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VIOLENTIGIGLI
Demo N. 1 - Mini CD autoprodotto

nothing but nonsense
the wave, the gain, a mould, i could, inside, outside, 'cross the breeze, grafton street, the sledge, the pools, a slice of mice, female, rude boy, 3 boots, chicken soup, the sun, the cut, a stone, nerves and bones, to score the time, are you a violent lily?

Nel marzo dello scorso anno la Pecora scrutava con un'intervista gli umori e le convinzioni di una delle nuove proposte musicali dell'Alta Valcamonica: Violentigigli. Non erano in molti a conoscerli e non sono moltissimi quelli che attualmente sanno chi sono e soprattutto che cos'hanno da dire. Demo N. 1 è qui per questo, per allargare conoscenze e coscienze musicali, per cementare convinzioni e fondere l'acciaio tribale forgiato dal suono di basso e batteria con il fuoco delle chitarre. Il magma rumorista di Nothing but nonsense (arroventato dal basso) rotola a valle proprio come il marcato gusto lo-fi (rispetto alle esibizioni dal vivo è proprio questo il tratto che differenzia questo demo) pervade Bruno Gemesio e And we've gone: chitarre dissonanti, indolenti e oblique pronte a 'partire' alla prima scintilla del detonatore-batteria. Bones and nerves è una altera ballata lisergica, corre con voluta discontinuità su binari melodici ricchi di pathos, di malinconia vocale legata alla 'leggerezza dell'essere'. I Violentigigli non hanno fretta di correre. Lasciano fluire i suoni senza nessuna oppressione e ansia, non preparano l'ascoltatore all'eccitazione, lo 'coltivano' con le giuste velocità e i tempi adeguati, privi dell'ossessione pop del fatidico asse strofa-ritornello. Da sottolineare la presenza di Anna, unico pezzo cantato in italiano di questo demo (fra i sette brani sicuramente quello più visibilmente marchiato made in Italy) che 'acchiappa' per irruenza ed immediatezza pur allontanandosi dall'impostazione generale del suono di questo demo. Si conclude alla grande con A blues song - che per la verità apre il disco - che sintetizza in sei minuti l'essenza distillata delle capacità del gruppo: ascoltatela a fondo, troverete sfumature noise e bassa fedeltà, pura deflagrazione e voci distorte, rabbia e stupefacente circolarità dell'arrangiamento. Da non perdere.

Demo N.2 - Mini CD autoprodotto
(luglio 2000)
A qualche mese di distanza dalla prima uscita ritornano i Violentigigli. La session di registrazione è sempre quella del primo demo, ma gli spunti di riflessione sono comunque rilevanti e, per certi versi, qualche novità risulta visibile. Innanzitutto dobbiamo registrare una migliore qualità generale del suono (probabilmente da imputare ad un migliore trattamento dei suoni in sala di registrazione) ma da questi aspetti si può onostante tutto prescindere. Vorrei invece soffermarmi maggiormente sui pezzi di più recente realizzazione - per esempio la splendida Orange - che risultano tendenzialmente più melodici (pur nella consueta veste rumorista)rispetto ai pezzi inclusi nel primo demoCD. Per il resto c'è poco da aggiungere, nel senso che il quartetto conferma quanto di buono avevamo già espresso in relazione al precedente lavoro... molto probabilmente la scelta di suddividere il proprio repertorio su due differenti CD e di renderli disponibili in tempi differenti ha come unica motivazione quella di non appesantire la fruibilità di un suono che avrebbe messo a dura prova, in caso contrario, un ascoltatore comunque attento e volenteroso. Il vero banco di prova saranno a questo punto i prossimi brani che verranno registrati a distanza di un anno dagli attuali: da lì si potranno effettivamente accertare eventuali evoluzioni ed ulteriori spunti di riflessione per una band talentuosa e raffinata. Nel frattempo godetevi e macinate nel testone quest'altra manciata di pezzi... vi serviranno per campare meglio, questo è certo. Dove andranno a finire i Violentigigli non è dato ancora sapere ma questo, nonostante tutto, ha poca importanza. Quel che è certo è che la loro realtà è comunque consolidata e il passo definitivo è a portata di mano. Good luck.


Paolo T.










Leggi l'intervista apparsa sulla Pecora

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