”
Non poté credere alle sue parole, si girò verso gli altri in cerca di uno sguardo che dicesse il contrario, ma le uniche espressioni che trovò erano di sorpresa e di paura.
“Non è possibile” mormorò, allontanandosi da loro spaventata come se fossero cani rabbiosi. Sentì lacrime che credeva aver esaurito da tempo, e che ora lottavano per uscire. Volò via versò l’isola più vicina.
Trunks, dopo un attimo di esitazione, si alzò in volo per seguirla. Non può finire così, pensò, non posso lasciarla scappare.
Lara era appoggiata con una mano ad una albero e piangeva. Quando sentì la sua aura avvicinarsi si asciugò la lacrime e cercò di rilassarli. Il ragazzo camminò verso di lei, ma prima che potesse toccarla, lei gli disse con voce ferma di andarsene. Lui esitò, poi le prese la spalla e la girò versò di lui.
Lara scansò la sua mano “Non mi hai sentito? Vattene Trunks! Non voglio avere niente a che fare con te!” si rigirò e fece per andarsene.
“Lasciami almeno parlare!” le disse prendendola per il polso.
“Non voglio ascoltarti!”
Trunks la tirò a se con violenza, stavolta deciso a non lasciarla "E' vero, ho attaccato Broly, ma non sono certo che sia morto- Larà si girò sorpresa- mi ricordo che fu spedito nello spazio, ma..."
"L'hai attaccato solo tu?" l'interruppe.
"No, anche Goten, Gohan e Goku. Ma abbiamo fatto così solo per difenderci!"
“Era un super Saiyan vero?- Trunks annuì- capisco”
Broly quando si trasformava perdeva il controllo di se stesso, diventando intrattabile e pericoloso. Lara l’aveva visto solo una volta, ma ricordava ancora con orrore la sua aura spaventosa.
L’espressione spietata l’era rimasta nella mente come un incubo ricorrente.
“Ti conviene andare Trunks, o ti squalificheranno!”
“Non mi è mai importato niente da quel torneo!”
Strinse a se la ragazza, lei si appoggiò al suo petto chiudendo gli occhi ancora umidi.
Com’è avvolgente la sua Anima, e dolce il suo abbraccio.
Per i due ragazzi il tempo sembrò fermarsi. Non v’era nient’altro oltre ai loro corpi stretti.
Lara portò le mani dietro il collo del ragazzo e alzò il viso verso il suo.
“Perché prima mi hai baciato?”
Lui alzò le spalle “Non lo so- avvicinò le labbra alle sue- magari mi viene in mente se te ne do un altro!”
Lara si lasciò baciare. Sentì le sue mani scendere dolcemente sulla schiena, provocandogli un piacevole brivido.
“Aspetta Trunks!” lo allontanò da se, portò le proprie mani ai pantaloni e li slacciò.
“Che…- degludì – stai… facendo?!?” chiese Trunks diventando rosso.
“Scusa, ma devo assolutamente tirarla fuori!” si abbassò appena i pantaloni facendo vedere il ricamino delle mutande, poi li rialzò con un sospiro di sollievo.
“Ah, ma ti riferivi a quella!” disse il ragazzo, ora più tranquillo, indicando la coda tipica dei Saiyan che si muoveva dietro la schiena di Lara.
“Certo, a cosa se no?- chiese con aria furba, avvicinandosi a lui- dove eravamo rimasti?” lo abbracciò.
Un altro bacio, deciso e dolce allo stesso tempo, il più buono e sincero che Trunks avesse mai ricevuto.
Giocava con la sua lingua, abbracciando con forza la ragazza a se, come per non lasciarla scappare. Ma di certo non era l’intenzione di Lara lasciarli sfuggire qual momento così magico. Sentiva dentro di lei che non sarebbe finito lì, che quel momento sarebbe continuato, forse per sempre. Si sbagliava.
“Ah… sapevo che sarebbe finita così!- Goten si era avvicinato senza che i due se n’accorgessero- E pensare che mi stavo preoccupando!”
Risate. Nell’isoletta gli unici rumori erano le onde e le loro risate.
“Comunque…- continuò Goten- dobbiamo ritornare dagli altri, o non sarò il solo a essermi preoccupato per voi!” Trunks e Lara annuirono.
 
- Fine Seconda Parte-
 
Se volete dirmi come vi è sembrata la mia e-mail è: valeriabar@yahoo.it
Url: http://utenti.tridod.it/Lara85/
 
Lara85

Ritorna indietro - Vai alla Prima Parte - Vai alla Terza Parte