Cose lontane, cose recenti
Cose lontane
A Georges Courteline
Languore
Sono l’Impero alla fine della decadenza,
che guarda passare i grandi Barbari bianchi
componendo
Soletta l’anima soffre di noia densa al cuore.
Laggiù, si dice, infuriano acrostici indolenti dove danza
il languore del sole in uno stile aureo.
lunghe battaglie cruente.
O non potervi, debole e così lento ai propositi,
o non volervi far fiorire un po’ quest’esistenza!
O non volervi, o non potervi un po’ morire!
Ah! Tutto è bevuto! Non ridi più, Batillo?
Tutto è bevuto, tutto è mangiato! Niente più da dire!
Solo, un poema un po’ fatuo che si getta alle fiamme,
solo, uno schiavo un po’ frivolo che vi dimentica,
solo, un tedio d’un non so che attaccato all’anima!