Si rianima l'idea del non-allineamento

MIRKOVIC COME TITO

Gli organizzatori del nuovo movimento per il non-allineamento si confrontano con un grande dilemma: come scegliere una terza via se dopo la disgregazione dell'Unione Sovietica di via ne e' rimasta solo una [Dal settimanale belgradese NIN, aprile 1997]

Nei giorni scorsi, ad Obrenovac [vicino Belgrado] si sono incontrati i funzionari e gli attivisti dell'SKJ [Savez Komunista Jugoslavije - Lega dei Comunisti di Jugoslavia], l'ambasciatore cubano ed il primo segretario della Corea del Nord. «Alla riunione era presente anche l'equipe di "Politika" [quotidiano belgradese filo-governativo]. Si sono abbuffati, ma non hanno pubblicato niente, il che dimostra quanto il governo sia interessato alle idee progressiste», ci ha detto rassegnato uno degli organizzatori di questo mini-summit. Si discuteva di fondare un Centro per la politica del non-allineamento, e della possibilita' di far rientrare la Jugoslavia nel Movimento, dopo la sua sospensione come membro da parte della Conferenza di Giacarta a causa della guerra in Bosnia. Il fatto che alla riunione non abbiano partecipato i rappresentanti delle sinistre istituzionali ha dimostrato ai delegati socialisti jugo-nostalgici ed agli stessi rappresentanti dei non-allineati che la crisi della politica serba rispetto ai non-allineati e' aggravata da una difficile questione - come ci si possa cioe' decidere per una terza via, dopo che con la disgregazione del blocco Orientale di via ne e' rimasta soltanto una. Ovvero: come allinearsi ad un blocco qualsivoglia.
«Vedete, Tito nella sua politica estera cercava contemporaneamente l'appoggio sia dei paesi comunisti che di America, Inghilterra, Germania, per non parlare dei Paesi non-allineati. Da queste relazioni con il Terzo Mondo noi ricevevamo sempre di piu' di quello che davamo. L'attuale governo non ha nessun appoggio nel mondo. Sia il governo che l'opposizione vogliono entrare in Europa, ma evidentemente l'Europa non ci vuole. Il governo vorrebbe collegarsi con i paesi comunisti, ma questi paesi vedono che non siamo sinceramente orientati sui programmi della sinistra. Ai paesi non-allineati non pensiamo, ritenendoli in una situazione economica peggiore della nostra. Ciononostante, tanti di questi paesi potrebbero insegnarci molte cose e da essi potrebbe trarre giovamento anche la nostra economia. Come dall'India, che e' uno dei piu' grandi paesi del mondo, benche' povera, o dalla Corea del Nord, che allo stesso modo ha tanti problemi, ma possiede una tale tecnologia da poter produrre persino armi atomiche. Percio' penso che non dobbiamo trascurarli», dice uno dei funzionari dell'SKJ ed organizzatore dell'incontro di Obrenovac, il generale [partigiano] Stevan Mirkovic.

Stevan Mirkovic

Gli ispiratori della rinascita del Movimento dei non-allineati in Jugoslavia si sono trovati di fronte ad un dilemma: come scegliere la terza via, se dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica di via ne e' rimasta soltanto una.
L'idea di creare un Centro per la politica del non-allineamento e' nata ad una festa nel museo dell'arte africana, quando un diplomatico indiano si e' detto meravigliato del fatto che la Jugoslavia, uno degli Stati fondatori del Movimento dei non-allineati, non mostri piu' interesse per esso. Si sono meravigliati di cio' anche altri diplomatici dei Paesi del Terzo Mondo. Per il gruppo dei veri comunisti ed estimatori della figura di Josip Broz (Tito) questa meraviglia e' stato motivo sufficiente per avviare l'iniziativa di formare un Centro per il sostegno alla politica del non-allineamento in Jugoslavia. Cosi', organizzata dall'SKJ e da altre organizzazioni affini della sinistra, si svolgera' a Belgrado, il prossimo mese, una tribuna alla quale l'ambasciatore indiano riferira' sul Summit di Nuova Delhi dei capi delle diplomazie dei Paesi non-allineati. Il Centro per la politica del non-allineamento organizzera' poi una consulta sulle sanzioni e sugli embarghi, alla quale parteciperanno i diplomatici dei paesi sottoposti a "blocco".
Per coronare tutte queste attivita' delle sinistre emarginate dovrebbe tenersi a Belgrado una grande manifestazione anti-NATO, insieme alla Corrente Leninista Internazionale di Vienna.
«Se il governo qui continua ad ignorare l'attivita' del Movimento dei non-allineati, il nostro Centro raccogliera' tutta una schiera di partiti della sinistra e chiedera' che nei prossimi Summit e conferenze si partecipi in qualita' di ospiti», ci ha detto Mirkovic.

Batic Bacevic


Ritorna alle iniziative jugoslaviste ed antifasciste...